Nico Cereghini: “Allarme: camion come lame!”
Ciao a tutti! Si può morire decapitati in una città come Milano? Sì, e l’estremismo islamico non c’entra. E’ roba di una settimana fa. Una vicenda vera dalla prima all’ultima parola. Sto percorrendo un viale alberato: marciapiede spartitraffico nel mezzo, auto in sosta sui due lati della mia corsia e carreggiata utile ridotta a tre metri o poco più. Non c’è traffico, guido in relax e faccio in tempo a notare un camion in sosta alla mia destra; è un classico camion dei traslochi, giallo e rosso, il muso ficcato dentro un androne e il resto di traverso sul marciapiede. Quando sono praticamente all’altezza del suo portellone posteriore, terrore! Una lama d’acciaio a un metro e mezzo da terra sporge dalle sagome delle macchine in sosta e occupa gran parte della mia strada. Invisibile finché non ci sei addosso! Inchiodo, poi mi butto a sinistra, lo spazio per passare e fermarmi c’è. Per fortuna vado piano, e in questi casi l’istinto di sopravivenza lavora alla grande.
Due operai sono nel camion, un terzo dentro il portone con il suo carrello a mano. Sapete come succede: dopo la scarica di adrenalina, una volta messa al sicuro la pelle si sente un gran bisogno di liberare la tensione e non si sta lì a curare tanto le parole. Non posso riportare alla lettera le urla che mi sono uscite dal casco, ma vi posso dire che i tre operai, benché molto più grossi di me, non hanno protestato e anzi hanno capito perfettamente la situazione. Il capo squadra, pallido in faccia, si è reso conto di quale disastro avrebbe potuto provocare con la pedana sporgente sulla strada, ha balbettato una spiegazione del tipo “avevo messo un ragazzo sullo spigolo fino a due minuti fa”, ha promesso di rimettercelo subito. Ho aspettato, l’ho visto piazzare l’uomo, me ne sono andato. E adesso ne approfitto per lanciare l’allarme. Troppi camion iper-spigolosi circolano sulle nostre strade senza alcuna misura di protezione. E tutti questi spigoli sono spesso all’altezza del motociclista.
Mi dicono come il codice della strada sia abbastanza preciso al riguardo. Sono prescritte piccole luci sugli angoli delle pedane, o sponde idrauliche che siano; ed è previsto un paraurti a una ben determinata altezza dal suolo sotto i pianali fissi come quelli, ad esempio, dei carri attrezzi usati per la rimozione dei veicoli e per il soccorso stradale. L’intento è quello di impedire che un’auto anche bassa, tamponando un mezzo del genere, si infili di sotto in tutta la sua lunghezza con esiti disastrosi. Ma ai motociclisti, evidentemente, non si è pensato, e i profili affilati come lame sono lì, all’altezza del nostro corpo, pronti ad affettarci giorno dopo giorno. Ammettiamo per un momento che i due camion che ho fotografato siano perfettamente in regola. Può essere, ma allora la regola è insufficiente e non ci basta.
Mi rivolgo a voi per raccogliere tutto il materiale possibile. Ci sono camion anche più pericolosi dei miei. Li avete notati, li avete fotografati, avete avuto notizia di incidenti riferibili a questo tipo di pericolo? Siete magari voi stessi dei lavoratori su questi veicoli e ne sapete più di me? Fatemi sapere. La situazione è gravissima.
E nemmeno sono assicurate (le pedane)
Il rischio è che oltre al danno ci sia anche la beffa!
incidente con un cam. furgone...
Certo mi è andata bene, però continuo a chiedermi come sia possibile che circolino dei mezzi progettati in questo modo, pensando che vanno in città, in mezzo alla gente, pedoni ciclisti o motociclisti che siano!