Omicidio Nada Cella: sequestrato lo scooter dell'indagata. Pronto il test del luminol
Una possibile nuova svolta nell’inchiesta sull’omicidio Nada Cella, la giovane segretaria uccisa brutalmente nel 1996 in uno studio di Chiavari. La segreteria fu aggredita con un colpo contundente e lasciata in un bagno di sangue da un aggressore non identificato.
A causa di inquinamenti sulla scena del delitto non erano ancora emerse le chiare circostanze e i colpevoli del caso.
La scientifica ha però annunciato che effettuerà il test del luminol sul motorino di Annalucia Cecere, l’ex insegnata indagata per omicidio aggravato e sospettata di essere gelosa della vittima.
Il suo scooter era stato sequestrato a Boves, in provincia di Cuneo. La donna sembrerebbe lo avesse portato lì da Chiavari, città in cui avvenne il delitto.
A fare riaprire il caso è stata la criminologa Antonella Pesce Delfino che, insieme all'avvocata Sabrina Franzone, ha esaminato nuovamente gli atti della vecchia indagine scoprendo alcuni particolari sottovalutati.
Nello specifico non era stata ascoltata la testimonianza di una donna che diceva di aver visto andar via in sella al suo mezzo la Cecere. Per gli investigatori, coordinati dal procuratore Francesco Pinto e dal sostituto Gabriella Dotto, sul veicolo potrebbero esserci dunque ancora possibili tracce nel caso in cui l'ex insegnante avesse ucciso Cella.
Tra gli elementi al vaglio anche alcuni bottoni trovati all'epoca in casa dell'indagata uguali a uno trovato sotto il corpo della segretaria.