Indian Ultra-Limited Challenger RR: il mito della King of the Baggers in soli 29 esemplari
Ci sono moto dal potenziale evocativo fortissimo - per chi è un impallinato del segmento o del genere - e del resto il fenomeno dei "sold out" delle dalle race replica e delle costose edizioni limitate testimonia quanto siano affascinanti e richieste alcune motociclette.
Ma questa che Indian ha deciso di presentare proprio a ridosso del primo appuntamento del MotoAmerica King of The Baggers è una di quelle veramente speciali perché non è altro che la replica (presumiano quasi esatta) della Challenger RR che ha vinto con Tyler O’Hara il titolo di King of The Baggers 2022: per il conto corrente di chi subisce il fascino di questa categoria decisamente eterodossa delle competizioni motoristiche (la paragoneremmo alla NASCAR, per darvi un esempio) la faccenda di fa complicata... viene in aiuto il fatto che ne sono previsti soltanto 29 esemplari (29 è il numero di gara di Tyler O’Hara) a un prezzo certamente da capogiro, per la prima bagger race replica!
La Ultra-Limited Indian Challenger RR non è ovviamente omologata per l'uso stradale (se volete dare un'occhiata a come è fatta la moto ufficiale, a EICMA abbiamo intervistato il grandissimo Jeremy McWilliams, team mate di O'Hara) e della Challenger di serie conserva... piuttosto poco e del resto il regolamento KOTB lascia mano libera in tanti campi, sopratutto per la ciclistica che ha bisogno di maggiore luce a terra e di sospensioni adeguate a reggere le prestazioni di moto che in uscita di curva spingono come una SBK.
Il motore Powerplus bicilidnrico a V di 60° di 1834 cc riceve un kit Big Bore 112 CID, uno scarico S&S 2-1 da gara, perde la cinghia di trasmissione finale per adottare una catena S&S, ci sono inltre alberi a camme S&S, ECM completamente regolabile Maxx, un sistema di aspirazione aria S&S con corpo farfallato da 78mm, teste lavorate al CNC, quickshifter, tendicatena automatico, datalogger/cruscotto AIM DL2 e coperchio frizione ricavato dal pieno S&S.
La ciclistica è, se vogliamo, ancora più stravolta rispetto al modello di serie: troviamo cerchi racing in alluminio da 17 pollici con sezione (da 6 pollici il posteriore e 3,5 l'anteriore) gommati Dunlop, piastre forcella S&S regolabili e ricavate dal pieno, una forcella Öhlins FGR250 USD da 43mm e con 130mm di escursione, un mono posteriore TTX della stessa Casa svedese. Ovviamente entrambe le sospensioni sono totalmente regolabili. L'impianto frenante per frenare una moto da 281 kg è composto da pinze Brembo M4 che mordono dischi flottanti da 330 mm all'anteriore e una pinza Hayes per il disco singolo al retrotreno, le pastiglie sono SBS.
Totalmente rifatto il forcellone (che porta l'interasse a 1.670 mm) e impressionante l'altezza della sella (fatta da Saddlemen) da terra pari a 889mm!
L'elaborazione vede aggiungersi il supporto regolabile per la carenatura, puntale e carenatura, manubrio regolabile, comandi a pedale arretrati e parafango posteriore in fibra di carbonio. Cosa manca? Le borse laterali: per regolamento devono essere anche funzionali e potersi aprire. Qui sono in fibra di carbonio.
La Ultra-Limited Indian Challenger RR non è purtroppo in vendita in Italia: i 29 esemplari saranno disponibili solo in Australia, Nuova Zelanda, Francia, Germania, UK, Giappone: il prezzo di questa - a nostro avviso - bella e personalissima motocicletta non è dichiarato ma i nostri colleghi di CycleWorld hanno segnalato 93.000 dollari.
Moto da collezionisti o da super appassionati della pista? Decidete voi, ma immaginate il figurone che fareste portandola in un track day al Mugello...
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patatino1226, Fosso' (VE)al bando la motoE e dateci le Baggers! tralasciando il prezzo , la trovo interessante, Mi ricorda le moto della BOT , quando SuperMotoTecnica pubblicava le monografie.
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Vintagetech, Torino (TO)Qualcosa non mi torna. Ora il ferro è valutato 10 centesimi al chilo.