Tragedia a Verona. Muore a 15 anni in monopattino dopo essere stato travolto da un'auto
Oppeano, Verona - A perdere la vita è un ragazzo di 15 anni a bordo del suo monopattino elettrico. L'incidente è avvenuto sabato 8 aprile nel veronese ed ha coinvolto un'automobile che procedeva nello stesso senso di marcia del ragazzo. Il nome della vittima è Samuele Brognara.
Il ragazzo stava viaggiando in monopattino sulla strada che da Vallese porta a Oppeano quando, per cause in corso di accertamento, è stato travolto da una vettura che procedeva nello stesso senso di marcia. Sulla macchina viaggiava un 23 enne di di Bovolone. Al momento l'automobilista è indagato per omicidio stradale ma, fanno sapere gli inquirenti, si necessita di fare chiarezza sulla dinamica dello scontro e stabilire le eventuali responsabilità. Il 23 enne è stato sottoposto ai test tossicologici risultando negativo a qualsiasi sostanza.
In una intervista rilasciata da "L'Arena" la madre di Samuel ha confessato di avere paura di quel mezzo utilizzato dal figlio, strazianti le sue parole: "Non volevo che Samuele avesse il monopattino elettrico, avevo paura che prima o poi gli sarebbe successo qualcosa di brutto. Anche sabato mattina, prima di andare a lavorare, mi ero raccomandata con lui che non lo usasse. Mi diceva che lo usava solo per andare dagli amici a Palù e non a Oppeano, ma sapevo che non era vero"
Dopo l'incidente avvenuto sabato, il quindicenne è stata la 27esima vittima a bordo di monopattini dal momento della loro introduzione sulle strade. La redazione si stringe intorno alla famiglia di Samuel.
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Ciacas, Roma (RM)A me sembra follia collettiva! È stato investito da un auto, non dal monopattino!! Chiudiamoci tutti in casa: moto, bici, monopattini, pedoni, ecc lasciamo circolare solo le auto!! Non capisco perché ogni volta che un automobilista uccide qualcuno, il malcapitato se l’è andata a cercare!!!
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Lone Boxer, Zola Predosa (BO)Del tutto inutile che la madre pianga adesso, se aveva così paura che il figlio circolasse in monopattino bastava che non glielo comprasse oppure gli insegnasse a usarlo in modo responsabile