l'editoriale di Nico

Nico Cereghini: “Siamo forti, basta piangersi addosso!”

- C’è crisi, non facciamo che parlarne: economica, finanziaria e anche politica. Eppure ne verremo fuori a testa alta, perché siamo bravi. Parola di un imprenditore di grande successo | N. Cereghini
Nico Cereghini: “Siamo forti, basta piangersi addosso!”

 
Ciao a tutti! Sentite qua cosa ho sentito dire in televisione: “Tra dieci anni l’Italia sarà il Paese in maggior crescita in Europa”. L’avesse dichiarato uno dei tanti “esperti” che conosciamo, da un mago della finanza o da un politico qualsiasi, la notizia mi sarebbe entrata da un orecchio e uscita immediatamente dall’altro, invece il protagonista è una persona più che affidabile: Oscar Farinetti, fondatore della catena Eataly, dodici filiali in Italia, nove in Giappone, una a New York, a Istambul e a Dubai, una di ottomila metri quadrati in apertura a Chicago. Farinetti che investe nel filone culturale dell’enogastronomia di qualità, inaugurato da Slow Food tanti anni fa; Farinetti che ha fondato la sua impresa nel 2004, ha recuperato aziende in crisi, ha assunto 1.800 collaboratori e continua a crescere.

Dunque ho drizzato le orecchie. E vi riporto il resto. L’Italia è il Paese delle tante eccellenze –ha continuato Farinetti- che vanno dalla cultura al design, dalla creatività alla moda, dall’arte alla bellezza, dai cibi ai paesaggi, dalla montagna al mare. Non esiste al mondo un Paese così ricco e così bello, e naturalmente è lì che dobbiamo investire. Dieci anni, e il futuro è roseo.

La verità è che dobbiamo ricordare chi siamo e di cosa siamo stati capaci. Guardate nel nostro piccolo mondo


Mi ci voleva, una iniezione di ottimismo. E non di quell’ottimismo da pubblicità, ma di quest’altro ben saldo sulle conoscenze e i fatti. La verità è che dobbiamo ricordare chi siamo e di cosa siamo stati capaci. Guardate nel nostro piccolo mondo. Va bene, la Ducati ora è in difficoltà nelle corse più importanti, non si può vincere sempre, però vende molto bene la moto sportiva italiana in tutto il mondo, alla faccia della crisi; e in SBK l’Aprilia guida la classifica mondiale, la MV va sul podio in Supersport, la Ducati stessa è vincente in Superstock. Ce la giochiamo, nonostante le difficoltà. E non ci sono soltanto le moto, perché nell’abbigliamento e nei caschi siamo maestri, Dainese è il leader mondiale degli investimenti nella sicurezza, Givi è il numero Uno dei bauletti sul pianeta, Piaggio ha inventato lo scooter ed è ancora lì a insegnare come si fa. E potrei proseguire per mezza giornata, sicuramente dimenticando grandi nomi. Nessuno è mai riuscito a fondere creatività e produzione, artigianato e impresa, come abbiamo fatto noi italiani. Per rendersene conto basta guardare le fotografie delle Guzzi degli anni Trenta e Quaranta: le più belle moto del mondo.

Dunque, ottimismo. Stiamo toccando il fondo? Ora si tratta di ritrovare l’entusiasmo e di costruire gli strumenti della ripartenza. Arriverà pure qualche politico di spessore. Questa uscita di Farinetti me la tengo stretta: tra dieci anni l’Italia sarà il Paese in maggior crescita in Europa.

  • livio.danieli
    livio.danieli, Staranzano (GO)

    pais tropicao 2 linusdromico

    concordo pienamente con Linus,stà difatto che all epoca se non eri fascista ed iscritto al partito non trovavi lavoro facilmente,Ma comunque ragazzi, vi rendete conto che siamo l unico paese in europa che parla ancora di 90 anni fa ed ivece tutto il resto è proiettato verso un futuro tecnologico e semplicistico?Dove le regole sono regole semplici e chiare,e invece qui si cerca in tutti i modi di rendere difficile il facile attraverso l inutile.Vedete io ho viaggiato in tutti i continenti di questo pianeta,ho lavorato 2 anni in germania 1 anno in Finlandia ho visto tutta l europa,nel 1990 siamo partiti in moto io ed il mio miglior amico con una kavasakigpz 900 e siamo andati fino in scozia attraversando mezza europa civile e già allepoca vi posso dire che noi al loro confronto eravamo già indietro di 15 anni.E adesso?Ve lo dico io èveramente drammatica la situazione,inutile piangerci addosso bisogna guardarsi allo specchio e li troviamo il vero colpevole di tutto questo,i popoli hanno la classe politica che si meritano, cosi e.Io speravo molto al cambiamento
  • linusdromico01
    linusdromico01, scorze (VE)

    @max payne..

    Ho letto con interesse il tuo scritto....su molte cose hai ragione .
    Premetto che non ti rispondo per crititcare il Personaggio o per essere di opposto pensiero politico ...vorrei solo sottolineare che io non mitizzerei uno Statista che ha fatto delle cose importanti a livello sociale...certo (Pure il ponte sella liberta' a Venezia fu' fatto construire da Lui) ...ma ha anche creato 20 anni di dittatura...e ti toccava essere di quelli li altrimenti eri Fuori...fuori da questo mondo.
    La storia ci insegna che qualsiasi dittatura e' sbagliata.
    Uomo inteligente e astuto ...fuino ad n certo punto pero'...quando la sua ambizione e il suo egocentrismo ha superato la sua persona....e' crollato tutto...se parli di sociale non puoi dimenticarti delle leggi raziali del '38....e di aver mandato milioni di uomini con mezzi improbabili a farsi ammazzare! ...per poi alla fine scapapre e nascondersi vestendosi con l'uniforme della vermacht...
    Mah.....sai...e' difficile dare un giudizio alla persona di cui sopra.
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