BMW G310GS: il test della GS dei record
La G310GS nasce già con un primato: è la più piccola Gelande Strasse (sta per sterrato, strada) mai costruita da BMW Motorrad. La nuova monocilindrica nasce per il mercato globale, con una particolare attenzione per l'Asia e il Sud America, ma è ambiziosa anche in Europa. Qui punta a conquistare i giovani motociclisti con prestazioni e costi umani, si rivolge alle ragazze grazie alla leggerezza, ma potrebbe anche essere la moto del ritorno o una valida alternativa allo scooter per chi ha superato da un pezzo i trenta.
E' infatti una moto solida, parca nei consumi (prossimi ai 30 km/l) e accessibile grazie al prezzo di 6.000 euro (comprensivo come da tradizione BMW del primo tagliando).
La GS 310 è interamente progettata dalla Casa tedesca a Monaco in stretta collaborazione con importanti partner europei e giapponesi. Il propulsore è ovviamente frutto del lavoro degli ingegneri tedeschi, mentre i freni sono BYBRE (brand che fa capo all'italiana Brembo), l'ABS è fornito da Continental, le sospensioni arrivano dalla giapponese Kayaba e le gomme sono Metzeler Tourance espressamente dedicate alla G310GS. L'assemblaggio della moto avviene invece in India, presso il costruttore TVS (terza industria motociclistica del Paese con una produzione annua di 2.500.000 mezzi), scelto per gli standard di qualità vicini a quelli nipponici.
Motore girato di 180° a ABS a due canali disinseribile
La BMW G310GS non è per nulla una moto banale. Ha un design chiaramente ispirato alle GS più grandi; lo si vede nel becco, nella forma del serbatoio e nella struttura del codino. Il motore è un monocilindrico di 313 cc girato di 180° rispetto alla maggior parte dei propulsori di questo tipo. Soltanto le Yamaha racing da enduro e motocross mostrano lo stesso schema, che prevede l'aspirazione frontale e lo scarico posteriore. In questo modo il filtro dell'aria si trova in alto, in una zona più pulita, mentre il collettore di scarico non deve girare attorno al motore. Il piccolo bialbero eroga ben 34 cv a 9.500 giri, con una coppia massima di 28 Nm a 7.500 giri. Il cambio dispone di sei marce e la frizione ha il comando a cavo. La velocità massima è di 143 km/h, mentre il consumo medio dichiarato indica in 3,33 i litri necessari per coprire 100 km.
Il telaio è un traliccio in acciaio, mentre il forcellone è in alluminio. Le sospensioni sfruttano una forcella Kayaba da 41 mm e un mono (non regolabili) con un'escursione utile di 180 mm. I freni hanno dischi da 300 mm davanti e 240 dietro e l'ABS può essere disinserito. I cerchi a razze ospitano pneumatici 110/80-19 e 150/70-17 di tipo tubeless. Il peso con i 13 litri di benzina è pari a 169,5 kg e la sella dista solo 835 mm da terra (ci sono optional anche le versioni da 820 oppure 850 mm).
La nostra prova su strada (con un po' di fuori). Dalla Catalogna fino ad Andorra
Alla nuova arrivata abbiamo dedicato un servizio speciale, più lungo del solito. Siamo stati in sella alla GS per due giorni di test, che ci hanno condotto dalla splendida Barcellona su su fino ai Pirenei. Abbiamo infatti viaggiato in lungo e in largo sulle strade della Catalogna, visitando lo spendido complesso montano del Montserrat. Ci siamo poi diretti nel Principato di Andorra, sui Pirenei, a oltre 2.000 metri. La località è apprezzata per i panorami, le piste da sci e - soprattutto - la bassa tassazione fiscale che ne fa un porto franco assai apprezzato dai turisti.
La BMW G310GS sfoggia una buona qualità complessiva. Il ponte di comando e le finiture delle plastiche e delle parti in metallo (telaio, motore, sospensioni) non prestano il fianco alle critiche. Visto il prezzo, ci siamo. Sono migliorabili invece le leve al manubrio, perché prive di regolazione della distanza. E anche i comandi a pedale sono piuttosto grossolani. La Gssina è ospitale sia con i piloti alti che con quelli più piccoli, grazie alla sella bassa e stretta. Soltanto gli spilungoni lamenteranno la posizione di guida un po' infossata, che non lascia molto spazio longitudinalmente. Il passeggero ha una bella sella con pedane basse e un maniglione enorme. Resta da verificare il calore prodotto in estate dallo scarico, che ci pare un po' troppo vicino al tallone destro del secondo. Tra gli optional troviamo il bauletto, mentre è ancora allo studio la possibilità di montare le borse laterali.
La GS310 stupisce con una grande agilità in città, a cui corrisponde però un'ottima stabilità anche alle alte velocità (considerate sempre che stiamo parlando di piccole cilindrate). I 120 km/h si possono tenere senza problemi, ci sono poche vibrazioni e il motore non appare in affanno. La protezione dall'aria è invece migliorabile, perché il parabrezza è molto basso.
Nel misto si apprezza la qualità della ciclistica, che trova un alleato nel piccolo motore monocilindrico. E' stato la vera sorpresa del nostro test: regolare in basso, con un bel rumore di scarico e persino sportivo agli alti regimi. Fino a 6.000 giri è fluido e gentile, da qui in poi inizia ad allungare (e urlare) senza affanno. Si presta alla bella guida nel misto. Qui si apprezzano anche i freni, molto modulabili e per nulla aggressivi; le sospensioni mostrano invece un'apprezzabile scorrevolezza, ma non bisogna esagerare con le pinzate, altrimenti il beccheggio rovina la fluidità degli ingressi in curva.
