Tourist Trophy 2022: Hickman domina la Superbike. Incidente mortale nei Sidecar [AGGIORNATO]
Non è stata certo una sorpresa la vittoria di Peter Hickman e della sua BMW M1000R nella gara della Superbike, la prima ad aprire le danze della race week sul Mountain. Il pilota del team Gas Monkey Garage dopo aver fatto faville nella settimana di qualifiche, nella corsa disputata sabato ha fatto anche segnare il miglior tempo grazie a una media di 133,461 miglia orarie riuscendo ad accumulare 39,9 secondi di vantaggio su Dean Harrison (DAO Racing Kawasaki) e Michael Dunlop (Hawk Racing), rispettivamente secondo e terzo.
La sesta vittoria al TT firmata da Hickaman ha visto però anche il ritiro i due alfieri del team Milenco by Padgett's Motorocycles Davey Todd e Conor Cummins, oltre a Lee Johnston (Ashcourt Racing); il resto dei piani alti della classifica viene occupato da Ian Hutchinson (Milwaukee BMW Motorrad) e ottimo quinto il Morecambe Missile John McGuinnes (Honda Racing UK), alla sua centesima partenza al TT a oltre cinquant'anni d'età, segue Jamie Coward (KTS Racing/Steadplan). Conferma le sue doti e quanto già fatto vedere in qualifica Glenn Irwin (Honda Racing UK)che ha concluso con un brillante ottavo posto ed è diventato il più veloce esordiente di sempre al TT con una media di 129,849 mph.
Lutto nei sidecar
In un comunicato arrivato in serata, l'organizzazione del TT 2022 da la notizia della morte di uno dei componento dell'equipaggio formato da César Chanal e Oliver Lavorel a causa di un incidente durante la prima gara dei Sidecar verificatosi presso Ago's Leap, a poco meno di un miglio dall'inizio del percorso di gara, durante il giro iniziale della corsa. L'8 giugno viene chiarito che il pilota spirato è Chanal, mentre Lavorel è ricoverato all'Aintree Hospital di Liverpool in condizioni critiche. La gara dei Sidecar era la seconda nel programma del sabato: è seguito dell'incidente è stata sospesa dopo essere stata interrotta dalla bandiera rossa. La scomparsa di Chanal segue tristemente quella di Mark Purslow di pochi giorni fa.
Olivier e César erano entrambi esordienti alle gare del TT dell'Isola di Man e le loro prestazioni avevano fruttato loro il passaggio dal numero di partenza 39 al numero 21, dopo essersi qualificati come la quindicesima coppia più veloce, avendo registrato un'impressionante giro alla media di 108,420 mph: il duo era una coppia con una grande esperienza testimoniata da numerose vittorie e podi nei campionati nazionali francesi di F1 e F2 Sidecar.
(articolo pubblicato il 5 giugno 2022 e aggiornato l'8 giugno 2022)
"Mark Purslow muore alla "Ballagarey". L'ennesima tragica morte al Tourist Trophy e l'ennesima dimostrazione (come se ce ne fosse ancora bisogno) della pericolosità inaccettabile e dell’ insensatezza di questa che più che una gara è una roulette russa. E' molto brutto da dire ...ma "riparte la mattanza" per la felicità di chi la va a vedere! basta morti! e basta ogni volta che qualcuno si schianta contro un muretto leggere stupide frasi ad effetto per esprimere un cordoglio che rasenta l'ipocrisia. Questa "gara" è solo una fabbrica di vedove e orfani, va cancellata."
commento criticato, ...ok!
Ad oggi è morto un altro pilota nei sidecar ...e siamo a due e quanti sono “in lista d’attesa”?
A chi sostiene che “allora andrebbe cancellato tutto il moto sport perché ci sono state vittime anche li” rispondo semplicemente che se avessero corso senza alcuna tutela di sicurezza come accade ancor oggi al T.T. i morti sarebbero stati dieci volte di più. Correre in moto è molto pericoloso si sa, ed è appunto per questo che i circuiti e le piste dove questo sport si svolge si attrezzano affinché risultino per quanto possibile sempre più “sicuri”.
Il T.T. è anacronistico e non sono io a dirlo, lo sostengono fior di campioni che dei rischi che questo sport comporta ne sanno di più di ogni altro. Al T.T. mettono le balle di paglia!!! Che forse andavano bene negli anni sessanta quando i circuiti stradali erano in voga e in tema sicurezza c’era poco e non si poteva fare di meglio, ma poi intelligentemente sono stati abbandonati (purtroppo non del tutto) a favore delle gare in pista dove le vie di fuga, le barriere “morbide”, il ghiaione abbinato all’abbigliamento riducono di molto il rischio di morire.
Infine il T.T. raduna (per fortuna) un ridotto numero di piloti che con sprezzo del pericolo (e della vita) continuano a gareggiare sapendo che una banale scivolata può essere fatale, ma anche (E SOPRATTUTTO!) un numero enorme di appassionati che fanno la fortuna degli organizzatori che hanno fatto del T.T. un business enorme e preziosissimo che certo non si fermerà se qualcuno ci lascerà le penne.
Quanto agli “irriducibili” che ogni volta difendono a spada tratta queste manifestazioni e ipocritamente ogni volta …magari dall’alto del divano con la birretta in mano, si sprecano in esaltate citazioni per celebrare la morte di un pilota con frasi ad effetto, vorrei ricordare che la vita è sacra e va preservata sempre!
Ma si sa …”panem et circenses”!!! vale oggi come nelle arene dell’antica Roma.
Purtroppo non ci siamo evoluti di molto (per fortuna non tutti).