Dopo Barcellona, anche Saragozza vieta a moto e scooter di parcheggiare sui marciapiedi
Cambiano tutte le città, per rispondere a nuove esigenze e per rilanciare in modo differente la mobilità privata. Milano e Barcellona sono capofila in questa rivoluzione che mette al centro pedoni e ciclisti. Ora anche il Consiglio comunale di Saragozza ha annunciato grandi cambiamenti che riguarderanno soprattutto le moto e gli scooter.
Come anche in Italia, i marciapiedi spagnoli sono spesso ingombri di veicoli a due ruote parcheggiati. In tempo di distanziamento sociale questo non è più accettabile. I pedoni devono poter godere di tutto lo spazio a loro disposizione e quindi biciclette, moto e scooter sono banditi.
Ma non subito. La municipalità ha annunciato infatti una serie di lavori che nelle prossime 15 settimane porteranno i parcheggi dedicati alle due ruote da da 5.120 a 10.200. Una volta terminati scatterà il divieto di parcheggiare sui marciapiedi.
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HurricaneXYZ, Mariano Comense (CO)In Italia il parcheggio sul marciapiede, anche dei motocicli, è già vietato dal Codice della Strada, erano lodevoli talune Amministrazioni, laddove tolleravano determinate deroghe ai fini dell'incentivazione all'uso di veicoli certamente meno inquinanti e più smart come i motocicli, si pensi al caso Milanese della circolazione delle moto nelle corsie riservate. Personalmente credo che si sia superato un segno: combattere l'utilizzo delle due ruote motorizzate è controproducente, anche dal punto di vista della lotta al contagio.
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OsteoRider, Ferrara (FE)A milano il divieto a parcheggiare sul marciapiede diverrebbe solo una scusa per fare cassa, non ci sarebbero mai parcheggi appositi e avrebbe come unica conseguenza l'abbandono della bici o moto che sia per tornare alla vecchia automobile. Speriamo che Sala non legga questo articolo.