Marco Zuliani e Andrea Ricci (Aprilia): le novità della nuova Caponord
Aprilia Caponord 1200 è una moto molto più innovativa di quanto non si potesse pensare al momento della sua presentazione. Al di là di uno styling molto vicino ad alte proposte della Casa di Noale - per precisa scelta di quest'ultima, che sta cercando di imporre una propria identità comune a tutta la gamma - la sostanza tecnica è di grande spessore ma soprattutto di profonda complicazione. Vale la pena di analizzarla nel dettaglio attraverso due interviste a Marco Zuliani (Product Manager Aprilia Moto) e Andrea Ricci Iamino (Responsabile Sistemi Elettrici ed Elettronici moto per l'intero Gruppo Piaggio) che spiegano meglio come batte il cuore della maxienduro-tourer Aprilia.
Partiamo da Marco Zuliani: cosa rappresenta Caponord 1200 per Aprilia?
«Caponord 1200 è l’Aprilia più versatile di sempre. Una moto tuttofare, allineata con le esigenze e le aspettative del motociclista contemporaneo, sempre più alla ricerca della vera moto “totale”. Caponord rappresenta un ulteriore tassello del processo di ampliamento della gamma Aprilia, iniziato con la Shiver nel 2007, e raccoglie l’eredità della ETV 1000 Caponord, che all’inizio del nuovo millennio irrompeva nel mercato delle maxi-enduro con elementi altamente distintivi come il telaio doppio trave in alluminio ed il motore bicilindrico a V di derivazione racing»
«Oggi come allora Caponord 1200 si propone ad una clientela ancora più esigente, con contenuti di innovazione e tecnologia che sono propri del DNA Aprilia: acceleratore elettronico RbW, ABS a 2 canali, controllo di trazione aTC, cruise control aCC e sospensioni a controllo elettronico aprilia Dynamic Damping (aDD). Caponord 1200 fa della versatilità uno dei suoi punti di forza: è la moto perfetta per viaggiare, con passeggero e bagaglio al seguito, ma non tradisce le sue origini Aprilia segnate da una storia di successi nelle più selettive competizioni a livello mondiale rimanendo una moto fantastica ed efficace nella guida sportiva»
Quali novità su Caponord 1200?
«Nonostante la somiglianza tra le due basi tecniche Caponord 1200 è una moto radicalmente diversa da Dorsoduro 1200. Ogni componente è stato oggetto di modifiche ed evoluzioni per meglio accordarlo al carattere ed alla vocazione tuttofare di Caponord. Il traliccio del telaio è completamente nuovo, presenta nuove quote geometriche appositamente studiate per garantire alla moto grande stabilità ma allo stesso tempo un'ottima maneggevolezza. Il telaietto reggisella è stato riprogettato (ora è in acciaio altoresistenziale) per garantire una elevata capacità di carico e il motore è stato oggetto di profonde modifiche e aggiornamenti»
«Sono nuovi i corpi farfallati, ora del diametro di 52 mm contro i precedenti 57 mm, è stato aggiunto un iniettore per ogni cilindro (ora sono due per camera di combustione), l’accensione è affidata ad un collaudato sistema a doppia candela, twin-spark, ed è stata aggiunta una seconda sonda lambda allo scarico. Tutte queste modifiche al motore hanno contribuito a migliorare l’efficienza e il controllo della combustione, aumentando la qualità di erogazione della coppia su tutto il range di utilizzo, oltre che ridurre i consumi di circa il 20% rispetto alla configurazione di partenza. Il motore inoltre eroga la potenza massima 1000 giri più in basso, altro fattore di abbattimento dei consumi»
«Sempre per quanto concerne il motore la rapportatura finale è stata allungata per ridurre il regime di rotazione del motore nei trasferimenti autostradali, con conseguente beneficio per quanto riguarda i consumi ed il comfort di marcia (rumore, vibrazioni). Il sistema di scarico è dotato di una nuova valvola a controllo elettronico che contribuisce ad abbattere le emissioni sonore (e di conseguenza aumentare il comfort) nella guida rilassata, liberando un sound coinvolgente quando si ricerca la massima potenza. E' inoltre stato installato un nuovo generatore alle terre rare ad alta efficienza da 690W, in grado di garantire l’alimentazione di tutti i dispositivi elettronici di serie più eventuali optionals aggiuntivi. Il serbatoio carburante è nuovo e realizzato con tecnologia rotazionale (che ha permesso di ridurne gli spessori) garantendo una ridotta sezione tra le gambe del pilota, rendendo la moto adatta ai piloti di tutte le stature pur garantendo un’elevata capacità (24 lt). Le sospensioni pluri-regolabili della versione base presentano una nuova taratura, orientata a garantire il massimo comfort di marcia»
Quali sono le caratteristiche distintive di Caponord 1200?
