Lambretta e IED Milano: al via i progetti per la nuova mobilità
Sviluppare una nuova Lambretta elettrica per il prossimo futuro. E' questo l'incarico che Innocenti SA, la società proprietaria del marchio Lambretta, ha affidato ai tesisti 2023 dell'Istituto Europeo di Design di Milano.
L'Istituto non è nuovo a collaborazioni con case motociclistiche e i sui docenti – guarda caso motociclisti - hanno competenze di settore oltre a quelle propriamente professionali.
Sono due le classi di tesi del corso di design del prodotto coinvolte, per un totale di 26 studenti. Tre gruppi di sette, in lingua italiana, e uno di cinque in lingua inglese composto da studenti stranieri.
Lambretta è il nome del famoso scooter “rivale” di Vespa prodotto nello stabilimento Innocenti di Lambrate, nella periferia di Milano vicino al fiume Lambro, dal 1947 al 1972 in numerose versioni. Successivamente le Lambretta vennero costruite su licenza in vari Paesi e in India fino al 1997.
La produzione delle Lambretta è ricominciata grazie alla nuova proprietà Innocenti SA, che in occasione del 75° anniversario del celebre scooter ha presentato lo scorso giugno a Milano le novità G350 Special e X300.
L'intenzione è chiara: creare una nuova gamma di modelli in grado di soddisfare soprattutto le nuove generazioni di lambrettisti attratti dall'heritage ma attenti a tecnologia e a stile.
Per quanto riguarda i progetti di tesi, lo scenario di partenza è quello con il quale si stanno misurando le industrie in generale e in particolare quelle che operano nella mobilità, ovvero raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050.
Una sfida che passa ovviamente attraverso le basse emissioni e soprattutto l'elettrificazione dei veicoli, tanto che Lambretta è intenzionata a sviluppare mezzi elettrici proponendo ai futuri utenti una modalità di spostamento green e rispettosa dell’ambiente.
Rientra in questo piano anche l'iniziativa che ha coinvolto IED Milano. Agli studenti è stato dato un brief molto chiaro: il veicolo che presenteranno dovrà incarnare lo stile e le linee della Lambretta, fornendo la loro interpretazione con gli occhi e le funzioni richieste dal “nuovo utente digitale”, focalizzandosi su un utente urbano attento alla sostenibilità e con un'età tra i 22 e i 35 anni. L'orizzonte temporale è il 2025.
Non si tratterà naturalmente di riprendere il classico design degli scooter a motore termico, ma di guardare alle tendenze dettate dagli scooter elettrici più diffusi e senza scordare che Lambretta trova nel design il principale tratto distintivo della sua proposta.
Un design che dovrà essere coerente con quello dell'attuale gamma di modelli composta da V‐Special, X300 e G350.
L’ultima nata X300 diventa in questo senso un riferimento per le forme e le linee, che sono, nella tradizione del marchio: lunghe e basse, squadrate, spigolose e affilate. Si tratterà insomma di proporre una “vera” Lambretta.
Lo scooter elettrico dovrà considerare una autonomia di 120 chilometri e la possibilità di raggiunger i 120 km/h di velocità.
La funzionalità giocherà un ruolo molto importante nell'innovazione del prodotto, dalla manovrabilità, gli spazi di carico e l'interconnettività.
Docenti relatori sono Cristiano Oliva e Attila Veress, coadiuvati dai correlatori Guglielmo Urso e Antigone Acconci. Giacomo Bertolazzi è il coordinatore scientifico IED Design che ha tessuto le fila di questa iniziativa assieme a Nicola Poggio, Motorcycle Marketing Specialist e referente di Lambretta.
Studenti e docenti hanno avuto un primo incontro con Nicola Poggio in occasione di Eicma, seguito dal primo debriefing.
Prossimi appuntamenti, che Moto.it seguirà, sono la presentazione intermedia dei concept a primavera e la discussione finale delle tesi in estate.
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