La Ducati Streetfighter V2 diventa green. Ma sempre a benzina
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C'è una tempesta nel listino Ducati, ma tranquilla. Storm Green è la nuova colorazione verde metallizzata opaca che arriva sulla novità 2022 Streetfighter V2, aspettando la rivoluzione verde della prossima sportiva elettrica.
Perché anche se la ricerca e sviluppo di Borgo Panigale è al lavoro sulla moto elettrica che Ducati schiererà nel campionato MotoE e ha tracciato i contorni della prima sportiva di serie con motore elettrico, i desmo V2 e V4 continuano a essere evoluti. Eccome.
Aggiornamento odierno nella gamma Ducati è l'arrivo della Streetfighter V2 Storm Green – con cerchi neri più inserti in rosso - che va ad affiancare la classica versione in rosso Ducati e che sarà nella concessionarie dal mese di luglio al prezzo base di 17.390 euro, duecento in più rispetto alla tinta rossa.
La finitura verde opaca esalta le forme spigolo combinandosi con il nero della ciclistica e l'alluminio del motore, mentre la grana metallizzata crea un gioco di contrasti sulle diverse superfici.
Caratterizzata da un design tagliente ed aggressivo, la Streetfighter V2 riprende gli elementi stilistici principali della Streetfighter V4, a cominciare dal distintivo proiettore anteriore, che richiama la firma a V del DRL tipica delle sportive Ducati ed è ispirato al ghigno del Joker.
Il manubrio in alluminio alto e largo sostituisce i semimanubri della Panigale V2, da cui deriva direttamente. La sella è più larga e ha una nuova imbottitura per renderla più confortevole, mentre le pedane sono state riposizionate per il medesimi motivo di migliore abitabilità.
La posizione di guida che ne deriva consente un buon controllo nella guida sportiva ma senza affaticare nell’utilizzo quotidiano.
La struttura tecnica si basa sul motore V2 “Superquadro” di 955 cc capace di erogare una potenza massima di 153 cavalli a 10.750 giri e una coppia massima di 101,4 Nm a 9.000.
Rispetto alla Panigale V2 il rapporto finale è più corto (15/45 invece di 15/43) per una migliore prontezza in fase di riapertura dell'acceleratore.
Il motore è utilizzato come elemento strutturale del telaio e ad esso è collegata la compatta monoscocca in alluminio fuso in conchiglia che è fissata alla testata. Al carter è collegato poi il forcellone monobraccio, che è più lungo di 16 mm rispetto a quello della Panigale V2 per garantire la necessaria stabilità della moto privata della carenatura.
Specifici sono la forcella anteriore Showa BPF da 43 mm e l’ammortizzatore Sachs con taratura dedicata. La moto monta cerchi a cinque razze con i nuovi Pirelli Diablo Rosso IV (120/70 ZR17 e 180/60 ZR17), mentre l’impianto frenante lo stesso della Panigale V2: pinze monoblocco Brembo M4.32 con dischi da 320 mm, ma con pastiglie meno aggressive e quindi più adatte per l’uso stradale.
Anche la dotazione elettronica è ereditata dalla Panigale V2, con la piattaforma inerziale a sei assi che sovrintende tutti i controlli elettronici della moto e misura in tempo reale la sua posizione nello spazio inviando le informazioni alle centraline che gestiscono i vari controlli: ABS Cornering EVO, Traction Control EVO 2, Wheelie Control EVO, Quick Shift up/down EVO 2, Engine Brake Control EVO.
Ci sono tre Riding Mode (Sport, Road, Wet) con tarature dei controlli dedicate. L’equipaggiamento elettronico può essere arricchito dagli accessori contenuti nel catalogo Ducati Performance, come il Ducati Multimedia System che permette la connessione dello smartphone o il Ducati Data Analyser (DDA + GPS) per la raccolta e successiva analisi dei dati di guida.
La Streetfighter V2 è dotata infine di fari full-LED e di strumentazione TFT a colori da 4,3 pollici.