La nuova Yamaha R7 anticipata dalle foto ufficiali. Ecco come è fatta
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Con un video teaser rilasciato pochi giorni fa, Yamaha ha fissato la presentazione della nuovo sportiva R7 di cui si parla da tempo per le ore 15 del 18 maggio. E dovremo aspettare quel momento per conoscere ogni caratteristica della nuova moto.
Tuttavia alcune immagini ufficiali hanno iniziato a circolare in rete in anticipo mostrando molto bene com'è fatta la nuova moto basata sulla piattaforma MT-07.
Lo stile prende giustamente a modello le ultime YZF-R6 e YZF-R1 a quattro cilindri e si mostra con belle proporzioni e immagine fortemente caratterizzata.
Tecnicamente, rispetto alla serie stradale MT-07, risaltano la forcella a steli rovesciati, il nuovo impianto frenante anteriore con pinze e comando radiali, le ruote a dieci razze sottili viste sulla MT-10.
Forcellone in lega di alluminio e sospensione posteriore paiono strettamente derivati da quelli dalle MT-07 ma forse possiamo aspettarci alcune differenze nelle misure e certamente nelle tarature. Il telaio ha tutta l'aria di essere ancora in acciaio ma sarà stato certamente rivisto nelle dimensioni e nella geometria di sterzo.
Il motore CP2, bicilindrico in linea, di 689 cc immaginiamo avrà una potenza superiore ai 73,4 cavalli e ai 64 Nm di coppia massima della MT-07 versione 2021 aggiornata secondo la normativa Euro 5 (anche se lo scarico sembra esattamento lo stesso), resta da capire di quanto.
Del resto un ritocco verso l'alto è indispensabile per essere competitivi davvero in quello che è un segmento che vede già presenti la Honda CBR650R e la nuova Aprilia RS660.
Ma per questa certezza, e per altri dati come il peso, aspettiamo il 18 maggio.
Si è parlato molto della sportiva su base MT-07, per via delle numerose indiscrezioni dell'ultimo anno: tutto è iniziato con la scoperta del progetto, si è proseguiti con il progetto legato al campionato Moto America, e poi con la registrazione del nome presso la motorizzazione statunitense.
Sta di fatto che nella attuale gamma delle R Yamaha si passa dalla R3 bicilindrica alla estrema R1, considerato che la performante R6 è ancora in vendita ma non omologata per l'uso stradale, insomma un modello intermedio è necessario. Lontano dalla sofisticazione e dai costi delle quattro cilindri e con un prezzo più competitivo per essere una moto appetibile in molti mercati oltre a quelli tradizionalmente definiti occidentali.
Video di Superbike Nation
Ripeto non voglio fare polemica, ma per uno della mia generazione e con il mio passato motociclistico vedere queste creazioni è tristissimo, e poi si sono anche dimenticati due cilindri....
Ha preso una vecchia R6 e una R1 nuova incidentata e li ha messi insieme.