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Milano, lo scooter sharing prima di Expo 2015

- Sta prendendo forma il progetto scooter sharing a Milano. La giunta milanese si riunirà il 19 dicembre per dare il via al bando. In lizza Piaggio, Yamaha e altri per un'operazione da oltre mille scooter in condivisione
Milano, lo scooter sharing prima di Expo 2015

Si sta gradatamente delineando il progetto di scooter sharing a Milano. Ve ne avevamo anticipato i contenuti qui e ora da Palazzo Marino si rende noto che si punta a rendere attivo il servizio dal 21 marzo 2015, primo giorno di primavera e in leggero anticipo sull'apertura di Expo per permettere di tarare il sistema in vista del grande flusso di visitatori che l'esposizione porterà con sé.

Dopo la messa a punto del bando per la gara di appalto, è stata fissata la data di venerdì 19 dicembre per il via definitivo all'operazione, con la pubblicazione del bando e delle relative regole di gara nel volgere di pochi giorni. Già prima di Natale insomma.

Sembra confermata l'ipotesi di un'area più estesa – rispetto a quella del car sharing – per il ritiro e il rilascio degli scooter, con l'intento di aumentare l'apporto delle due ruote nell'alleggerire il traffico automobilistico dell'ora di punta. E pure le tariffe non dovrebbero scostarsi troppo dal costo di 25-30 centesimi di euro al minuto (in linea con quello del car sharing).

Il Comune vorrebbe arrivare a poter contare su una flotta di 1.000-1.500 scooter nel giro di pochi anni, con un buona componente di veicoli elettrici o ibridi. Piaggio, con Eni, e Yamaha si sono già detti interessati all'operazione e vorrebbero entrarci con i propri scooter a tre ruote. Fra l'altro la Piaggio è la sola a poter offrire un veicolo ibrido. Anche la spagnola Motit, già attiva a Barcellona con uno scooter sharing elettrico, sarebbe della partita mentre non ci sono le conferme di almeno altre tre aziende che si sarebbero già fatte avanti. Ancora poche settimane e lo sapremo.

L'opzione elettrica per gli scooter, caldeggiata dall'assessore alla Mobilità e all'Ambiente Pierfrancesco Maran, sfrutterebbe la rete di ricarica prevista per il car sharing a trazione elettrica. Quel EQ Sharing mai decollato – fatto da mini car biposto - e che ora il Comune vuole rilanciare potenziando le stazioni di ricarica, aggiungendone una dozzina di nuove alle quindici già esistenti.

Le altre opzioni in condivisione già attive a Milano sono il bike sharing, con quasi 28.000 abbonati e 3.600 biciclette a disposizione in oltre duecento punti cittadini, e il successivo car sharing con centomila iscritti e le ormai quasi duemila vetture disponibili.

  • tama04
    tama04, Gessate (MI)

    adesso le moto vanno bene

    I personaggi che fanno parte di questa giunta o che gravitano intorno a essa hanno sempre osteggiato le moto, all'inizio volevano perfino assoggettarle ad Area-C, per non aprlare dei malumori di tutti quelli che vorrebbero vietarci le preferenziali, i parcheggi in centro e chi più ne ha, più ne metta. Adesso invece hanno capito come guadagnarci sopra e le moto (o gli scooter, in fondo nonostante le credenze cambia poco) vanno bene.
    Il risultato sarà che in giro avremo più cretini su due ruote, così come già succede con il car sharing i cui utenti credono di poter fare tutto e, generalmente, sono persone che un mezzo proprio non lo hanno perché di guidare se ne fregano e si vede da come lo fanno.
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