Tourist Trophy 2024

Tourist Trophy 2024, riprendono le prove: Francesco Curinga "Il livello è altissimo"

- Ieri prove cancellate per un indidente stradale sul Mountain, ne abbiamo approfittato per raggiungere Stefano Curinga, in gara con la Paton nella Supertwin, per farci raccontare le sue impressioni
Tourist Trophy 2024, riprendono le prove: Francesco Curinga Il livello è altissimo

Non  c'è pace per le prove di questa edizione del Tourist Trophy, ieri la sessione è stata totalmente cancellata a causa di un incidente stradale occorso nella parte "libera" che va dal rampino di Ramsey e corre per tutta la parte montagnosa: tutto rimandato ad oggi e a domani, con un programma fittissimo che oggi prevede sessioni al mattino e al pomeriggio per poi iniziare con le gare domani 1 giugno (Supersport e Sidecar).

 

Abbiamo raggiunto Francesco Curinga, in gara nella Supertwin con la Paton SR-1 del Team ILR: il pilota italiano è arrivato sull'Isola di Man quest'anno dopo avere vinto lo Junior Manx Grand Prix 2022, sempre con la Paton del Team ILR con la quale ha girato a oltre 115 mph di media nel Manx GP, e dopo una partecipazione al TT 2023 dove l'ottavo posto in gara 2 ha bilanciato un ritiro in gara 1.

"Per adesso ho il sedicesimo tempo", ci racconta Francesco, con qualche problema elettrico lunedì che ha impedito di sfruttare al massimo la moto e il tempo a disposizione. Purtroppo non appena il problema è stato risolto sono arrivate le bandiere giallo/rosse a interrompere le prove. "Sono contento della moto e ho un buon feeling, ma non sono contento del tempo", anche se "quest'annno il circuito non è velocissimo".

"Quest'anno nella nostra categoria non manca proprio nessuno, il livello è altissimo ed entrare nei dieci o nei quindici sarà già un buon risultato", ci dice Francesco ma siamo sicuri che anche nel suo caso si tratti di dichiarazioni prudenziali.

"Mi sarebbe piaciuto fare anche la Supersport, anche per fare dei giri in più che male certamente non fanno", ci risponde Curinga quando gli chiediamo se non sia più proficuo verticalizzare il proprio impegno su più categorie e non rischiare che la partecipazione a una sola classe possa compromettere il lavoro di un anno, "ma questioni - anche economiche - mi hanno fatto preferire la scelta di concentrarmi sulla Supertwin. Accontentiamoci, non ho voluto fare il passo più lungo della gamba".

 

Dave Todd
Dave Todd

Su quanto accade nelle altre categorie, sa chi scrive che Francesco Curinga concordano sulla determinazione di Dunlop, svelata dal cambio repentino da Triumph a Yamaha nella Supersport, sopratutto resta l'exploit di Dave Todd (che in questo momento guida la Superbike e Superstock con rispettivamente 131,821mph e 130,439mph, sulla BMW M1000RR), in un momento di forma davvero strepitoso che potrebbe riportare una Ducati sul podio del TT (la Panigale V2 nella Supersport) "sta facendo tanto circuito e tanto BSB, quest'anno ha fatto un'altro step in avanti". E questa supremazia, almeno fino ad adesso, non deriva certamente dalla volontà di altri piloti di risparmiare i motori in vista delle gare: "a mio avviso non ha senso, il giro che si fa lo si fa lanciato, in qualsiasi categoria", e poi magari "a volte risparmi tanto un motore e rompi come è successo a me al primo giro di gara 1 dell'anno scorso, dove ho rotto a Gooseneck".

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