Nico Cereghini: “L’Eicma come un Gran Premio”
Ciao a tutti! L’EICMA è archiviata, molti di voi erano lì a viverla insieme a Moto.it, in tanti siete passati allo stand per una foto o due chiacchiere. Per un veterano come me, che ha visto i suoi primi “saloni” cinquant’anni fa e da quaranta ci lavora dal primo all’ultimo giorno, tante cose sono cambiate ma c’è un comune denominatore che ogni volta ritrovo: l’adrenalina. Il “Salone”, come continuo a chiamarlo privatamente, è come una corsa, come un Gran Premio, tantissima gente arriva lì con uno scopo comune: riempirsi gli occhi di ciò che più ci piace; e ciascuno di noi si trova magicamente al centro della scena, sulla moto o di fianco alla moto, concentrato sulle immagini che è capace di costruirsi in quel preciso momento. Mi è capitato per la prima volta quando restai senza fiato davanti a un cinquantino presentato nel ’61 –Testi Week End Cross si chiamava, ed era una specie di Harley in miniatura, di un viola anacronistico- e la magia si è ripetuta ogni volta. Li ho visti bene, la settimana scorsa, gli sguardi persi nel vuoto di chi finalmente è salito in sella alle novità, oggi come ieri. Negli occhi i rettilinei e le curve, la mano sul gas, le ginocchia strette al serbatoio, esattamente come il pilota che sta partendo per il suo GP.
Tanta energia circola all’Eicma. Così tanta che anche in momenti di crisi come questi pare di essere già fuori dalle difficoltà, gli esperti si interrogano sui numeri della stagione che verrà e non riescono a orientarsi tra la crudezza delle previsioni razionali e l’ottimismo che questa folla entusiasta scatena in Fiera. Ho già vissuto periodi molto difficili, la passione vincerà anche questa volta.
Cosa mi è rimasto di questa edizione dell’evento milanese? Tante cose. La prima è la inattesa ricomparsa delle supersportive. Inutile far finta di niente: sono quelle le moto capaci di suscitare le più grandi emozioni. Per molti, per quasi tutti, resteranno soltanto un sogno; ma è proprio quel sogno che smuove la passione e ti spinge ad andare, magari in una direzione più praticabile ma andare.
La seconda è un elemento nuovo che viene fuori dai discorsi con voi. Le strade sempre più trascurate. Dal Piemonte alla Campania, dal Trentino alla Puglia, le strade sono sempre più colpite dagli smottamenti e dalle frane, e i gestori, privi di mezzi e anche di volontà, sempre di più si limitano a mettere due cartelli e qualche metro di nastro bianco e rosso. E’ una cosa che tutti lamentate. Ne usciremo mai da questa crisi del territorio?
La terza cosa è infine l’incontro con tanti, troppi motociclisti sulla sedia a rotelle. Giovani e anche meno giovani. Mi fermo con loro e con i loro accompagnatori, qualche volta mi raccontano come è successo l’incidente fatale, quasi sempre per gigantesca sfortuna e leggerezza. Lo ripeto anche qui: almeno il paraschiena, sempre!
hai ragione NICO
NICO, io guido la moto dal 2010....per me è un sogno che si avvera..(patente BS-protesi..ecc..)
da quando guido.. non sono mai uscito senza almeno un jeans tecnico..un giubbotto estivo con protezioni e paraschiana integrato.. e casco con mentoniera.. perchè il JET è una PRESA x IL CULO...
anche in agosto con 38°.....il mio giubbottino dainese traforato ma "corazzato" lo devo avere.. altrimenti mi sento NUDO.. IN PERICOLO..
eppure non vado affatto piano....ANZI...ma cerco sempre di guardare molto + avanti... "predicendo" il pericolo...
appena ho il sentore ...il presentimento di qualcosa davanti a me che non va.. GIU.. il GAS..
mi sono salvato il culo una miliardata di VOLTE.. perchè tra la strada DISTRUTTA e RINCOGLIONIMENTO degli utenti .. ho evitato letteralmente situazioni pericolose..
ho all'ativo 2 scivolate.. leggere e senza conseguenze, per 2 mie mancanze ...ho archiviato e METABOLIZZATO.. facendo tesoro dell'accaduto!!!
la moto è PERICOLOSISSIMA!!! provo terrore a dirlo.. ma ogni volta che giriamo... per una piccola percentuale.. anche piccolissima. RISCHIAMO la vita...!!!! anche se andiamo a prendere un gelato... TUTTO può succedere....ed io all'appuntamneto col PAZZO di turno, mi faccio trovare preparato!!! se devo volare sull'asfalto.. oppure cadere su di un parabbrezza.. meglio farlo col casco CHIUSO. con gomitiere paraschiena e jeans ..e scarpette....
e quando vedo un mio caro amico che andava in vespa al mare a 50kmh in infradito..che ha strisciato x 10m.. e 2 anni di ospedale...eccc.... che capisco cosa significa!
andare in moto è bellissimo.. ma sarei intellettualmente DISONESTO a non ammettere che è ESTREMAMENTE pericoloso... poi ogniuno di noi da valore alla propria vita a suo piacimento
grazie nico!! e mi sono goduto la tua 500esima prova !
casco integrale ben allacciato.. fari accesi anche di giorno(ormai le moto lo hanno di default) e PRUDENZA SEMPRE!!!!!!!!!
Ciao Nico