SuperEnduro 22-22. Questo Bolt (Husqvarna) è Affar Serio
Riesa, Germania, 21 Marzo. Primavera. Entra la stagione più bella e va in archivio la pur bella stagione 2021-2022 del SuperEnduro. È l’”ex” indoor, spettacolare serie inventata e gestita da ABC Com, l’ex Promoter anche del Mondiale di Enduro. Stagione a senso unico, seppure mai scontata, e già a metà del doppio appuntamento di Riesa, Germania del Nord, ovvero dopo giornata 1, il Campione del Mondo è incoronato: William “Billy” Joshua Bolt, Husqvarna.
Ora, quest’inglese con i baffetti che sembra uno di noi a spasso per boschi e mulattiere, è invece uno che sta mettendo strada (e sassi, e pietraie, e tutto l’artificiale sopra al naturale in materia di ostacoli) tra sé e i colleghi, gli amici e, soprattutto, gli avversari.
Fino a qualche mese fa, infatti, che si pensasse Estremo, Hard o Super, l’Enduro al… limite era scandito dai colpi alternati di una piccola batteria di Campioni, vecchi e nuovi. Una volta era Jarvis o Blazusiak, un’altra Lettenbichler o Bolt, una terza Walker o Gomez, o Young o Roman. Adesso questo singolare, e assai signorile e sportivo equilibrio, si va pian piano rompendo, di fatto polarizzando i raggi del primato nell’unica figura di Billy Bolt.
Bolt viene ormai da lontano. È stato il primo Ultimate Rider del WESS, il primo Campione del Mondo Hard Enduro ed era il Campione in carica del Mondiale SuperEnduro. Così il 25enne inglese del Rockstar Energy Husqvarna Factory Team, che nel SuperEnduro corre con la FE350, ha aggiunto al suo curriculum la stagione pressoché perfetta: 5 gare su 5, 5 pole su 5, 14 manche vinte sulle 15 disputate.
Agli avversari resta ben poco, ma se non altro l’onore di essere stati battuti da un fuoriclasse in piena e inarrestabile ascesa. Jonny Walker, Beta, è così vice Campione del Mondo, e Colton Haaker, compagno di squadra di Bolt, è terzo alla fine di una stagione in crescendo. Al quarto posto il “dio” che ha reso celebre la Specialità, Taddy Blazusiak. 6 volte Campione del Mondo, il polacco non ha preso parte alla finalissima per un infortunio al polso che lo terrà, adesso, lontano dalle competizioni per un po’, costringendolo con tutta probabilità a saltare la prova inaugurale del Mondiale Hard Enduro in programma in Israele il primo week end di Aprile.
Dopo Lodz, Budapest e Gerusalemme (yes, Jerusalem), ovvero le date di Mondiale polacca, ungherese e israeliana, il Mondiale SuperEnduro ha dunque concluso il suo cammino ritrovato (dopo la lunga pausa-pandemia) nel doppio appuntamento tedesco di Riesa, cittadina del Nord-Est 200 chilometri a Sud di Berlino. Parallelamente, nella stessa occasione è andata in archivio anche la Coppa Europa di SuperEnduro, finalmente dominata da un italiano: il Campione Europeo SuperEnduro è Sonny Goggia, KTM, che mette in fila Addesso e Kaczmarczyk. Fenomenale! Il Mondiale SuperEnduro Junior, invece, è di Dominik Olszowi (Gas Gas), il “discepolo” di Taddy Blazusiak anch’egli dominatore della stagione dall’inizio alla fine.
© Immagini ABC Com – Beta Media - Husqvarna Media