«Durante lo sviluppo di Caponord 1200 abbiamo tenuto bene in mente l’obiettivo primario: realizzare la moto più versatile della gamma Aprilia. La versatilità quindi è una delle sue caratteristiche distintive. Caponord 1200 offre un bilanciamento perfetto tra sportività e comfort: è un’Aprilia, quindi vanta caratteristiche ciclistiche come sempre al top nello sport, ma sa anche essere docile e gentile nel turismo e nell’uso quotidiano. A tutto questo si aggiunge una dotazione di primissimo livello in termini di tecnologia ed innovazione, come ad esempio le sospensioni elettroniche aDD uniche al mondo. Caponord offre il meglio attualmente disponibile a livello meccanico e elettronico per un’esperienza di guida coinvolgente in ogni frangente»
Perché la ruota anteriore da 17" e non una 19"?
«All’inizio del progetto abbiamo valutato anche la possibilità di adottare una ruota anteriore da 19”. Indubbiamente però la maggior parte degli utenti di maxi-enduro utilizzano la loro moto al 99% su strada: abbiamo quindi ritenuto corretto impegnarci per realizzare la migliore moto del segmento nell’ottica di un utilizzo prettamente stradale. In ogni modo facilità di guida, qualità delle sospensioni e baricentro basso permettono di percorrere strade bianche senza difficoltà»
aMP: che cos'è e come funziona?
«Caponord 1200 è la prima moto Aprilia ad affacciarsi al mondo della multimedialità. aMP sta per “Aprilia Multimedia Platform” ed è una piattaforma multimediale che consente di far dialogare l’elettronica di bordo con uno smartphone di ultima generazione. Il pacchetto comprende una centralina aggiuntiva bluetooth, acquistabile tra gli accessori originali Aprilia dedicati a Caponord, ed una app per iPhone scaricabile gratuitamente su iTunes - a breve sarà disponibile la relativa versione Android. Il sistema permette di integrare i dati provenienti dalla sensoristica di bordo con quelli provenienti dai sensori dello smarphone, utilizzando quest’ultimo per visualizzare informazioni normalmente non fornite dal cruscotto di serie, come ad esempio potenza e coppia istantanea erogata dal motore, percentuale di slittamento della ruota posteriore, marcia suggerita in ottica riduzione consumi, angolo di piega calcolato sulla base dei dati provenienti dai girometri dello smartphone uniti a quelli di velocità provenienti dai sensori della moto ed altri ancora»
«Il sistema inoltre è in grado di individuare e guidare il pilota verso il distributore di benzina più vicino in caso di entrata in riserva, o verso il dealer Aprilia più vicino in caso di malfunzionamento o di guasto.
Sono in sviluppo anche moduli in grado di inviare una chiamata di emergenza in caso di incidente isolato, o di fornire allerta meteo in caso di maltempo incipiente nella direzione in cui si sta viaggiando. Ovviamente le potenzialità dell’applicazione sono infinite e costantemente implementabili tramite aggiornamenti»
Qualità e affidabilità: come vengono ottenute?
