All’inizio erano poco più di un gioco per bambini cresciuti; i monopattini elettrici, in pochi anni si sono ampiamente diffusi come mezzo di trasporto cittadino, sia nell’ottica di privato utilizzatore, sia in quella di noleggio a breve termine. Soprattutto nelle grandi città non sono poche le aziende che si sono lanciate nel business dello sharing, tanto che non è stato facile né immediato regolamentare la sosta selvaggia su marciapiedi, né tantomeno quello che gli utilizzatori potevano o non potevano fare alla guida di questi oggetti.

In un contesto selvaggio e non regolamentato come questo, non sono stati certo pochi gli incidenti, spesso anche molto gravi, che hanno coinvolto monopattini; una vera e propria escalation di sinistri capace di sollevare non poche polemiche al riguardo. Certamente questo infelice aspetto della questione ha dimostrato da un lato lo scarso buon senso di una gran parte di utilizzatori, troppo spesso inclini a manovre a dir poco azzardate e, dall’altro, che il tessuto urbano, legislativo e regolamentare era, e forse è ancora in parte, impreparato e soprattutto poco reattivo di fronte a questa nuova forma di trasporto.

Fatto è che ora scattano nuove norme: casco, targa e una su tutte l’obbligo di assicurazione. Certamente si tratta di un passo importante verso una maggiore sicurezza e responsabilità nella mobilità urbana. Non abbiamo ancora idea di quali polizze siano al vaglio delle compagnie assicurative, quali coperture e quali costi dovranno sostenere gli utilizzatori, ma di certo questa norma, insieme all’obbligo di targa identificatrice, sembra mettere un po' di ordine in un panorama piuttosto disordinato.

Sicuramente c’è chi teme che queste nuove norme possano limitare il loro utilizzo ed espansione che, per certi versi, è da considerare sostenibile e green, eppure sembra ragionevole pensare che l'obbligo di assicurazione per i monopattini elettrici rappresenta un passo importante verso una maggiore sicurezza e responsabilità nella mobilità urbana.