Milano. La Iena Matteo Viviani sventa una rapina dopo un giro in moto: ecco cos'è successo [VIDEO]
Matteo Viviani, volto noto del programma televisivo "Le Iene", è un dichiarato e appassionato motociclista e pochi giorni fa ha sventato una rapina poco dopo essersi fermato con la sua moto, in pieno centro a Milano. Appassionato motociclista? Sì, sulla pagina Instagram di Matteo si trovano svariati post e reel insieme alla sua amata compagna di avventure: una Moto Morini Seiemmezzo SCR (clicca qui per il nostro test).
Tornando sulla cronaca: questo weekend, per la precisione domenica pomeriggio intorno alle 18, Viviani stava parcheggiando la sua moto all'incrocio con via Mercanti, Duomo di Milano. La sua attenzione è stata catturata da tre adolescenti che stavano provocando una coppia di passanti intimidendoli: "Perché ci stai guardando male?", domandavano ai due malcapitati che, tentando di evitare problemi, hanno negato e cercato di allontanarsi.
Notando che i tre continuavano a seguire la coppia Matteo, dopo aver messo sul cavalletto la sua Seiemmezzo, si è avvicinato al gruppo proprio nel momento in cui i malintenzionati stavano accerchiando le vittime, chiedendo loro di consegnare portafogli e denaro. Con prontezza di spirito, l'inviato delle Iene ha finto di conoscere il ragazzo della coppia, abbracciandolo calorosamente come se fosse un vecchio amico: "Come stai? È un sacco che non ti vedo!". L'azione ha colto di sorpresa sia i rapinatori che le vittime, ma ha funzionato perfettamente: i tre giovani malintenzionati si sono dileguati rapidamente.
Raccontando l'episodio sul suo profilo Instagram, Viviani ha trasformato questa esperienza in un'occasione per sensibilizzare il pubblico: "Non fate finta di niente", dice, invitando tutti a non voltarsi dall'altra parte di fronte a situazioni simili.
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fabbam, Bologna (BO)A me capitò un episodio simile, ma finito male per il sottoscritto, avevo 17 anni, Piazza Trento Trieste di Ferrara, inverno 1990 ore 21 circa, appena dopo cena. Un gruppo di sette ragazzetti di 15 anni circa, circonda me ed i miei due compagni di classe che riescono a svicolare in un bar, resto solo io. Cercano di convincermi a dargli del denaro e rifiutando di farlo mi lanciano una custodia di una cassetta fatta a pezzi in faccia, appena chiudo gli occhi per proteggermi dai frammenti, mi arriva un pugno sul volto che mi fa barcollare ed inizio a sanguinare copiosamente da un occhio, tanto che alcuni dei sette si spaventano e se ne vanno subito, qualche istante dopo anche i due rimasti si allontanano anche perchè avevo iniziato ad imprecare alle varie divinità con una certa rabbia ed animosità. Sono passati 35 anni, episodio accaduto in una cittadina di provincia dormiente, non esistevano immigrati di nessuna nazione estera ed erano pochi anche quelli di regioni altre italiane. Lo racconto perchè non vorrei saltasse fuori qualche genio...comunque mi è rimasto un "buco" tra le ciglia, in corrispondenza della cicatrice sulla palpebra, ma per fortuna non producono più le cassette audio!
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rho01, Bergamo (BG)pazzesco. davvero una città sicura