«Obiettivo di Aprilia è quello di garantire al cliente finale la massima qualità ed affidabilità dei prodotti. Il processo di sviluppo interno all’azienda è definito da precise regole e normative che contribuiscono a creare un circolo virtuoso della qualità»
«A partire dal foglio di carta bianca ogni componente deve superare una serie di checklist di progettazione, una serie di regole di buona progettazione che sono figlie dell’esperienza e del know-how maturato dall’azienda in anni di sviluppo di nuovi prodotti. Alle checklist si sommano le norme di riferimento che stabiliscono i criteri di accettabilità dei componenti realizzati dai nostri fornitori e le relative metodologie di verifica. A questo si somma in parallelo un approfondito processo di test e prove dei vari componenti, sia su banco che su prototipi marcianti»
«Prima di deliberare il relativo layout costruttivo, ad esempio, un telaio deve superare una serie di prove al banco che ne verificano la resistenza, sottoponendolo a centinaia di migliaia di cicli di carico per ogni asse (orizzontale, verticale, imbardata). Questi cicli equivalgono a ben più degli stress che il telaio affronterà in tutta la sua vita utile sulla moto. Sui banchi prova automatizzati, i robot guidano i veicoli completi, simulando cicli di accelerazione e frenata, che replicano acquisizioni di situazioni avvenute nel reale traffico o, per le moto sportive ad esempio, di giri di pista. Provate a pensare a una RSV4 che viene guidata per centinaia di ore replicando un giro “al limite” al Mugello: se non è un test di affidabilità approfondito questo…»
Passiamo poi la parola ad Andrea Ricci, al quale iniziamo con il chiedere, alla luce della quantità di elettronica presente su Caponord, se questo settore possa ormai considerarsi un vero e proprio cavallo di battaglia Aprilia
«Siamo stati i primi al mondo a introdurre il full Ride by Wire, proposto su Shiver 750 già dal 2007, siamo stati i primi a crederci e poi pian piano sono arrivati gli altri competitor. Abbiamo sviluppato un cambio elettro attuato per Mana 850 e poi la seconda generazione di Ride by Wire con RSV4. Successivamente abbiamo dato una vera svolta sul performance riding, alzando l’asticella con aPRC di RSV4 e Tuono ed introducendo in seguito anche il racing ABS su RSV4. Ora è il momento di scrivere una nuova pagina nella letteratura della tecnologia, in particolare nel capitolo delle sospensioni. Con aDD massimizziamo il comfort e miglioriamo l’handling ottenendo il massimo possibile con l’hardware meccanico di forcella ed ammortizzatore disponibili sul mercato»
Cosa significa massimizzare il comfort con aDD?
«Ci sono molte strategie di funzionamento dei sistemi di sospensioni elettroniche “comfort oriented”, tutte note e diffuse nel mondo auto. Posso evidenziarne due fondamentali: lo sky-hook (la strategia capace di garantire comfort nelle basse frequenze di utilizzo di una sospensione, cioè ad esempio nei lunghi avvallamenti) e l’acceleration-driven-damping, capace di raggiungere la best performance nelle medie e alte frequenze di utilizzo di una sospensione, ovvero negli avvallamenti in veloce sequenza. Noi le abbiamo combinate, grazie all’uso esclusivo nel mondo delle due ruote di un brevetto che permette di modularne il funzionamento per raggiungere la massima performance comfort-oriented su tutto il range di frequenze di utilizzo della sospensione»
Come fa il sistema a massimizzare il comfort ed al contempo migliorare l’handling?
«Questo è possibile tramite differenti strategie che lavorano in parallelo, alcune con l’obiettivo di massimizzare il comfort, altre tese a migliorare l’handling della moto»
Cosa intendi per migliorare l’handling della moto?
