Yamaha YZF-R7: ecco il kit GYTR
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La Yamaha YZF-R7, da poco oggetto di lancio stampa (trovate qui la prova del nostro Francesco Paolillo) e attesa a breve nelle concessionarie, è stata pensata come sportiva stradale ma anche per l'uso in pista. Uso amatoriale, certo, per colmare quel gap "formativo" lasciato dalla lenta agonia della classe 600 quadricilindrica, ma anche impiego agonistico, con quelle classi come la Superlight britannica (finora dominata da moto su base Kawasaki 650) o la Twins Cup del campionato MotoAmerica (dove però, a dire il vero, l'Aprilia RS 660 ha fatto piazza pulita...)
Pur con un pacchetto evidentemente derivato dalla MT-07, la YZF-R7 è comunque caratterizzata da un telaio più rigido, sospensioni evidentemente più raffinate e un propulsore leggermente rivisto, sia per adattarlo all'impiego sportivo, sia probabilmente per renderlo più "reattivo" a una preparazione racing.
Il tassello mancante ce lo mette Yamaha stessa attraverso un kit GYTR (Genuine Yamaha Technology Racing) che aggiorna il comparto sospensioni, con monoammortizzatore e cartucce forcella Öhlins, scarico completo Akrapovic, naturalmente centralina dedicata con cablaggio racing (che elimina la chiave di contatto sostituendola con un pulsante) e carenatura ovviamente priva di tutte le aperture per fari e lampeggiatori (che apparentemente chiude anche la presa d'aria centrale) semimanubri sotto la piastra forcella, pedane fisse, protezioni freno e carter motore.
Il prezzo del kit completo (o magari di un'eventuale versione pronto pista, sulla falsariga dell'operazione compiuta con la YZF-R6 Race) non è stato ancora dichiarato, ma potete trovare tutti i singoli pezzi attraverso lo shop Yamaha.
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Feiber, Acqui Terme (AL)Sarei curioso di sapere il costo dello scarico completo e il guadagno in termini di prestazioni.
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Original_cigi, Verona (VR)Tutto inutilmente molto bello per una moto così. Unica cosa la "bocca" sul muso anteriore l'avrei lasciata aperta.