Kit trasformazione

Kawasaki Z900RS Yoshimura: come la prima AMA Superbike

- Da Yoshimura sei kit dedicati alle Kawasaki Z900RS e Cafe. Per avvicinarle alla Z1 di Wes Cooley che disputò il campionato Superbike USA nel 1977
Kawasaki Z900RS Yoshimura: come la prima AMA Superbike

E' risaputo come le preparazioni di Yoshimura siano state dedicate alle Suzuki, ma il mitico Pop lavorò anche su altri modelli sportivi. Uno di questi è la Kawasaki Z1 che corse il campionato AMA Superbike nel 1977.

Quell'anno, e quello successivo, il campionato americano dedicato alle maximoto derivate dalla produzione di serie – che avrebbe poi stimolato la nascita del mondiale Superbike che conosciamo – fu vinto da un'altra Kawasaki Z1 guidata da Greg Pridmore. Greg si era imposto anche nella prima stagione, quella del 1976, alla guida di una BMW boxer, ma passò subito dopo alla Kawasaki del team di Craig Vetter.

Yoshimura nel 1977 affidò la sua moto a un giovane ma promettente Wes Cooley. E anche se l'anno dopo Pop abbandonò la Kawasaki per la Suzuki, il binomio Cooley-Z1 Yoshimura è restato impresso nella memoria di molti.

Rifacendosi all'estetica della Z1 del tempo, Yoshimura ha proposto sei kit di trasformazione dedicati alla Z900RS e alla versione Cafe per le annate 2018-2020 e 2021.

Il Kit SPEC-1 comprende il serbatoio con la colorazione e i loghi ufficiali e una serie di parti in fibra di carbonio: parafango anteriore, fiancatine laterali coperture corpi iniezione, codino. Per la versione Cafe è previsto in aggiunta un cupolino differente dall'originale.

Il kit SPEC-2 aggiunge alle parti citate lo scarico completo quattro in uno in titanio verniciato di nero opaco, la griglia a protezione del radiatore, il parafango posteriore, le pedane arretrate e le protezioni per i carter motore laterali.

Sono inoltre disponibili i cerchi in fibra di carbonio, specifici per la Z900, progettati e prodotti da ThyssenKrupp.

Il risultato estetico è indubbio.

fonte Yoshimura

Commenti

Non è ancora presente nessun commento.
Inserisci il tuo commento