«Il sistema, grazie alle strategie handling oriented, è capace di riconoscere le manovre del pilota (accelerazione, gas costante, rilascio, frenata…) e adeguare il setting di forcella ed ammortizzatore per il miglior bilanciamento possibile della moto. Il sistema stabilisce un link diretto con le manovre del pilota e cambia dinamicamente ed in modo continuo il setting di forcella ed ammortizzatore. Non è un sistema di tipo switching, che quando ad esempio riconosce un'accelerazione imposta un setting di forcella e quando riconosce una frenata salta su un altro setting; è al contrario un sistema in cui il setting varia continuamente e senza “salti” in funzione delle azioni del pilota e dell’energia che il pilota mette in quella manovra. Ad esempio il setup cambia in dipendenza di quanto è decisa la frenata o l’accelerazione»
«Come sappiamo il sistema sfrutta, sulla forcella, una valvola elettronica che aumenta e diminuisce il passaggio d’olio e quindi varia il setup. Le valvole elettroniche non si comportano in maniera molto differente dal sistema meccanico, sono solo molto più veloci (passano dal minimo al massimo di frenatura idraulica in 10 millisecondi). Se volessimo definire un setting differente da quelli disponibili pilotando la valvola elettronica a corrente costante non potremmo farlo. Noi però abbiamo introdotto un secondo brevetto che ci permette di definire un setting di frenatura idraulica a piacere all’interno del minimo e massimo ammesso dal sistema.
Grazie a questo brevetto non abbiamo bisogno di più mappe su aDD, poiché è il sistema che segue le azioni del pilota e non è il pilota a dover dire al sistema come vuole guidare…»
Quindi aDD è mono-mappa?
«Sì, il sistema non si limita semplicemente ad adeguare la frenatura idraulica a seconda delle sollecitazioni che le sospensioni ricevono dall’asfalto, ma è in grado di riconoscere la situazione di guida, grazie ad un link diretto con le azioni del pilota, e comportarsi di conseguenza. Questo significa che in pratica aDD capisce se si sta andando adagio o si è impegnati nella guida sportiva»
Ci sono altri brevetti su aDD?
«Ne abbiamo altri 2, in tutto sono 4. Per controllare lo smorzamento idraulico di una sospensione è fondamentale sapere con quale dinamica si sta muovendo la sospensione stessa, poiché se il damper rilascia una forza nulla in steady-state (cioè a moto ferma), gioca invece un ruolo fondamentale in condizioni dinamiche, in quanto rilascia una forza proporzionale alla velocità con cui si sta muovendo la sospensione. Per tale motivo è fondamentale avere un’informazione molto accurata della velocità con cui si comprime ed estende la sospensione. A questo scopo abbiamo applicato un sensore di pressione sulla forcella (sistema brevettato) per ricostruire in modo accurato la velocità di escursione della stessa. Nella forcella infatti è presente un volume definito di aria che incrementa la sua pressione all’aumentare della compressione forcella»
«Sulla sospensione posteriore abbiamo utilizzato un potenziometro angolare che misura l’angolo del forcellone e ci permette di ricostruire in modo molto accurato la velocità con cui l’ammortizzatore posteriore si comprime e si estende. Grazie a questi sensori possiamo misurare in modo accurato la dinamica con cui forcella ed ammortizzatore si muovono e quindi possiamo raggiungere la best performance che ci siamo prefissati nelle strategie di controllo»
Qual è il quarto brevetto di aDD?
«Su Caponord 1200 abbiamo anche la possibilità di regolare il precarico molla posteriore tramite un attuatore elettrico. Noi però ci siamo spinti oltre: misurando l’angolo del forcellone grazie al potenziometro angolare, siamo capaci di calcolare l’altezza della moto. Con questo dato il sistema adegua dinamicamente e autonomamente il precarico dell’ammortizzatore posteriore. Abbiamo brevettato questa funzionalità dinamica lasciando al sistema completa autonomia nell'adeguamento del precarico e quindi possiamo dire di essere i primi ad aver introdotto la sospensione attiva al retrotreno»
Puoi sintetizzare gli altri contenuti elettronici di Caponord 1200?
