Il 2016 si era chiuso con le vendite europee di motocicli ritornate sopra al milione di unità – l'ultima volta era accaduto nel 2010 – mettendo a segno un aumento delle immatricolazioni di +13,3% e con il conforto di un aumento generalizzato praticamente in tutti i 28 mercati continentali.
I dati di vendita diffusi oggi dalla ACEM, l'associazione europea dei costruttori del settore, relativi al 2017 confermano invece la tendenza negativa che si era registrata già a inizio anno e danno un saldo finale di 913.445 motocicli immatricolati con un andamento che dice -9,5%.
A parziale giustificazione ci sono state le vendite promozionali nel 2016 di alcuni modelli Euro3, anche se già il primo semestre molto positivo fa pensare che le motivazioni siano state anche altre.
Rispetto al 2015, l'anno scorso ha visto alla fine un incremento del 2,5%. Siamo ovviamente molto lontani dai volumi di entità doppia del periodo pre crisi, restiamo però anche in ripresa rispetto al risultato minimo di 748.000 unità vendute nel 2013.

L'Italia conferma il primo posto

Passando ai singoli mercati si nota poi come siano stati pochi quelli cresciuti nel 2017 e fra quelli più importanti c'è soltanto quello italiano. L'Italia è infatti passata da 195mila a 205mila unità (+5,4%) confermandosi il primo mercato continentale con una quota di mercato che le vale il 22,5% .
La Francia, in lievissima flessione, è avanzata al secondo posto con 162.808 unità ai danni della Germania che, da parte sua, ha perso il 19% scendendo a 140.667 immatricolazioni. In calo anche la Spagna (136.180 e -12,5%) e Gran Bretagna (97.713 e -19% come la Germania). Questi cinque Paesi valgono da soli l'80% delle vendite europee.
Tra i mercati che superano le 10.000 unità annue e che sono cresciuti ci sono il Portogallo (+20%) e l'Olanda. Con il segno negativo ci sono invece Grecia (-29%), Austria (-17%), Polonia (-43%), Belgio e Repubblica Ceca.

Ciclomotori a quota 400.000

Nettamente migliore il risultato ottenuto dai ciclomotori che nell'ultimo anno hanno visto le vendite europee passare da 361.662 a 399.426 unità, cioè +26% e invertendo la tendenza al ribasso in atto da molti anni e che anche nel 2016 aveva perso il 3,5%.
Altra osservazione positiva è che l'aumento ha riguardato la quasi totalità dei 28 Paesi considerati.
E' nuovamente la Francia al primo posto per volumi (107.322 unità, +16% e una quota di mercato europeo che le assegna il 26%). Seguono l'Olanda con circa 87mila unità e un ottimo +23%, la Germania (33mila e +10%), la Polonia (29.600 e +18%) e l'Italia (26.031 e +5,5%).

Moto elettriche poche ma crescono

Ha sempre volumi molto contenuti il mercato dei motocicli elettrici, passato da 3.496 unità del 2016 alle 4.121 del 2017. Un incremento che vale un +20,4% per un mercato che è quasi raddoppiato rispetto a due anni prima, ma nonostante ciò l'elettrificazione rappresenta una quota di mercato che non arriva allo 0,5% del totale.
I paesi con le vendite più sostenute del segmento sono la Francia (1.270, +50%) e la Spagna (1.166, e +225%): da soli questi due mercati valgono oltre la metà delle vendite europee.
In Italia le immatricolazioni sono salite da 188 a 292 unità, in Olanda sono quasi raddoppiate (229) ma in Germania sono calate a 477, le stesso numero del 2014.

E' decisamente più interessante lo sviluppo del ciclomotore elettrico che sta rispondendo meglio alla domanda di mobilità.
Le registrazioni europee nel 2017 sono passate nell'ultimo anno da 11.342 a 27.029 unità, si sono quindi moltiplicate di due volte e mezza. da osservare che non sono disponibili i dati relativi al mercato tedesco.
Olanda e Francia con oltre 7.000 unità guidano le vendite seguite da Belgio e dalla Spagna. L'Italia rappresenta il quinto mercato del settore, con 1.175 ciclomotori elettrici rispetto ai 607 dell'anno precedente (+93%) e con una quota nel segmento dei ciclomotori termici pari al 4,5%.

Fonte dati ACEM