Harley-Davidson Pan America 1250 TEST: una Harley così non l'avevo mai guidata!
La prima Harley-Davidson maxienduro, cose da non credere. Però la Casa americana è riuscita a stupire i motociclisti con la Pan America 1250. Una moto che ha saputo dividere gli appassionati, forte di una personalità estetica dirompente. Immaginiamo a fatica l'ansia che avrà colto il designer incaricato di dare vita a una enduro stradale Harley. Però oggi - a moto fatta e finita - dobbiamo dargli il merito di aver fatto un lavoro egregio: o la ami o la odi, ma l'impronta Harley-Davidson è fortissima già dal primo impatto.
Ora vediamo subito com'è andata nel nostro test su strada e in offroad. Qui e in fondo alla pagina troverete invece le 5 cose da sapere sulla Pan America, scritte da Maurizio Gissi.
Ma ora vediamo subito come si comporta la moto della svolta di Harley-Davidson.
Come va su strada e in off
La Pan America è bella da guidare, ha tanta personalità (la ami o la odi, l'abbiamo visto nei commenti agli articoli su Moto.it e sui nostri social) e un motore potente (150 cv per 242 kg) ma soprattutto dolce, gentile ai bassi e con una spinta poderosa da 3.000 giri. Zero strappi, vibrazioni ridotte e riprese potenti con ogni marcia. Dai 4.000 ai 9.000 giri il V2 americano entusiasma ed è inesauribile.
A bordo si sta davvero comodi. La triangolazione è corretta, la sella ospitale per il pilota e per il passeggero. Sulla Special c'è persino l'optional (670 euro) dell'altezza adattiva automatica: in pratica il posteriore si abbassa quando la moto si ferma, permettendo a tutti di toccare bene coi piedi a terra. Il motore euro 5 a fasatura variabile scalda molto poco, giusto nella zona del collettore e a sinistra quando entra in azione la ventola. Ma si tratta di valori del tutto accettabili (l'abbiamo tenuta accesa al minino anche 10 minuti per testare questo aspetto delicato nei motori a V). La cosa sorprendente arriva dal cilindro posteriore, che non scalda affatto il sedere del pilota; è un risultato di rilievo per questa tipologia di motore. La protezione dall'aria è ottima col parabrezza regolato alto.
La strumentazione TFT da 6,8 pollici è orientabile e si legge bene. Sono funzionali anche i blocchetti elettrici a cui manca solo la retro illuminazione.
Purtroppo nel computer di bordo si nota l'assenza del dato relativo al consumo medio. Quello dichiarato è molto basso (5,5 litri per 100 chilometri) e nel test la 1250 ci è sembrata molto parca, con medie non lontane dai 20 km/l nella guida turistica. Ci riserviamo però di fare i classici rilevamenti in redazione. Le velocità massima è autolimitata elettronicamente a 220 km/h.
Nel video diciamo erroneamente che manca la presa USB per ricaricare i dispositivi: sbagliato! C'è, è di tipo USB-C e si trova a destra della strumentazione (inizialmente era stata presentata come utile solo alla dignostica della moto).
La Pan America nello stretto non è la maxi più agile, ma è comunque facile e sul veloce è stabile, molto sicura e infonde un grande senso di controllo. Ottime le sospensioni Showa e i freni Brembo. Il prezzo della standard è competitivo (16.300 euro), ma lo è ancora di più quello della Special che ha su tutto e costa 18.700 euro. Meno quindi delle rivali dirette. Peccato manchi al momento il quick shift, ma il cambio funziona comunque bene.
E in fuoristrada? La Pan America non nasce per correre, ma per viaggiare. E lo fa pure in fuoristrada. Perfette le sospensioni Showa, dolcissimo il motore (ma se superate i 5.000 giri si decolla!) e stabilità a prova di errore. Nello stretto il peso si sente, ma la moto resta compatta e si guida con facilità (la sella si abbassa in automatico quando vi fermate ed è utilissima se non superate il metro e 80. In ogni caso anche la sella standard si regola a 84 o 86 cm circa). Le Michelin Adventure Scorcher sono un buon compromesso tra on e offroad, oggi si sono difese bene anche sul bagnato.
Le cose da sapere su di lei!