«Potremmo suddividere l’elettronica di Caponord in molteplici aspetti: carattere, grazie al Ride by Wire multimappa, sicurezza in frenata, garantita da un ABS doppio canale e disinseribile, sicurezza in accelerazione garantita dall’aprilia Traction Control disinseribile e regolabile su 3 livelli, performance in accelerazione, grazie al brevetto esclusivo di “slip control” del nostro traction control, comfort e handling grazie all’innovativo ed avanzato sistema di sospensioni semiattive con funzionalità attiva sul posteriore, e per concludere piacere di guida grazie al cruise control»
Come funziona il Cruise Control?
«Il suo funzionamento è molto semplice e intuitivo: basta accenderlo attraverso il pulsante dedicato sul devio luci destro e impostare la velocità; a questo punto si può rilasciare il gas e godersi comodamente il viaggio. Agendo su freni o frizione o pulsante cruise, il sistema si mette in stand-by e attende un’eventuale altra impostazione della velocità»
Affidabilità dei sistemi: come viene garantita?
«Come tutti i sistemi elettronici sviluppati dal Gruppo Piaggio, l’approccio metodologico è basato sul consolidato metodo automotive dell’FMEA. Una metodologia che permette di effettuare l’analisi di tutte le possibili modalità di guasto e l’attitudine del sistema nel mettersi in sicurezza. Per tale motivo per tutti i dispositivi elettronici utilizzati sono stati scelti switch freni e frizione, pulsante cruise e sensori velocità di tipo ridondante. In poche parole ogni informazione safety relevant è “raddoppiata” per aver la conferma in ogni istante sulla sua congruenza e quindi sulla sua validità. Per garantire l’affidabilità dei dispositivi elettronici usiamo il numero più alto possibile di componenti automotive. La grossa differenza sta nel processo produttivo usato per produrre milioni di pezzi (dove l’automotive impone un target di zero difettosità) ben differente da quello dell’elettronica consumer»
Grande attenzione alla sicurezza…
«La sicurezza è fondamentale. I controlli di trazione avanzati come aTC servono a piloti meno esperti per prendere più velocemente confidenza con la moto, ma servono moltissimo anche a piloti più esperti poiché le condizioni dell’asfalto stradale sono imprevedibili. Abbiamo pensato che tre livelli fossero sufficienti per coprire differenti stili di guida e condizioni stradali. A completare il pacchetto sicurezza di Caponord 1200 c’è l’ABS, molto utile sia in caso di asfalti scivolosi sia in caso di frenate decise su asfalti asciutti poiché impedisce il bloccaggio delle ruote. Accoppiare un controllo di trazione a un ABS permette quindi di aiutare il pilota sia in accelerazione che in frenata, dandogli la possibilità di guidare molto più rilassato e sicuro. Con aDD poi miglioriamo l’handling e la stabilità della moto e quindi la sua sicurezza»
addirittura critiche al marketing
Ma ti garantisco che chi pensa a una CN non gli viene mai in mente di farsi una FJR.
Il Marketing...
:-)
@Piega996
Io leggo ciò che le parole vogliono dire, anche tra le righe e se esse sono usate con superficialità, (o scritte velocemente senza badare troppo alle parole (O_o) ) tanto nello scriverle che nel leggerle, spiace ma non è certo un mio problema.
Ho usato parole chiare, per chi vuole leggere e capirle, altrimenti, pazienza, faccio autocritica, me ne faccio colpa e prendo atto di non riuscire ad esplicare ed utilizzare la lingua italiana in modo adeguato, tenterò di migliorarmi nel futuro.
Dov'è che hai letto che io abbia mosso critiche alla CN???? Al Marketing non al prodotto! E sono critiche tangibili tra l'altro.
Pace e strada felice.