Un motore V2, molto KTM, registrato da Qianjiang. Per Benelli?
L'ingresso nelle motorizzazioni di alta cilindrata e plurifrazionate da parte dei costruttori cinesi è ormai un dato di fatto.
Se per il momento sono pochi i motori sopra al litro di cilindrata che spingono moto cinesi in produzione, è il caso ad esempio della CFMoto 1250 TR-G o della Benelli 1200GT peraltro motori a due e tre cilindri con derivati strettamente da progetti KTM e Benelli all'epoca della gestione italiana, non mancano gli esempi di brevetti e concept di motori già presentati.
L'ultimo in ordine di tempo arriva da Qianjiang, la società che controlla i marchi Benelli e QJMotor e che a sua volta è controllata dal colosso cinese Geely (Volvo, Smart, Lotus...).
Qianjiang ha registrato i disegni di brevetto di un nuovo propulsore bicilindrico raffreddato a liquido, con distribuzione bialbero e quattro valvole per cilindro destinato a moto di fascia alta.
Guardando rapidamente i disegni 3D, la registrazione riguarda la parte esterna, estetica per così dire, si nota una spiccata somiglianza con il V-twin KTM.
Ancora di più se si scopre che i cilindri hanno V di 75°, che la cilindrata è molto probabilmente 1.301 cc e che l'alesaggio misura 108 mm. Qualche indicazione arriva dalla sigla del motore che è QJ2V108MYL, dove le prime due lettere indicano il costruttore (Qianjiang), “2V” sta per numero e schema dei cilindri, 108 si riferisce alla misura dell'alesaggio. La V di 75° si ricava facilmente dai disegni, che rivelano una straordinaria somiglianza con il layout del 1.301 cc LC8 di KTM.
Ufficialmente non si sa se Qianjiang ha stretto un'intesa tecnica con KTM, l'azienda austriaca ha peraltro una importante partnership industriale con la CFMoto.
Da parte sua Qianjiang ha in atto una collaborazione con Harley-Davidson (l'ultima notizia riguarda una custom 500 realizzata in Cina per la Casa americana) e un'altra con MV Agusta. Per il marchio italiano Qianjiang si occuperà della costruzione della Lucky Explorer 5.5 presentata all'ultima EICMA ed MV dovrebbe – stando almeno alle dichiarazioni di due anni fa – fornire un motore mille a quattro cilindri in linea.
Benelli, in una conferenza stampa di fine 2020, annunciò i piani futuri basati su una completa gamma di motori: monocilindrici da 250 a 530 cc, bicilindrici in linea da 400 a 700 cc (fotografie di modelli già depositati sono circolate poco tempo fa), e poi tre cilindri da 900 a 1.200 cc e quattro cilindri in linea di 650 e 1.000 cc.
Poco tempo fa sono stati depositati i disegni di un due cilindri in linea di 799 cc con loghi Benelli e struttura del tutto simile al KTM LC8c; di questo V2 non c'erano tracce in precedenza ma potrebbe ampliare appunto l'offerta di future moto, probabilmente a marchio Benelli pensando alle cilindrata medio alte.
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sibirsk, Cesenatico (FC)Presentano un motore identico all'LC8 e KTM non dice niente? Ci sarà sicuramente qualche accordo. Altrimenti mi aspetterei annunci di cause legali, come minimo. Comunque concordo con i commentatori sotto: per inseguire il profitto ci stiamo rovinando con le nostre mani.
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DocAlchemist, Milano (MI)Trovo di straordinaria signorilità la dizione "straordinaria somiglianza". Io la penso così, ci stimao rovinando con le nostre stesse mani: qui libertà per loro come per noi, li ostinato ostruzionismo alla competizione libera, obbligo di aprtecipazione maggioritaria dei locali. E la prorpietà delle case automobilistiche, quindi di quelle motociclistiche loro emanazione, è nella maggior parte dei casi dell'esercito cinese. Hannibal ad portas! E noi non capiamo che ci vogliono strangolare l'industria, renderci dipendenti dalla loro produzione. Vedi con i cellulari come stà finendo...