Parte a Parigi la sperimentazione di Méduse, il "radar antirumore"
Parte la sperimentazione del “radar antirumore” in Francia. Motociclisti (e automobilisti) molesti sono avvisati ed è prevedibile che tra non molto importeremo dai cugini d'oltralpe questa tecnologia capace di misurare in automatico i decibel emessi, verificare se superano una certa soglia, fotografare e multare il mezzo colpevole dell'infrazione.
Il sistema che si chiama Méduse e si presenta come “l'autovelox del rumore”: consiste in un dispositivo che incorpora dei fonometri capaci di capire la fonte del rumore estraendolo da una mappa tridimensionale e quindi di individuare la moto, o l'auto, fuori norma.
Piazzato sui pali dei semafori o della luce, si prefigge l'obiettivo di dare una decisa regolata a quanti utilizzano scarichi aftermarket non omologati o producono rumori oltre la soglia stabilita.
Attualmente in Francia ne è installato solo uno a scopo di sperimentazione, a Saint Forget lungo la D91, una strada vicino Parigi piuttosto frequentata da biker, anche di notte: non eroga multe, né è in grado - almeno per ora - di fotografare il contravventore ma, sopratutto, sembra non riesca ancora a distinguere e separare il livello sonoro prodotto da due motocicli affiancati, rendendo di fatto impossibile capire quale dei due, e se, sia da sanzionare.
L'iniziativa è partita da Bruitparif, l'osservatorio sul rumore che opera nel Paese: da una sua ricerca è emerso che il 44% dei francesi si lamenta del rumore prodotto dai mezzi a motore e che, 9 su 10, sarebbero d'accordo sull'inasprimento dei controlli e della repressione; da qui l'imposizione di una soglia di 80 decibel oltre la quale far scattare la multa, ma con l'incomprensibile deroga alle Harley-Davidson cui sarebbe permesso di schivare la sanzione, fissata in 135 euro, fino ai 97 Db, almeno secondo quanto afferma il magazine transalpino La Nouvelle République.
Resta anche da sottolineare che un dispositivo come Méduse non distinguerebbe tra silenziatori manomessi o regolari, ma solo il livello delle emissioni sonore complessive (risultanti anche dal rumore di rotolamento degli pneumatici, dalla rumosità meccanica, ecc.), quindi per passare inosservati basterebbe stare un po' più attenti col gas di fronte ai fonometri e ridurre comunque la velocità. O passare alle moto elettriche.
Anche in Inghilterra ha annunciato la volontà di introdurre misure simili (tuttavia, al momento non si ha ancora notizia di dispositivi omologhi a Méduse), possiamo certamente dire che i tempi per i fracassoni diventano difficili.
Intanto, il livello in dB(A) riportato sul libretto di circolazione viene misurato in maniera diversa da come potrebbe fare un fonometro su un palo.
Inoltre, il livello da libretto è quello per cui la moto risulta regolarmente omologata (la mia riporta 90 dB(A) a 3750 giri, dunque superiore agli 80), pertanto non vedo come si possa sanzionare.
Fermo restando che considero il problema del rumore un aspetto serio, e condivido al 100% la necessità di tutela.