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La detrazione per l’airbag torna sul tavolo

- Graziella Viviano non si è arresa dopo lo stralcio nell’ultima finanziaria: ora il Governo è impegnato formalmente, con un atto ufficiale, a trovare le risorse di copertura per la detrazione. Incrociamo le dita
La detrazione per l’airbag torna sul tavolo

L’architetto romano Graziella Viviano, che sta lavorato duramente sul tema della sicurezza dei motociclisti dopo la perdita della figlia Elena il 6 maggio 2018, ci fa sapere che l’emendamento sulla detrazione per l’acquisto dell’airbag – che era nell’ultima finanziaria e in extremis è stato stralciato - ora rientra attraverso un preciso impegno del Governo.

In poche parole il Governo, grazie alla tenacia dell’onorevole Cristian Romanello, ha approvato il 27 dicembre un ordine del giorno, cioè un atto ufficiale, che testualmente recita “la Camera impegna il Governo a prevedere, nel primo provvedimento utile, adeguate risorse affinché, dall’importo lordo si introduca una sensibile detrazione delle spese documentate, sostenute per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale airbag, anche se integrati in capi di abbigliamento, certificati secondo la normativa europea”.

La proposta mandata avanti da Graziella e dall’avvocato Giuseppe Cappelletta, presidente dei Legal Rider, chiedeva un contributo del 50 per 100 sull’acquisto di un dispositivo airbag di qualunque tipo, gilet o giacca che sia, con l’obiettivo di rendere più accessibile l’ultima generazione dei dispositivi di protezione individuale e così risparmiare più vite possibili.

Ora si tratterà di verificare se quella espressione “primo provvedimento utile” avrà il significato che a noi appare chiaro ma che la politica sapientemente spesso confonde; e in secondo luogo se la “sensibile detrazione” della spesa sostenuta e documentata per l’acquisto dell’airbag sarà effettivamente del 50 e non magari del 30 o del 20 per cento. Perché “sensibile” purtroppo non ha un significato preciso.

“La montagna si scala a piccoli passi” ci ha detto Graziella Viviano quando le abbiamo espresso questi dubbi. E giustamente, dopo la delusione per lo stralcio dell’emendamento dalla finanziaria, la madre di Elena oggi è positiva. Vogliamo esserlo anche noi. La battaglia per la sicurezza è troppo importante e non si vince in un giorno.

  • guggio8
    guggio8, San Michele al Tagliamento (VE)

    Ottima cosa, ottimo investimento. Insieme a quello per i guard-rail "motociclistici". Purtroppo esiste una cosa molto grande chiamata "Debito Pubblico", aggravatasi col Covid.
  • brunomana
    brunomana, Lucca (LU)

    E' anni che ci si prova anche se a mio avviso almeno il paraschiena (liv2) al pari del casco dovrebbe essere obbligatorio almeno da cilindrate sopra i 125cc e per tutti i minorenni
    Sicuramente detrazioni su sistemi piu' evoluti come airbag, ma non solo, a mio avviso sarebbero graditi e sarebbero un investimento con un sicuro ritorno economico pensando ai costi sociali e quindi economici di ospedalizzazione e tutto quanto ne consegue
    Però si tratta della ns.salute e al netto delle detrazioni il primo investimento lo dobbiamo fare noi,in fondo un paraschiena costa poco piu' di 100 euro una poettorina € 50 un giubottino con un minimo di protezioni 150 e ora un airbag 500!!!

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