Walt Siegl Bedeveled: special da pista con motore "carter quadri" Ducati 900 SS
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Abbiamo parlato più volte di Walt Siegl e delle sue moto, creazioni uniche che spaziano da modelli pensati per i raid sulle dune, con "L'Avventura", fino ad arrivare a moto da endurance, come la "Bol d’Or"e la "WSM SBK", basata su una Ducati 1098 R.
Le sue special non sono realizzate con parti riciclate o trovate da qualche parte online, bensì, nella maggior parte dei casi, sono realizzate da zero, compresi serbatoi, telai e forcelloni. Dalla sua officina del New Hampshire sono state sfornate delle Ducati fantastiche e questa che vi presentiamo in questo articolo, la Bedeveled, non è da meno.
Visto che molte delle moto prodotte da Siegl sono poi utilizzate in pista – lui stesso non si risparmia tra i cordoli – le soluzioni adottate sulle proprie moto non tengono solo conto di fattori estetici ma anche e soprattutto tecnici, volti a massimizzare l’esperienza di guida.
Nello specifico, la moto di questo articolo è stata realizzata per Bobby Haas, fondatore del famoso Haas Moto Museum di Dallas, in Texas. Haas non si è solo limitato a commissionare i lavori bensì, essendo lui un grande esperto e conoscitore del mondo delle due ruote, è stato parte integrante del progetto, studiando insieme a Siegl le migliori soluzioni per la propria moto.
Il progetto, come molte delle moto realizzate dall’americano, gira attorno al bicilindrico Ducati che, questa volta, è stato mutuato da una Ducati 900 SS del 1980, denominato “carter quadri”. Proprio la forma dei carter così squadrati, negli anni, ha fatto storcere il naso ai più, abituati alla forma più tondeggiante dei modelli precedenti, ma il disegno di questi non fu una scelta a caso, arrivando direttamente dalla matita di Giorgetto Giugiaro, colui il quale venne decretato vincitore del titolo di Car Designer of the Century nel 1999 da una giuria di 132 giornalisti automobilistici provenienti da 33 paesi diversi.
D’altronde in quegli anni le linee sinuose sia delle auto che delle moto venivano rimpiazzate da linee più tese, con spigoli vivi, quindi era una cosa del tutto normale e che faceva parte del processo di sviluppo del design internazionale.
Come da buona tradizione, il motore SuperSport 864cc del 1980 è stato preparato da Bruce Meyers, uomo di fiducia di Walt, facendo una rettifica delle testate, aggiungendo nuovi pistoni, valvole maggiorate, camme da corsa ed è stata aggiunta l’accensione elettronica.
I carburatori di serie sono stati sostituiti con una coppia di Dell’Orto da 40 mm, con filtro a tromboncino, mentre lo scarico in acciaio è stato fatto su misura. Grazie a questi lavori, la potenza del motore è salita a 90 CV di potenza.
Come scrivevamo poco fa, anche i telai sono spesso realizzati da Siegl e così, per questa moto, si è optato per l’utilizzo di un nuovo telaio a traliccio su misura in cromo-molibdeno che utilizza il motore come elemento stressato, così da risparmiare sul peso.
Sempre nell’ottica del contenimento dei pesi, la carrozzeria, che è stata disegnata da Siegl, è stata realizzata in fibra di carbonio e poi verniciata con una tonalità flake realizzata da Peach Pit Racing e che vuole ricordare quella della moto utilizzata da Paul Smart a Imola.
La scelta dei cerchi è ricaduta su quelli in alluminio della MV Agusta Brutale che, pur essendo moderni, non stonano affatto all’interno delle linee vintage, mentre le sospensioni sono state prelevate da una Ducati Scrambler e successivamente adattate all’utilizzo. Il forcellone, realizzato ex novo è più corto dell’originale e, assieme ad una inclinazione inferiore del cannotto di sterzo, consente a questa creazione di essere incredibilmente agile tra le curve.
Adesso la moto trova spazio all’interno dello splendido museo Haas ma non è detto che qualche fortunato possa trovarla tra i cordoli!
Scusate ma sarei proprio curioso di vederlo girare in pista in qualche competizione !!!!