Le condizioni meteorologiche stanno condizionando pesantemente il programma di gare del Manx GP 2024 ma, almeno per quanto riguarda la Junior, non ha certo sovvertito i valori in campo. La gara delle bicilindriche, dopo qualifiche a singhiozzo causa maltempo, era partita sabato 24 come prima competizione in programma, ma era stata interrotta da una bandiera rossa a causa di un incidente a Ballacrye a Chris Moffitt (il pilota è ricoverato in condizioni serie ma stabili; Wayne Axon - anche lui caduto, ma a  Creg-ny-Baa - è in condizioni definite serie) nel corso del secondo dei tre giri previsti. In quel momento – al di là di ogni valutazione su come sarebbe potuta finire se disputata sull'intera distanza – il dominio degli italiani Andrea Majola e Mauzio Bottalico era quantomeno consolidato, dominio già chiaro dai risultati delle qualifiche, tanto che lo stesso pilota spezzino ci aveva dichiarato di ritenere se stesso, Bottalico e Ingham i favoriti per la vittoria, peraltro i due italiano avevano occupato i gradini più bassi del podio nel 2023.

Sabato la gara era iniziata già in ritardo, sempre a causa del maltempo, ma Andrea e la sua Paton del Team VAS avevano immediatamente accumulato un vantaggio sulla Bottalico (su una Z650 Supertwin del Team Dafabet Racing) di 5 secondi a Glen Helen, un gap che non si è mai ricucito ma anzi si è allargato con Maurizio in debito – come ha dichiarato a fine gara – di velocità massima, fino a quando la gara non è quindi stata interrotta per l'incidente e per la conseguente bandiera rossa.

Andrea Majola

L'auspicio era inizialmente quello di far disputare l'ultimo giro in giornata e di stilare quindi una classifica definitiva ma la pioggia e il vento hanno consigliato di rimandare a oggi, lunedì, sovraccaricando di gare una giornata dove in pratica si sarebbe dovuto disputare l'intero programma agonistico del Manx GP. Ma, anche in questo caso, il meteo ha condizionato i progetti della direzione gara e dei piloti e stamattina la direzione gara ha reso noto che la Junior non avrebbe disputato l'ultima parte e che si sarebbe considerata valida la classifica del primo giro di sabato: Andrea Majola primo, Maurizio Bottalico secondo e Daniel Ingham terzo. Un risultato a tavolino, ma tutt'altro che bugiardo viste le forze in campo e decisamente lusinghiero per l'Italia che ha portato sul podio due piloti con una storica doppietta che viene completata dal fatto che Ingham ha ottenuto il terzo posto con una moto italiana l'Aprilia RS660.

Andrea Majola non potrebbe essere più felice e ha confermato la determinazione e la fiducia su un risultato sul quale credeva molto fin dall'arrivo a Douglas: moto perfetta e guida senza sbavature l'hanno portato a questo meritatissimo trionfo.

"É stata una settimana difficilissima: bilancio più che positivo anche se avremmo voluti girare di di più. Penso che ce la siamo meritata in pieno, siamo sempre stati in testa dall'inzio alla fine anche se io sono rimasto con i piedi per terra fino al giorno della gara; sono convinto che se avessimo finito la gara l'esito non sarebbe cambiato perché mi sento veramente in forma anche se Maurizio (Bottalico n.d.r.) è andato molto forte. Sono contento per la mia squadra, per me stesso, sono contento di aver realizzato il sogno di una vita intera, di aver scritto quall piccola pagina di storia di motociclismo che tanto desideravo da quando ero bambino. Ci aspetta il Tourist Trophy, penso che arriveremo ben preparati, certamente non per vincere però ci faremo riconoscere, questo è sicuro".

Maurizio Bottalico

Nella frenesia della fitta giornata di gare, siamo riusciti a raggiugnere Maurizio Bottalico che ha innanzitutto lodato la direzione di gara per il lavoro fatto e per aver gestito una situazione difficile mettendo la sicurezza dei piloti, del pubblico e dei Marshal al primo posto, tuttavia non nasconde un pizzico di rammarico: “Non mi sento deluso perché io personalmente ho dato il 101% e sapevo di essere competitivo per giocarmi la vittoria, il team anche ha lavorato bene ed ha cercato di darmi comunque una moto competitiva, purtroppo hanno scoperto soltanto ieri il problema di mancanza di velocità che avevamo in sesta marcia ed era dovuto da un differente valore di rotolamento dello pneumatico posteriore e di conseguenza in centralina venivano letti dati “sbagliati” (condizionando in peggio la velocità massima, che sul Mountain è fondamentale n.d.r.). Ringrazio il Team RCexpress Racing per il lavoro svolto, e per la fiducia riposta in me, ora si pensa alle altre 2 gare da fare, Senior e Lightweight”.

Foto: Manx GP