I consumi, tirando il motore, sono rimasti comunque molto positivi e ci hanno permesso di coprire quasi 27 km/l. Con un po' di sale in zucca, i 30 con un litro dovrebbero essere alla portata.
La piccola GS va anche in fuoristrada, a patto di non esagerare. La luce da terra non è molta e la posizione di guida in piedi lascia il manubrio un po' troppo basso. Meglio limitarsi agli sterrati o poco più.
I suoi orizzonti potrebbero però andar ben oltre la città e i giri fuori porta. La BMW G310GS si è dimostrata infatti una moto solida, ben fatta e con un ottimo mix di prestazioni divertenti e consumi bassi: proprio quello che cercano tanti viaggiatori stufi di pesi e dotazioni elettroniche extra large.
Maggiori info
Luogo: da Barcellona a Andorra
Meteo: da 4 a 27°
Strade: dalla città alla montagna
Tester: Andrea Perfetti (185 cm, 86 kg)
Foto di Felix Romero
Abbiamo usato
Casco Xlite X502
Giacca Rev'it! Sand 3
Pantaloni Rev'it! Sand 3
Guanti Rev'it! Sand 3
Stivali Rev'it!
-
WILLIAM_D, Bologna (BO)Ciao, non è mia abitudine fare commenti, ma questa volta, mi sento di partecipare, premesso che non sono un motociclista provetto, nel passato ho usato in lungo e in largo la mia cara e ormai abbandonata da anni Honda XL200R,con grande divertimento, piccola si ma generosa e veramente parca nei consumi, era un mulo, per lavoro ho usato Ducati Desmo 600 e Ducati Indiana 650,vivendo e subendo pregi e difetti di questi cavalli scalpitanti; ora ormai nella terza età cercavo qualcosa più moderno della Honda, ma in linea come facilità e affidabilità, così bighellonando tra un concessionario e l'altro mi sono imbattuto, perchè sempre scartato a priori, in un concessionario BMW a cui ho chiesto se avevano una moto di piccola cilindrata facile e versatile magari usata, me l'ha presentata e offerto un test drive... amore dal secondo metro, si perchè il primo è stato molto complicato... il mono biricchino e nervoso, partiva solo se lo facevo scalpitare, tre volte mi si è spenta con tre begli schiaffoni al mio orgoglio motociclistico. Ma dopo nel traffico urbano come nelle strade libere della campagna con curve di ogni genere e strade con asfalto decisamente irregolare ho apprezzato la sua morbidezza nello scorrere sull'asfalto, affondava un po' in frenata, dopo 70km e una ora e mezza di drive ininterrotto l'ho riconsegnata e quando sono sceso, io che non guidavo una moto da un anno, non avevo alcuna evidenza fisica, polsi, schiena, soprasella, perfetti come se fossi stato in auto. Ora dopo un anno e mezzo di giretti (covid permettendo) posso dire che è affidabile, facile, consumi minori di quelli dichiarati, sulle mulattiere mi sono divertito molto, nelle "pieghe" tra Emilia e Toscana mi sono proprio divertito, ma sopratutto, ci sto in sella 4-5 ore e senza fatica. ritagliata su misura io alto 1,78 peso 85. Mi sono innamorato a prima vista e più la uso più mi piace, non mi manca un cavallo più grosso, è giusta proprio per quelli che avanti con gli anni vogliono divertirsi a cavalcare fuori e dentro l'asfalto, ma sempre con molta modestia nello zaino. Avanti così... verso l'infinito e oltre, ma questa è un'altra storia, aha aha!!!
-
gaeter, Milano (MI)Per la prima volta, anche io parlerò della G310GS. Voglio dirvi che sono belga, 71 anni e abito a Kasteli, Chania, Creta, lì dove c’è sole 333 giorni all’anno, dove i greci guidano ignorante del codice della strada peggio che in Italia, dove le strade sono in pessimo stato e molto pericolose, ma sinuose a meraviglia. 53 anni, ho cavalcato la migliore, la più bella e la più sicura delle motociclette, la Moto Guzzi California. Oggi, era ora di abbassare il piede, di essere ragionevole, di smettere di spaventare la mia sposa. Odio le nuove moto piene di elettronica e che assomigliano a insetti. Ma cosa fare? Sono tutte così. Avevo bisogno di una moto leggera, facile, divertente, sicura. Ho visto la G310GS rosso e grigio, era bella. Il (buon) venditore ha visto che rimanevo a bocca aperta per l’ammirazione e mi l’ha fatto provare. Una bicicletta! L’ho comprato subito, sebbene il prezzo mi sembrava eccessivo per una 300cc. BMW! Tre consonanti; tre volte più costoso! La mancanza di piede centrale mi dispiace molto, ma per il resto, è una vera delizia; una moto perfetta per la città e per divertirsi sulle piccole strade; per i giovani e per le vecchie. Ho trovato una moto che mi guarda in sella! Ha un solo difetto: non è una Moto Guzzi con il suo suono di scarico così bello, il suo cardano, le sue puntine platinate, … Ma perché Moto Guzzi non produce più piccoli cilindri? Perché questa corsa, sempre più grande, più pesante, più costoso? Si, si, lo so: sto diventando vecchio…