Adventure Ducati, la Desert X di Walt Siegl Motorcycles
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In questi giorni ha ripreso a circolare la notizia di questa Ducati on-off realizzata dallo specialista Walt Siegl.
La moto in realtà non è nuova perché risale al 2017 e ve l'avevamo già mostrata all'epoca, ma è ritornata d'attualità dopo che Ducati ha presentato alla scorsa edizione di EICMA il concept Scrambler Desert X: una adventure che richiama fortemente alla memoria le famose Cagiva Lucky Explorer.
Cioè quelle che corsero la Dakar e che certamente hanno ispirato anche Walt Siegl. Che propone ancora la sua Adventure per chi volesse una special molto ben fatta, utilizzando anche la propria Ducati per cominciare.
All'epoca delle prime Paris-Dakar, Cagiva e Ducati avevano gli stessi proprietari (i fratelli Castiglioni) e le Cagiva da gara, così come le Elefant di serie, erano motorizzate con il bicilindrico a L di Ducati.
Il concept Ducati di EICMA è stato realizzato dal centro stile Ducati, utilizzando come base tecnica la Scrambler 1100. Anche se ufficialmente si tratta di un concept, non ci stupiremmo nel veder arrivare questa moto in produzione. Come è accaduto, ad esempio, a suo tempo per la prima Hypermotard.
Ma ritormiano alla Adventure di Walt Siegl, Siamo abituati a vedere solitamente le sue moto special in salsa cafe racer, ma stavolta la WSL Avventura, nomen omen (la versione iniziale aveva il nome in italiano), è una moto quasi estrema fatta per i rally: disciplina da cui prende ispirazione in uno stile a cavallo tra gli Anni 80 e 90.
Partendo dal dettaglio più succoso e inconsueto, il motore è il noto Ducati 1100 raffreddato ad aria, potente ed affidabile. Sempre Ducati è il telaio in acciao, derivato da quello di una Hypermotard 1100, ma irrobustito, mentre il forcellone bibraccio in alluminio è stato costruito appositamente per questa moto, così come l'estesa protezione paramotore.
Al reparto sospensioni troviamo una forcella a steli rovesciati a lunga escursione marchiata Showa, totalmente regolabile, così come regolabile è il mono ammortizzatore Ohlins. Le ruote sono a raggi, con il cerchio anteriore da 21 pollici, mentre il posteriore è da 17 pollici.
Visto che la capienza del serbatoio è spesso un problema per le maxi enduro, Siegl ha deciso di dotare L’Adventure di due serbatoi - il secondo è sotto la sella -, per una capienza complessiva di 30 litri.
Il design riesce ad unire un look vintage a soluzioni tecniche nuove: le sovrastrutture sono realizzate in Kevlar, garantendo così alla moto un peso di soli 156 Kg a secco e, sebbene possa sembrare old style, il doppio faro tondo è composto da due unità a LED che sono marchiate Hella.
Dietro al cupolino in plexiglas fumè, è montata una unità di navigazione di generose dimensioni.
La Adventure può essere realizzata mono o biposto, con ruota anteriore anche da 19 pollici e con variazioni in tema di sospensioni, freni, alcuni materiali e nella colorazione. Il prezzo può quindi variare molto.
Walt Siegl è nato in Austria ma è cresciuto in Germania. A diciotto anni ha disputato la sua prima gara in moto e l'anno dopo ha abbandonato la scuola d'arte per entrare in una squadra corse.
Poi in Francia ha lavorato in un cantiere ferroviario, e mentre si spostava in Germania, Austria e Italia ha fatto il saldatore e l'attrezzista.
Nel 1985 si è trasferito a New York per promuovere l'arte contemporanea e la cultura austriaca. E vivendo lì, con un buon bagaglio di esperienze in diversi campi, ha costruito la sua prima moto nei ritagli di tempo libero.
Dal 2007 vive con la famiglia nel New Hampshire, in un vecchio mulino ristrutturato, dove ha iniziato a realizzare le sue creature firmate “WSM”, per le quali utilizza soprattutto motori Harley e Ducati.
Se la prima scelta ha motivazioni scontate, la seconda è spinta dal fatto che Walt è prima di tutto super appassionato di v-twin con le quali va a girare regolarmente in pista.
(articolo originale del 29 dicembre 2017, aggiornato il 26 giugno 2020)
cmq per chi puo' bella!!
Ma l’idea, a cominciare dalla scelta del telaio e del disco anteriore singolo, è buona.
Speriamo che Ducati la prenda in seria considerazione, perché anche il motore è quello giusto per fare sfracelli nelle vendite con quel tipo di moto