KAWASAKI KLE 500
KLE 500Nata nel periodo in cui il settore Enduro tirava parecchio, la KLE ha risentito del cambiamento della moda, ma si è ritagliata il suo spazio considerando anche il buon rapporto qualità prezzo, e le caratteristiche tecniche sulle quali può contare.
La linea, non si può definire di tendenza o all'ultima moda, ma risulta piacevole e slanciata soprattutto nella parte anteriore, dove troviamo il bel cupolino che è corpo unico con il gruppo fiancate-serbatoio. Dove il progetto risente degli anni è nella parte posteriore, con le fiancatine squadrate che terminano con il maniglione dal look criticabile. Ad invecchiare ulteriormente la KLE ci si mette anche il gruppo fanale-portatarga e piastra paracalore, dal design anni ottanta.
La strumentazione risulta abbastanza completa nelle informazioni che fornisce (magari un indicatore temperatura acqua non sarebbe male).Per quanto riguarda la meccanica, la KLE monta l'ipercollaudato bicilindrico parallelo frontemarcia raffreddato ad acqua che equipaggia anche la GPZ 500, la EN e la ER-5. Dotato di distribuzione bialbero con quattro valvole per cilindro, il motore della KLE, è alimentato da una coppia di carburatori Keihin CVK 34 con vaschette riscaldate, per una miglior resa in presenza di basse temperature. Non poteva mancare un contralbero di equilibratura per smorzare le vibrazioni del bicilindrico.
La posizione di guida è confortevole, anche se la morbidezza eccessiva della sella costringe ad una postura troppo incassata e "unica", nel senso che si fatica ad arretrare. Poche le lamentele per il passeggero che può contare su una bella porzione di sella e due pedane ben posizionate.
Considerando la presenza di un bicilindrico parallelo, si può considerare la KLE veramente snella, anche rispetto ad alcune monocilindriche.
Notevole la silenziosità del motore al minimo, e scarse le vibrazioni, anche una volta che si è partiti e si sono inseriti tutti e sei i rapporti.
Brillante l'erogazione del bicilindrico, soprattutto dopo i 6.000 giri, con allungo che arriva ben oltre i 10.000 giri indicati, ma non è necessario spingersi così in alto nell'utilizzo quotidiano dove l'elasticità della KLE risulta proverbiale, soprattutto ai medi regimi.
Nei percorsi cittadini e nel misto stretto la Kawa risulta facile ed intuitiva, certo non un fuscello, ma tutt'altro che pesante. Fastidiosa, nei percorsi ricchi di frenate, la facilità con cui affonda la forcella (migliora ma non troppo caricando più aria negli steli) senza che questo però, vada a discapito della stabilità, che è uno dei pregi di questa moto sia alle basse che alle alte velocità.
Blocchetti elettrici non ultimo modello, ma pratici nell'utilizzo.
Difficile mettere in crisi la ciclistica, anche nei curvoni autostradali, ricchi di buche, giunture ecc. La KLE si comporta sempre ottimamente. Meno impegno ci vuole per affaticare il disco da 300 mm montato anteriormente, che dopo qualche frenata "tirata", magari in montagna, chiede un pò di respiro e di aiuto al posteriore.
Buono il confort globale della moto, sia alle basse velocità che nelle trasferte autostradali, dove il cupolino svolge un lavoro apprezzabile.
Ma visto che stiamo parlando di una moto da enduro, in fuoristrada come si comporta?
Come tutte le enduro-stradali dell'ultima generazione, la KLE predilige l'uso su asfalto, ma ciò non vuol dire che non si possa utilizzare in fuoristrada, anzi.
Certo la cedevolezza delle sospensioni sconsiglia l'utilizzo su percorsi "duri", ma se non si pretende troppo la Kawa è in grado di portarvi ovunque, soprattutto grazie alla snellezza e alla buona distribuzione dei pesi.
Il serbatoio da 15 litri consente una autonomia superiore ai 200 chilometri, ma non aspettatevi percorrenze da record con un litro di benzina (16 km/l in media).
Questa Kawasaki alla fine, è una moto concreta, con la quale si può andare al lavoro o in vacanza, su strada o in fuoristrada, da soli o in coppia, a voi la scelta…