Interviste

Lorenzo Petrarca, 210.000 euro vinti: “Me la giocavo con Mir”

- Dopo la vincita record di venerdì scorso (210.000 euro alla Ghigliottina), Lorenzo Petrarca ci ha riprovato, ma alla quinta serata è stato eliminato dal gioco. Chi è il pilota abruzzese che dopo il CEV disputò una stagione mondiale in Moto3
Lorenzo Petrarca, 210.000 euro vinti: “Me la giocavo con Mir”

Al telefono con il 24enne di Sant’Omero (Teramo), che ha vinto una bella cifra al gioco di Rai1 condotto da Fabio Insinna, 210.000 euro in gettoni d’oro, record stagionale. Come c’è arrivato nello studio “Fabrizio Frizzi” di Roma?

“Semplice, iI gioco mi piaceva - racconta Lorenzo - lo seguivo spesso con mia mamma, vedevo tanti giovani sportivi tra i concorrenti, ho tentato: un mese e mezzo di varie trafile, poi il 6 gennaio mi hanno chiamato, il 25 ho fatto una call su Skype e sono andato a registrare il 3 febbraio. Il mercoledì si registrano due puntate, due anche giovedì e tre il lunedì successivo. E’ un ambiente molto simpatico, ti fanno sentire a casa, ti coccolano”.

Serata fortunata, la terza: Lorenzo ammette di aver avuto un po’ di fortuna, era incerto tra “teatro” e “palco”, la parola giusta era quest’ultima, la cifra astronomica.

“Esorbitante, ottima per finire gli studi: dopo la laurea triennale in economia, adesso prenderò la magistrale, poi un master. Due annetti e farò l’esame da commercialista e revisore contabile. Mio padre è consulente del lavoro e ha uno studio, mi piacerebbe andare avanti e aprire nuovi orizzonti, avere un team e unire le passioni…”

 

Già, perché Lorenzo è un pilota. Dopo le minimoto la Moto3, il CIV e il CEV con ottimi risultati, è approdato al mondiale nel 2016: Mahindra e team Italia.

“La Mahindra era una moto terribile, ma nel mondiale tutti ti puntano il dito addosso e io ero giovane. Dopo Jerez e Le Mans, dove giravo un secondo più lento di quanto facevo l’anno prima nel CEV con una KTM di tre anni più vecchia, avrei dovuto fermarmi come ha fatto Dalla Porta. E tornare al CEV con una buona moto. Invece poi il 2017 con un team con troppi piloti, dieci moto diverse, troppa carne al fuoco…. “

 

Per farla breve, Lorenzo è tornato al CIV, 600 Supersport, prima con una Kawasaki (con brutto incidente al curvone di Misano e vertebra rotta), poi nel 2019 su una Yamaha.

“A Imola dopo sei mesi col 600 ero vicino ai migliori, terzo tempo a Vallelunga. Quando ero a posto e la moto c’era, io andavo forte. Ma i costi erano alti, ho iniziato a studiare, mi sono detto: mi laureo, poi dovrò fare la magistrale, perché spendere 70-80.000 euro? Anche se vinci il CIV, non vai da nessuna parte”.

 

Dal 2021 corre in Coppa Italia, terzo l’anno scorso (Pirelli Cup 600), il 2022 con il team NTR di Brescia, Mauro Agostini.

“Le moto adesso sono un divertimento e la mia prima passione. In coppa Italia c’è la mia dimensione ideale, si corre a prezzi ragionevoli, il regolamento della 600 è lo stesso del CIV, stesse gomme e tempi buoni. Dei 39 a Misano, 54.8 al Mugello… belle soddisfazioni e quest’anno voglio fare ancora meglio… 39.7 in qualifica a Misano e voglio scendere sul 39 basso. Nel team NTR mi trovo molto bene, si va in pareggio con gli sponsor e qualcosina avanza”

Petrarca in griglia a Jerez, dietro a Bulega e Mir
Petrarca in griglia a Jerez, dietro a Bulega e Mir

Ha dei rimpianti? Soffre Lorenzo per non essere diventato un campione? Lui prende tempo e poi dice:

“Vedendo al mondiale Bastianini, che nel 2013 era con me, Diggia con cui sono cresciuto, Dalla Porta che ha vinto un mondiale, Arenas… Nel 2015 nel CEV a Jerez feci la prima fila in qualifica: Bulega in pole, Mir secondo, io terzo tempo; e dietro Dalla Porta, Arenas, Masia, Bezzecchi, Artigas… Mir ha vinto il mondiale MotoGP, Bastianini la Moto2, forse un mondiale l’avrei potuto vincere anch’io. Mi sarebbe piaciuto tantissimo correre ad alto livello. Ma sono felice, ho tantissimi amici nel motoclub 90 gradi, mi diverto a sciare, ho una scuola di mountain bike e poi continuo a correre, ho tutto quello che voglio. Tanti si sono fatti male, tanti sono usciti e sembravano lanciatissimi… succede”.

  • k-dream
    k-dream, Lastra a Signa (FI)

    Non diamo sempre colpa all'ambiente o alla moto o a chissà che cosa...ok la congiunzione astrale di molti fattori conta per arrivare ad un team buono ma non tutti sono campioni o lo possono essere. Con tutti gli occhi che hanno puntati sti ragazzi se fosse stato uno di quelli buoni sul serio in qualche modo lo avrebbero tirato dentro. Sono felice per lui che si trova comunque in una situazione di vita buona e agiata,si gode la vita,ha molti interessi e li coltiva. Non sarà un campione sportivo ma ha sicuramente vinto per la vita. Detto poco no!? 🖖🏻
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