Triumph Bonneville #43 Ruby: una scrambler dai toni pacati
La Triumph Bonneville è notoriamente una moto particolarmente iconica, presentata la prima volta nel 1959, e prende il proprio nome dal leggendario Salt Flats, il lago salato di Bonneville, negli Stati Uniti.
La Bonneville fu costruita in quattro grandi generazioni: dal 1959 al 1983, dal 1985 al 1988, dal 2001 al 2016 e dal 2017 ai giorni nostri. Ogni Bonneville ha condiviso lo stesso layout del propulsore, mentre, pur rimanendo sempre fedele a se stessa, il "contorno" è stato constantemente aggiornato.
La T100 è una delle best seller della gamma del marchio britannico e, sebbene quella di questo articolo sia del 2008, rimane ancora una moto estremamente godibile e raffinata, rimanendo una delle più adatte alla customizzazione.
La Bonneville che vi presentiamo è stata costruita da Tamarit Motorcycles per un cliente catalano di nome Javier, che per lavoro viaggia in luoghi lontani come New York, Hong Kong e innumerevoli altri, ma tornando ogni anno in Catalogna per trascorrere l’estate, nonostante possegga tante altre moto ne avrebbe voluta una da usare per spostarsi da una spiaggia e l’altra.
Il progetto è nato durante un pranzo, e si decise di cromare telaio, foderi forcella e forcellone, come prima cosa. La sella originale è stata poi sostituita con una nuova biposto che poggia su di un nuovo telaietto posteriore appositamente realizzato
I carter laterali del motore sono stati cromati, i fianchetti laterali sono stati scavati per lasciare in vista il filtro dell’aria conico, ed è stato adottato un nuovo parafango posteriore avvolgente dotato di un portatarga su misura, e all’anteriore è stato installato un nuovo faro.
A completare il tutto ci pensano due scarichi aperti – probabilmente il sound è da arresto immediato - e una coppia di molle Pantera sulla forcella per un tocco inconfondibilmente retrò.
Il risultato finale garantisce a questa moto di essere comoda per due persone e perfetta per fare la spola tra le splendide spiagge spagnole.
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Fabio Ricci1, Gambassi Terme (FI)Che dire...bellissima ,da prendere se si può e tenerla per sempre