Mondial e Panhard, un'esclusiva collezione privata
Ogni tanto mi domando dove si possano trovare le moto e le auto d'epoca che alcuni collezionisti conservano gelosamente, cercando di chiuderle in una scatola del tempo, preservandole dall'invecchiamento.
Un giorno, poi, ricevo una mail da Claudio e Giuseppe Sassi, entrambi appartenenti al gruppo di fondatori del Registro Internazionale Mondial e, rispettivamente Vice Presidente e Presidente del Club Italiano Storico Panhard. La mail diceva che, seguendo loro la rubrica Restaurando su Moto.it, avrebbero avuto il piacere di invitarmi a Novara a scoprire le auto e le moto che custodiscono e restaurano amatorialmente.
Claudio mi ha accolto in un capannone, per la maggior parte adibito ad ospitare auto e moto conservate o restaurate, mentre il retro è adibito a rimessa in cui effettuare i lavori di restauro.
Il primo mezzo che mi ha mostrato è stato una Mondial 98 Extra anno 1960 restaurata a nuovo. Claudio, però, non è restauratore di professione, ha un altro mestiere, ha tenuto a precisare, e tutti i lavori che porta a termine, li completa nel tempo libero.
Quando l'ha trovata era messo malaccio, ha raccontato, era conservata all'esterno di una cascina, sotto ad una tettoia. Come potrete ben immaginare, il tempo e gli agenti atmosferici l'avevano logorata. Con pazienza, grazie ad un certosino lavoro di ricerca, sopratutto per il corretto colore del serbatoio e del telaio, è riuscito a farla tornare immacolata. Alcuni dettagli, come gli adesivi e la pompa per gonfiare le gomme, sono stati fatti fare appositamente perché non più reperibili. Questo modello è stato costruito in pochissimi esemplari e solo nel 1960, una vera chicca.
La seconda moto presente nel capannone è una Mondial 125 Champion Lusso del 1958, la moto che è stata prodotta dalla Mondial nel maggior numero di esemplari, con oltre 15.000 unità. Anche questa, ritrovata in condizioni precarie, è stata completamente restaurata. Questa moto dispone della targa originale ed ha ottenuto la Targa Oro ASI.
Ciò che mi ha colpito maggiormente, però sono le auto e, più nello specifico, la Panhard CD del 1963. Per chi non la conoscesse, l'auto in questione è un prototipo realizzato interamente in vetroresina, in Italia, dai cantieri navali ALPA. Le vetture di serie, create in tutto in soli 180 esemplari dal 1963 al 1965, furono realizzate negli stabilimenti francesi dove si produceva anche l'Alpine Renault e L'Isetta Velam.
Questa vettura, ritrovata proprio negli ex cantieri ALPA, dopo 8 anni di restauro è quasi tornata agli antichi splendori, nel suo azzurro metallizzato. Tre curiosità su quest'auto? La carrozzeria pesa solo 95Kg, il peso complessivo è di 800Kg ed il coefficiente aerodinamico è di soli 0,22. Il risultato tra la collaborazione tra Panhard e ALPA, è la vittoria della classifica all'indice nella 24 Ore di Le Mans del 1962.
Accanto alla CD, poi, troviamo una Panhard PL17 L1 (auto rossa con tetto nero), del 1960. È un esemplare conservato, bicolore, mentre l'auto gialla è una Panhard PL17 L1 del 1959, una delle prime PL17 prodotte, italiana da sempre e di proprietà dello stesso Giuseppe Sassi dal 1966.
Una volta finito il giro, Claudio mi ha portato in una cascina fuori Novara, dove tiene alcune Mondial ancora da restaurare e dove stocca i ricambi sia Mondial che Panhard.
Un gioiello che mi ha mostrato, suo ultimo acquisto, è una Mondial 200 Parallelogramma del 1952, conservata in discreto stato. Ciò che rende unica questa moto, è la sua storia. Ha avuto un solo proprietario che l'ha acquistata direttamente dai Fratelli Boselli –i fondatori del Marchio Mondial- a Milano. Questa è la moto stradale più simile alle Mondial da corsa, con il motore realizzato da Alfonso Drusiani.
La moto di cui, invece, vedete solo il telaio riverniciato, è una Mondial 125 Lusso del 1956. Un progetto di restauro che sta prendendo forma.
Prossimamente visiteremo altre collezioni private di alcuni amici che ci aprono i portoni dei loro garage.
Se anche voi doveste avere delle moto o auto d'epoca di cui volete condividere la storia, potete contattarmi privatamente via mail all'indirizzo [email protected]