La Pan America 1250 è la prima maxi enduro costruita da Harley-Davidson ed è il frutto di un progetto totalmente inedito che la pone in aperta concorrenza con le europee BMW R1250GS, Ducati Multistrada V4 e KTM 1290 Super Adventure S.
Innanzitutto sono due le versioni che andranno in consegna a primavera: la Pan America 1250 che costerà 16.300 euro nelle colorazioni Vivid Black e River Rock Gray with Medallion, e la Pan America 1250 Special che sarà disponibile a partire da 18.700 euro in Vivid Black, Gauntlet Gray Metallic; Deadwood Green; bicolore Baja Orange e Stone Washed White Pearl, e infine Split Graphic.
La Pan America è il primo modello di una nuova famiglia a montare l'inedito motore V2 Revolution Max di 1.252 cc, con raffreddamento a liquido, V fra i cilindri di 60° (e perni di biella sfalsati di 30° per ottenere la sonorità di un 90°), distribuzione bialbero a fasatura variabile per aspirazione e scarico (è gestito elettronicamente ed agisce mediante pistoncini idraulici comandati da solenoidi) e contralbero di equilibratura; ha le punterie con richiamo idraulico del gioco, cambio a sei marce, trasmissione finale a catena e funzione parzialmente portante. Eroga la potenza di 150 cavalli a soli 8.750 giri e la coppia massima di 12,7 kgm a 6.750 giri.
Ci sono cinque mappe di gestione motore più una personalizzabile (salgono a tre sulla versione Special).
Agiscono in maniera differenziata su erogazione potenza, freno motore, controllo di trazione e cornering ABS secondo il sistema Cornering Rider Safety Enhancements di Harley-Davidson che utilizza i dati della piattaforma inerziale.
Le mappe intervengono anche sulla taratura delle sospensioni semi attive sul modello Special.
Ha il telaio tubolare costituito da tre parti e il motore è un elemento strutturale. Showa ha fornito la forcella rovesciata con steli da 47 mm e il mono posteriore con precarico molla da remoto. L'impianto frenante Brembo (bidisco da 320mm) vede pinze radiali monoblocco all'avantreno. Le ruote sono a raggi e montano pneumatici tubeless (sono però in optional sulla standard) nelle misure di 19 e 17 pollici e con sezioni 120/70 e 170/60. Il peso è dichiarato in 228 kg a vuoto di benzina, che diventano 242 kg con il 90% di benzina (il serbatoio è da 21,2 litri). Peso che sale a 253 kg, con il pieno, per la versione Special.
Oltre ad avere le sospensioni semi attive Showa controllate da un software proprietario, la 1250 Special ha una dotazione arricchita da cerchi tubeless di serie, sensore pressione pneumatici, cavalletto centrale, pedale del freno regolabile per la guida in piedi, tubi di protezione per il radiatore, piastra paramotore di alluminio, luci adattive in curva, manopole riscaldabili, paramani e ammortizzatore di sterzo.
E c'è un'interessante anteprima che riguarda l'altezza sella regolabile “Adaptive Ride Height” (ARH). In pratica la moto si abbassa nelle soste per favorire l'appoggio a terra dei piedi (viene ridotto il precarico molla posteriore), mentre in movimento ritorna ad altezza normale (si possono scegliere due misure di abbassamento: 25 e 50 mm). Il sistema non influisce sulla corsa delle sospensioni e la progressione di intervento tiene conto della frenata che si sta effettuando.
Maggiori info
Attenzione: le immagini ritraggono un pilota professionista in condizioni di sicurezza e in aree chiuse al traffico. Non imitate simili comportamenti che potrebbero essere pericolosi per voi e per gli altri.
Abbigliamento usato
Andrea Perfetti (185 cm per 84 kg)
Casco Arai Tour X-4
Giacca Alpinestars
Pantaloni Alpinestars
Stivali Alpinestars
Guanti Eleveit
Luogo: Canali (Reggio Emilia)
meteo: 18°, sole
Foto di Alessio Barbanti
Ho bisgno di un consiglio.
devo Cambiare moto, adesso ho una Moto guzzi v85tt, di cusi sono molto soddisfatto, però troppo piccola per me, sono alto 190 cm.
Sono indeciso tra la Pan America o la ktm 1290 superadventure, lo uso soprattutto per viaggiare su strada con la mia signora.
Cosa Mi consigliate?? a Me piaccione tutte e due, e sono molto indeciso.
grazie.