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Libri per motociclisti: “Laverda 1000 V6, la formula 1 su due ruote”

- Una moto mitica, forse il progetto più ambizioso degli anni Settanta. La 1000 sei cilindri progettata da Alfieri ha fatto una sola gara ma ha lasciato il segno. E il nuovo libro è emozionante

“Laverda 1000 V6, la formula 1 su due ruote” è il titolo suggestivo di un nuovo libro, curato dal francese Jean-Louis Olive e da Piero Laverda. Il primo è un grande appassionato del marchio di Breganze, storico, collezionista e restauratore di splendide moto d’epoca “arancioni” e no; il secondo è stato protagonista nell’azienda di famiglia in quei magici anni Settanta. La moto la conoscete almeno di fama: partecipò a una sola gara, il Bol d’Or del settembre 1978 al Castellet, nelle mani del sottoscritto e di Carlo Perugini; eppure resta una delle moto più coraggiose realizzate dall’industria italiana. Progettata dall’ingegner Giulio Alfieri -famoso per i suoi grandi motori, dal V6 fino al V12, Lamborghini e soprattutto Maserati- e presentata al Salone di Milano del novembre 1977, prefigurava sulla carta una nuova prestigiosa linea modulare di moto Laverda: 1000 V6 e 700 V4 per sfidare i Giapponesi. Le 24 Ore sarebbero state il migliore dei lanci commerciali. Purtroppo andò diversamente: i numerosi soci Laverda non trovarono un accordo per l’industrializzazione, i tempi erano difficili, il marchio entrò in crisi e il sogno tramontò.


Nel libro -di grande formato e ricco di fotografie inedite, disegni e documenti- si scopre che il maggiore dei fratelli Laverda, Massimo, cominciò a pensare alla V6 già nei primi mesi del ’76, quando la 1000 tre cilindri per l’Endurance non bastava più; si ripercorrono le tappe del progetto, la ragione delle scelte tecniche, i risultati dei primi test al banco con Luciano Zen e poi in pista con Augusto Brettoni, i problemi emersi e le modifiche apportate via via. I test definitivi (e per me l’esordio sulla sei cilindri urlante) si svolsero nel luglio ’78 al Mugello. E lì capimmo che il punto debole erano il cardano e la sospensione posteriore, ci sarebbe voluta una trasmissione a catena, ma il tempo mancava e la realizzazione di una nuova scatola cambio fu rinviata a dopo la gara.


Leggere il libro e guardare le fotografie è stato emozionante, per me. Ma sono certo che questo racconto può emozionare tutti gli appassionati: è un’avventura tecnologica e umana che ha lasciato un segno profondo nell’immaginario collettivo. La V6 pesava tanto e dopo sette ore di gara fu il giunto a crocera del cardano a cedere; ma era molto veloce: 283 all’ora sui due chilometri del Mistral, è riportato sul libro, la più veloce del lotto. Fu una moto innovativa e coraggiosa.


“Laverda 1000 V6, la formula 1 su due ruote” di JL Olive e Piero Laverda è pubblicato in quattro lingue e si ordina on line, sul sito orangedition.com. Le pagine sono 112 e il prezzo è di 50 euro nella versione standard, 150 in quella Lusso a tiratura limitata. I proventi servono a finanziare il Team Laverda Corse, che porta in pista la V6 e le altre storiche arancioni nelle principali manifestazioni e gare d’epoca.

  • Makypower
    Makypower, Collegno (TO)

    Laverda Laverda Laverda

    come si può essere così miopi dal non sviluppare un marchio come questo in questo periodo storico?
    proprio questa mattina ho finito di montare la carena alla mia Formula 750 dopo la manutenzione invernale, l'ho accesa ed ho gustato il suo ruggito cupo e caldissimo.
    guardare queste moto staticamente è davvero limitativo, bisogna vederle correre e se si è fortunati farci un giro sopra.
    Passione pura !!!!

    quanto Amore per questa marca e quanti appassionati che in varie realtà provano a realizzare dei modelli rievocativi.

    Viva Laverda
  • Bortolo06
    Bortolo06, Brescia (BS)

    L'autore ha omesso che questo gioiello partecipa spesso alle varie manifestazioni in pista per moto d'epoca in Italia e pertanto non è impossibile guardarlo staticamente e scrutarne i particolari unici oltre che vederlo sfrecciare e superare tutte le altre moto contemporanee e non solo in rettilineo ascoltando la roca voce del V6.
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