Kawasaki: il motore della Ninja H2 in arrivo a Intermot urla al banco
Si chiamerà semplicemente Ninja H2 il nuovo, rivoluzionario, modello Kawasaki che debutterà ad Intermot a fine mese. Ad Akashi le bocche sono cucite, nel tentativo di creare attesa ed aspettative, ma è fin troppo facile collegare un modello che Kawasaki definisce “Una motocicletta costruita al di là di ogni immaginazione”, e che porta sulle spalle eredità pesantissime derivanti dal suo stesso nome, con quel propulsore sovralimentato che aveva debuttato lo scorso autunno al salone di Tokyo.
Lo stesso comunicato stampa, misterioso e trionfale al tempo stesso, parla di una moto progettata “con il prezioso supporto dei colleghi provenienti dal settore aerospaziale, dalle turbine a gas e da altri settori altamente tecnologici”, confermando quello che avevamo anticipato solo qualche giorno fa: un debutto in tempi strettissimi del modello spinto da un propulsore rinvigorito attraverso un compressore che Kawasaki ci aveva promesso lo scorso anno.
Il clip sonoro caricato sul sito caricato da Kawasaki del resto conferma la nostra ipotesi: la moto in accelerazione mescola il ringhio di un quadricilindrico in linea con il rapido fischio ai cambi marcia solitamente legato alla sovralimentazione. Il rumore, peraltro, ci fa ipotizzare un propulsore di cilindrata relativamente contenuta - fra i 600 e i 1000 centimetri cubici, magari proprio quei "magici" 750 che richiamerebbero una cubatura cara agli appassionati non di primo pelo. Una scelta del genere sarebbe inoltre una sorta di citazione colta, facendo riferimento a quella GPz 750 Turbo che, non a caso, è stata la più riuscita delle moto sovralimentate dell’epoca Turbo di metà anni 80.
Non abbiamo altri dettagli sulla moto, ma grazie all’anticipazione dei brevetti dello scorso inverno e alle linee che si vedono sul minisito Ninja-h2 allestito appositamente da Kawasaki possiamo prevedere un modello molto sportivo sulla falsariga della ZX-12R di inizio millennio. Del resto, la sigla Ninja H2 affianca due vere e proprie leggende della Casa di Akashi: le supersportive della serie GPz prima e ZX poi, e le micidiali due tempi Mach IV da 750 cc che ancora oggi gli appassionati ricordano con il giusto timore reverenziale.
Il progetto – al di là di perbeniste considerazioni sulla reale utilità di una moto che si preannuncia capace di ridefinire il concetto di “esagerazione” – appare di quelli davvero gustosi e capaci di portare una ventata di eccitazione in un panorama motociclistico un po’ troppo spesso appiattito sull’utilitarismo delle proprie proposte. Non vediamo l’ora di conoscere l’erede della Ninja GPz 750 Turbo: Kawasaki la svelerà progressivamente nei prossimi giorni (appuntamento per il prossimo video teaser per il mercoledì 3 settembre) fino ad arrivare al debutto ufficiale di Intermot il 30.
Nel nuovo video, vedi qui sotto, Kawasaki ripercorre la storia delle sue sportive che hanno guidato la rincorsa ai primati prestazionali a cominciare dalla celebre GPZ 900R del 1984 per arrivare alla ZZR 1400. Un pretesto per mostrare come sarà il profilo della H2.
Il nuovo video della serie, pubblicato il 24 settembre, e visibile qui sotto, mostra il motore al banco. O meglio, ne fa sentire il rumore e ne fa vedere i collettori incandescenti. Che si direbbe proprio essere quattro. Ormai mancano pochi giorni alla presentazione ufficiale al Salone Intermot di Colonia della nuova H2 e gli altri dubbi sull'impostazione della moto - non pistaiola - sulla sua cilindrata - probabilmente superiore al litro - sulla potenza che si dice essere dell'ordine dei 250 cavalli e sul prezzo - che voci indicano in 25.000 euro - saranno finalmente fugati e al posto delle ipotesi più o meno fantasiose stimolate dallo stillicidio di non-informazioni avremo la reale misura dell'operazione Kawasaki H2.
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