Storia. Sergio Ottolina. L’80° di Super-8. Super Auguri!
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Un po’ a Nord di Milano, 23 Novembre (fuso del 26). È ora di ripassare un po’ di storia. Parlo ai ragazzi, primo perché coerentemente hanno poca voglia di studiare, figuriamoci di ripassare, secondo perché questa non la trovano sui social, viene da un altro tempo in cui il telefono serviva solo per parlare e la linea era attaccata al muro.
In quei tempi facemmo un viaggio memorabile di cui, grazie all’ozio della pandemia, trovate traccia qui. Naturalmente in Moto, in Africa, attraverso il Sahara e la Dakar. In Algeria conoscemmo Glauco, Giovanni, Sergio. Sergio Ottolina, il fuoriclasse dell’Atletica, recordman europeo e 2 volte olimpionico, la prima a Tokio per impratichirsi e la seconda in Messico come scusa per passare negli USA e farsi la personale coast to coast con la Laverda che viaggiava sul suo stesso aereo. Un mito, una leggenda vivente, probabilmente sin dalla prima poppata una bella preoccupazione per chi gli stava d'intorno. Ai tempi dell'Algeria lui aveva già archiviato un paio di vite costellate di successi, quella dell’Atletica interrotta da un incidente in Moto, e era nel pieno di un’altra, concessionaria Honda a Milano e ancora viaggi. Avrebbe vissuto 3 anni alle Maldive facendo l’istruttore e l’animatore, e così via una vita dietro l’altra, giornalista, imbonitore, coach, cantiniere, di un’esistenza senza soste scandita dalla naturalezza del prenderla così come viene, ma con forza, spontanea e scanzonata, da burlador. Persone così ce ne sono una per secolo, per mestiere e continente. Noi, invece, ancora ci davamo un tono ragionando su cosa fare da grandi. Il piccolo gruppo contava cinque motociclisti assetati di avventura, intesa semplicemente come puro viaggiare.
Il Viaggio fu bellissimo, ci è rimasto nella mente e nel cuore. A Sergio, Glauco, Giovanni, Piero P e me. Evidentemente è stato qualcosa di importante al momento giusto. Ma, è strano e colpevole, non chiediamo indulgenza, non ci siamo più visti. Per 35 anni! Un anno fa Giovanni ha letto il diario e chiuso il cerchio. Ha mappato e riunito almeno idealmente il gruppo. L’ho rivisto al Salone e da lì è partita la reunion.
Greena, bellissima, evidente figlia di Sergio, ha diretto la sorpresa, e il 26 a mezzogiorno in punto, Sergio completamente all’oscuro, ci siamo presentati tutti, compreso Marzio Ghezzi, star della Moto in Lombardia e che allora avrebbe dovuto essere della partita, assente Glauco diversamente opzionato, e quindi rinviato a giudizio. Graziella la mamma di Giovanni che allora affidò il ragazzo a “Otto”, e Lia l’amica fiorentina. Ci siamo ritrovati a casa sua e abbiamo festeggiato l’80° compleanno di Sergio. Polenta taragna e salsicce, vino e sigaretta, champagne e storie. Progetti. Come sempre e come sempre deve essere!
Uno così non lo sorprendi troppo facilmente, ma quella luce negli occhi di chi ha visto di tutto e di più è brillata ancora una volta.
Buon compleanno grandissimo Sergio, avanti così Super-8!
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carlo.caroni, Albavilla (CO)auguri ad un personaggio di cui ascoltavo,bambino,le imprese podistiche alla radio e che ho sentito,qualche anno fa,raccontarle-compresa la coast-to-coast in Laverda-in una trasmissione radiofonica.