La BMW G310 R rivisitata dagli studenti IED
Tre target, tre progetti, tre gruppi di sviluppo. Tutto per un'unica moto: la BMW G310 R. Anche quest'anno continua la collaborazione tra BMW Motorrad Italia e IED (Istituto Europeo di Design). La protagonista è ancora la "piccola" della casa bavarese e la sfida assegnata agli studenti è quella di reinventarla destinandola a tre differenti target, senza ovviamente snaturare lo stile che contraddistingue BMW. L'obbiettivo è di allargare il pubblico a cui destinare la BMW G310 R, e per farlo i ragazzi hanno ideato e sviluppato tre differenti concept cuciti addosso ai diversi utenti a cui sono destinati.
Pubblico femminile
L’obiettivo del primo gruppo (Michele Antonelli, Riccardo Bertolli, Michael Cutini, Paolo Pennati, Matteo Pettinaroli) era quello di definire un concept di customizzazione per un target femminile. L’attenzione si è concentrata sia su elementi dinamici che stilistici. Quindi il peso, la posizione di guida e l’altezza sella diventano importanti fattori per aumentare il feeling e la sicurezza percepita. Una moto piccola di cilindrata, agile e facile da guidare, ma con una forte personalità iconica. La G310 R diventa allora una piccola heritage con tanto stile e la possibilità di adattarsi alla fisicità di chi la guida. Il risultato è la G310 T, ricca di tutti quei particolari pensati per l'ergonomia femminile, con pedane, leve, sella e serbatoio ripensati per le corporature più minute. Le colorazioni e i tanti dettagli stilistici sono stati scelti per tutte le motocicliste che anche su due ruote non rinunciano allo stile.
Lo “Smooth Rider”
G310 C, è questo il nome che gli studenti del secondo gruppo hanno scelto per il loro concept. A Giulia Castelnuovo, Nykyta Fomenko, Riccardo Penco, Eugenio Lodi e Ambrogio Tacconi è stato affidato il compito di ripensare la BMW G310 R per un pubblico più adulto, che magari scende da una moto di maggior cilindrata in cerca di più maneggevolezza o che vuole un secondo mezzo per l'uso cittadino. Siamo lontani dalla ricerca della prestazione, ma c'è attenzione all'aspetto: questa non deve essere una moto "per ragazzini". Il lavoro degli studenti quindi si è concentrato per dare un look retrò alla G310 R ispirandosi alle linee della tradizione BMW e un fortissimo richiamo ai modelli anni Settanta. La G310 C deve essere anche una moto adatta al commuting urbano, ed ecco che allora spunta un parabrezza più protettivo e modulare, al quale nelle stagioni veramente fredde si può aggiungere anche una parte che protegga le gambe. Gli studenti hanno anche pensato a una borsa che quando viene rimossa diventa un’elegante zaino e a un telaietto di supporto perfettamente integrato con l’estetica della moto.
Gli "Young Riders"
Al terzo gruppo è stato affidato il target dei giovani tra 18 e 25 anni. Elementi imprescindibili diventano quindi la personalizzazione e il desiderio di rendere la propria moto unica. Gli studenti (Andrea Castegini, Diego Guerra, Pietro Morucci, Matteo Patregnani e Marianna Velaochaga) hanno scelto uno stile che si ispira al flat track e al mondo racing più in generale. La BMW G310 R si trasforma nella G310 Grit con parafanghi in stile offroad, tabelle portanumero, paramani e la classica livrea racing della Casa bavarese. Un concept è stato dedicato anche alla sicurezza: uno zaino dotato di airbag che non pecchi in fatto di stile.
«Questa è stata la prima fase, quella di presentazione dei progetti - commenta Andrea Ferrari, marketing manager BMW Motorrad Italia - Seguirà una realizzazione più fattiva di questi tre studi. Tre studi che hanno una buonissima parte e un buon contenuto pragmatico e che quindi si possono portare su moto reali senza particolari complicazioni»
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Utente_qualsiasi, Faenza (RA)Bellissima. Questi hanno un futuro !