HUSQVARNA CR 125 - TC 450
La rinascita del cross italianoA un solo anno di distanza da un grande rinnovamento troviamo ancora importanti novità. Già dalle versioni targate si poteva intuire che le cross 2009 sarebbero state parecchio differenti dalla versione precedente, ma ora che abbiamo testato le più famose della categoria (125 2T e 450 4T), lo sappiamo con certezza.
Con questi nuovi modelli Husqvarna vuole senz’altro rimarcare con forza la sua presenza nel mondo delle moto da cross, non solo dal punto di vista della produzione, ma anche da quello competitivo, con la partecipazione dei modelli 2009 alle ultime gare iridate.
CR125
Basta salire in sella alla piccola 125 per capire quanto la ditta varesina creda ancora nei motori a due tempi, specialmente nel più piccolo che storicamente risulta essere la porta di accesso degli appassionati al modo del fuoristrada.
Dal model year 08 eredita poco più del 20%: il telaio è completamente inedito a tubi ovali e ricalca le misure vitali delle sorelle a quattrotì. Nuove anche tutte le sovrastrutture, il telaietto, la scatola filtro, la sella e il serbatoio al fine di ottimizzare la posizione in sella e garantire una precisione di assemblaggio tra le diverse parti della moto assolutamente impeccabile.
Il telaio ha nuove geometrie
Dal punto di vista della guida le nuove geometrie si addicono alla grande al piccolo propulsore: la posizione in sella è diventata più comoda ed ergonomica. La posizione dei comandi è perfetta, gli ingombri delle plastiche consentono un ottimo feeling con il mezzo e la nuova copertina della sella garantisce un ottimo grip tra le gambe per la guida in piedi. Cambiando il telaio sono cambiate anche diverse misure sensibili tra cui l’interasse, l’angolo di sterzo e la distribuzione dei pesi, tanto che ora troviamo la sella più alta di 1 cm e le pedane avanzate di 1,5cm. La moto trasmette più fiducia ed è decisamente meno nervosa nei cambi di direzione.
Per quanto riguarda le sospensioni troviamo un importante aggiornamento sull’ammortizzatore (Sachs), ora dotato di un nuovo sistema di leveraggi capaci di distribuire in maniera più uniforme il carico delle sollecitazioni, al fine di diminuire la tensione sulla catena e migliorare la trazione della ruota posteriore. Il nuovo forcellone estruso con forma asimmetrica completa il pacchetto del retrotreno, che in abbinamento alle Marzocchi da 50 all’anteriore, rende la piccola duettì una vera arma da gara.
Pronto gara
Di primo impatto infatti, percorrendo la pista della Malpensa, dotata di lunghi rettilinei e salti importanti, siamo rimasti molto ben impressionati dalla taratura particolarmente sostenuta di questa moto. Solitamente i setting di serie, proprio perché devono necessariamente adattarsi a piloti di tutti i livelli, sono molto più morbidi in questo caso la forcella di CR è bella aggressiva, anche se è comunque apprezzabile lo scorrimento omogeneo alle basse velocità. Di contro, l’aumento di sezione dei tubi, fa sì che il pilota percepisca più facilmente le asperità del terreno nelle braccia, in quanto la nuova dimensione le rende decisamente più rigide. Questo può affaticare maggiormente la guida.
Quanto al propulsore, troviamo il classico e collaudatissimo CR 125, dotato di diversi aggiornamenti tecnici importanti, come il nuovo carburatore da 38 Mikuni TMX, il nuovo pacco lamellare V Force 3 e l’inedito sistema di scarico. In termini di guida, la potenza massima rimane assolutamente un riferimento per la categoria, sia per quanto riguarda l’allungo che la cavalleria erogata, ciò che manca sulla 2009 è un po’ di sottocoppia. Al giorno d’oggi l’erogazione ottimale di riferimento è diventata quella della 250 4T, e la prima parte di erogazione non è nemmeno paragonabile a quella espressa da questo 125.
Per Husqvarna, come per le altre case, l’impianto frenante è diventato ormai sinonimo di alta precisione e controllo, tanto che, anche quest’anno, troviamo montata la classica configurazione di disco anteriore oversize e da 240 mm per il posteriore, ma con l’aggiornamento del profilo wave, indispensabile per mantenere inalterato lo standard delle prestazioni nelle condizioni più avverse.
TC450
Grazie al prezioso aiuto di nuovi tecnici e di collaudatori del calibro di Andrea Bartolini, Thomas Allier e Cristophe Martin, la nuova 450 è cresciuta notevolmente in questo ultimo anno.
Nota importante è la rivisitazione del telaio, che ora pesa addirittura 1 kg di meno, ma è allo stesso tempo più rigido e progressivo. In ordine di marcia questa moto non è agile come le Jap di ultimissima generazione, ma la sua stabilità e concretezza trasmettono una fiducia di guida davvero invidiabile.
Motore più pronto
Parlando del motore, la base rimane la medesima del 2008, ma l’adozione di un impianto di scarico completamente in titanio è stato voluta per migliorare la risposta del propulsore ai bassi regimi che ora risulta essere bello corposo e progressivo, specialmente nelle uscite di curva sul piatto, nei canali scavati e nelle curve ampie e veloci. Vari piccoli interventi come il nuovo selettore del cambio, il nuovo filtro dell’olio e il nuovo tensionatore della catena di distribuzione hanno portato un sostanziale miglioramento sia dal punto di vista della guidabilità che da quello dell’affidabilità. Sono state anche adottate nuove protezioni paramotore al fine di proteggere in maniera efficace i carter motore.
Il setting delle sospensioni si fa rigido
Come sospensioni troviamo lo stesso pacchetto della sorella a due tempi, anche in questo caso con un setting particolarmente rigido rispetto allo standard, ottimo per piste veloci e per chi ha già la mano sulle buche. In ingresso di curva è necessario caricare bene l’anteriore per farlo scendere adeguatamente, mentre in uscita il mono svolge egregiamente il suo lavoro.
Con queste moto Husqvarna conferma la sua presenza sul mercato cross e lancia un segnale concreto di rinascita sia dal punto di vista del prodotto che del marchio.
Pregi
125: Motore potentissimo in alto – 450: Erogazione lineare e progressiva
Difetti
125: sottocoppia debole – 450: sospensioni rigide
forza uski
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