Londra, arriva il drone che multa i guidatori pericolosi
L’occhio che non perdona, perché dall’alto tutto vede e tutto sanziona: nei cieli di Londra sono attive pattuglie di droni, incaricati di spiare chi si comporta male, soprattutto su due ruote. Non bastassero autovelox e tutor, ora le forze dell’ordine trovano altri alleati - implacabili, verrebbe da dire - nei più tecnologici dei sistemi di controllo: dopo un periodo di sperimentazione, sono entrati in servizio gli occhi volanti.
Apparecchi piccoli, il cui diametro non supera il mezzo metro, gestiti da personale specializzato, a caccia di sorpassi fuorilegge, mancato rispetto dei semafori, delle corsie preferenziali o della distanza di sicurezza, oltre che, ovviamente, della velocità.
La MET (la polizia metropolitana di Londra) è il primo reparto britannico ad avvalersi di droni per monitorare la condotta di motociclisti (ed automobilisti, ovviamente…) poco attenti nel rispetto delle regole: l’iniziativa è stata fortemente sostenuta da Sadiq Khan, sindaco londinese, con l’obiettivo di ridurre il numero di vittime stradali nell’area metropolitana della capitale inglese.
Per le sue attività, la MET ha scelto il modello Aeryon Skyranger, capace di operare ad alta e bassa quota e dotato di visione notturna; inoltre, muovendosi a bassa rumorosità, non è facilmente individuabile: grazie alle immagini che invia alla centrale, i poliziotti possono individuare in tempo quasi reale le infrazioni commesse (eccessi di velocità, sorpassi azzardati, inversioni di marcia) e sanzionare i responsabili.
Nel corso della conferenza di presentazione dell’iniziativa, Andy Cox, capo delle unità stradali della MET, ha ribadito gli obiettivi: «Vogliamo scoraggiare la guida pericolosa e speriamo che il messaggio venga recepito favorevolmente. I droni sono un'alternativa economica e sicura rispetto all'inseguimento in auto ad alta velocità. La nostra attenzione sarà rivolta solo ai guidatori pericolosi che mettono a repentaglio la loro vita e quella di altre persone».
Insomma, il drone soprattutto come deterrente: quindi, se avete in programma qualche giorno di vacanza a Londra, prima di prendere la moto o uscire in macchina guardate il cielo, e non certo per controllare se piove…
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Luca Pinotti, Parma (PR)E' come con la raccolta differenziata dei rifiuti, si gira sempre attorno al problema ma non lo si affronta alla radice.....ormai abbiamo automobili a guida autonoma e dobbiamo mettere dei droni che vigilino sui comportamenti scorretti? Ma facciamo in modo che le auto non possano andare oltre i limiti, se il mio Tom Tom da pochi euro mi dice in tempo reale quando cambia il limite di velocità su una strada penso che con la tecnologioa attuale sia una sciocchezza da realizzare su una vettura.....non allacci le cinture correttamente (non le allacci e ti ci siedi sopra...)? L'auto non parte.....sei drogato/ubriaco? Nisba.....ma non si puo' andare contro le Multinazionali dell'auto, per carità, le stesse che ci stanno imponendo l'elettrico quando ormai e' palese che i nuovi diesel siano assolutamente motori "puliti".....
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elr0ndk, Piane Crati (CS)Io sono sempre a favore di queste misure, sempre. Quello che mi rammarica è che in Italia non siamo mai pionieri in queste cose, quanto nel "fregarle" o a lamentarcene (perché siamo abituati alle nostre FdO che fanno quasi sempre tutto con malizia, diamo per scontato che lo facciano anche le FdO delle altre nazioni). Pessima abitudine nazionale.