Si, il punto esclamativo è d'obbligo. La mitica Honda Goldwing, infatti, dal settembre 1979 ad oggi è stata prodotta nello stabilimento americano di Marysville, nello stato dell'Ohio, anche perché è quello USA il mercato di riferimento per una moto di questo genere. Purtroppo, la crisi che stiamo vivendo continua a richiedere vittime sacrificali nel nome di un drastico (e quasi sempre drammatico) taglio dei costi, a maggior ragione nel Paese che questa crisi l'ha creata. E le vittime, stavolta, sono proprio la stessa fabbrica Honda Moto di Marysville - una struttura da 31.000 mq, con una capacità produttiva annua di 75.000 moto e motori, che dalla sua apertura ad oggi ha sfornato oltre un milione di Goldwing - e di conseguenza, purtroppo, i suoi 300 dipendenti. Non si parla dello stabilimento dove vengono prodotte le auto Honda, sempre a Marysville, ma ragionevolmente c'è da ipotizzare che anche lì non tiri una bella aria.
L'opulenta Goldwing 1800, dunque, diventerà un modello d'importazione per gli yankees, e la cosa certamente (e comprensibilmente) anche alle centinaia di migliaia di fedelissimi della mitica supertourer GW sparsi per il mondo non andrà per nulla a genio. Anche perché è tutt'altro che da escludere che ad Hamamatsu si occupino solo dell'assemblaggio di parti prodotte da partner taiwanesi, coreani e cinesi: il risparmio sui costi di manodopera, attualmente molto elevati negli USA (ma non solo lì) compenserebbe infatti abbondantemente quelli di spedizione delle moto. Nel caso non ve ne foste accorti, cari signori, il mondo sta davvero cambiando, e anche molto in fretta. Facciamocene una ragione, e non disperiamo: la stessa cosa la cantava il Grande Menestrello di Duluth, Bob Dylan, quasi cinquant'anni fa (The times they are a-changing, 1964)...
Nel frattempo, come già vi avevamo anticipato, sono stati presentati i nuovi colori della Goldwing 1800 model year 2010 (che a quanto sembra non avrà ancora di serie il sistema Airbag), ovvero Glacier, Mosquito e Nebulous.