Un'altra pista in Spagna: è quasi pronto il Circuito di Siviglia!
Come riporta Todocircuito è tutto pronto per l'inaugurazione del nuovo Circuito di Siviglia. L'inaugurazione della pista nella capitale andalusa è in programma a settembre.
Come riporta il media spagnolo si tratta di "uno dei progetti più ambiziosi nel campo delle competizioni automobilistiche in Spagna".
La pista è a 20 chilometri dalla città e a 5 minuti in auto dall'aeroporto. Con 4.230 metri sarà la terza più grande del paese, dopo le piste di Aragon (5.077) e Catalogna (4.675). I lavori sono iniziati a giugno 2023 e ora sono in fase di conclusione.
La pista ha un rettilineo di 822 metri e in totale ci sono 16 curve: dieci a destra e sei a sinistra. La larghezza della striscia di asfalto va da 10 a 12 metri.
È presente un paddock di 30.000 metri quadrati, mentre i box hanno 35 garage di 100 metri quadrati ciascuno. C'è un ristorante di 340 mq e una sala stampa di 240 mq.
(foto Todocircuito)
Io ho smesso con la pista proprio perché i prezzi non erano più da famiglia...calcolando tutti i costi ogni uscita si tramutava in 1000 euro che si volatilizzavano sul conto escludendo l'eventuale caduta.
La Spagna sta attuando una politica diametralmente opposta...grandi numeri da dove attingere e sponsor che non pensano solo alla sanguisuga del mondo del calcio dove finiscono il 90% dei soldi degli sponsor. In Italia se si tratta di fare un campo di calcio lo puoi fare in giardino...
Per poi vedere le figure meschine che facciamo sui campi di calcio internazionali.
La fortuna del motosport Italiano è quella di avere grandi appassionati con un po di grana in tasca.
Ma quanto potrà andare avanti una cosa del genere?
In Italia abbiamo circuiti bellissimi che spesso rimangono intulizzati per lunghissimi periodi, per mille scuse, mentre all' estero ne aprono di nuovo, pronti ,via.
E scommetto, aggiungerei, che sono molto più usati e frequentati , di conseguenza, di quelli italiani.
Primo, per i costi, che anche se non ho dati alla mano, scommetto che sono molto inferiori al dissanguamento programmato che un povero amatore deve sostenere se vuole mettere due ruote(o peggio, 4) in pista, in Italia.
Costi, che se le date di utilizzo circuito, fossero molto più numerose, scommetto di nuovo che sarebbero spalmabili in un arco di tempo più lungo, da parte dell' autodromo, col risultato di fare pagare meno, all'utilizzatore finale, la giornata in pista.
Ho smesso da un po' con la pista, ma sento il mio amico ed ex collega in pista, i costi attuali, specie in certi autodromi blasonati, siamo arrivati veramente alla presa per i fondelli.
400 euro per 5turni da 20 minuti?
Ma siamo a posto col cervello?
Poi dici che le moto in pista sono in calo, che gli appassionati diminuiscono....
A parte l'assurdo aumento del costo di tutto il resto(pneumatici, benzina ecc), come.si pensa di sostenere questo sport se rapini tutte le volte, il " cliente"?
Sento di prezzi negli autodromi europei e siamo ben lontani, dico ben lontani da queste cifre.
Ho amici che sono stati in vacanza in Australia, a Philip Island con la cifra su menzionata ,PER UN GIORNO INTERO IN PISTA , ti danno anche una supersportiva 600 a noleggio , con casco, tuta ecc compresi.
Ma dove pensiamo di andare, come paese, se non si abbassano i costi di tutto, dato che non si vogliono alzare gli stipendi? (Discorso ovviamente generale ,non solo rivolto a questo ambito)
Poi assistiamo al ridicolo teatrino degli abitanti nei pressi dell' autodromo, che lamentano rumore, gli ambientalisti che vogliono poco rumore per i poveri animali selvatici??
Ma chi autorizza questi pagliacci a raccontare balle una peggio dell' altra? Ma soprattutto le autorità ad ascoltarli?
(Questo vale per molti altri discorsi molto più importanti).
Finché non ci scrolleremo di dosso questa mentalità MEDIEVALE, o peggio, da Neanderthal, come paese siamo alla frutta.
Queste sono piccole cose ,ma indice preoccupante della situazione sociale italica....