KTM 1290 SuperAdventure R TEST: l'abbiamo provata su strada e in enduro
E' la big enduro col cerchio anteriore da 21" più potente al mondo: il suo motore V2 di 1.301 cc sfodera 160 cavalli. Vi raccontiamo come si è comportata su strada e in un fuoristrada tipicamente italiano e quindi molto enduristico. Se l'è cavata bene, a patto di contenere la potenza boombastica con i controlli elettronici. Altrimenti vi ritrovate su Marte.
Vi raccontiamo prima come va e, nel paragrafo successivo, com'è fatta la nuova KTM 1290 SuperAdventure R. Condivide infatti gran parte delle novità con la sorella stradale KTM 1290 SuperAdventure S. Rispetto a questa ha i cerchi a raggi (con anteriore da 21 e posteriore da 18 pollici, sempre tubeless però), sospensioni completamente regolabili (non elettroniche) con maggiore escursione e un parabrezza più piccolo (più adatto alla guida in fuoristrada).
Non manca la protezione tubolare del motore, mentre la sella dista la bellezza di 89 cm da terra. Il prezzo è di 19.850 euro.
Come va? Dinamite pura!
La KTM 1290 SuperAdventure R è una moto unica nel suo genere. Mi sono spremuto le meningi, ma non sono riuscito a trovare moto da mettere in comparativa contro di lei. Maxienduro col 21 anteriore e oltre 150 cavalli non ce ne sono. Lei è di più in tutto: potenza, prestazioni e... impegno richiesto, se decidi di sfruttarne il potenziale!
La sella dista parecchio da terra e bisogna essere alti per toccare bene coi piedi. Per fortuna è stretta e questo aiuta, insieme al baricentro basso imposto dal nuovo serbatoio da 23 litri. si sta bene sulla R in virtù della corretta triangolazione.
Solo nella guida da seduti si nota la larghezza abbondante del serbatoio all'altezza delle ginocchia. Nessun problema invece nella guida in piedi, per nulla affaticante grazie anche alle pedane ben centrate. Anche al passeggero è dedicata una sella duretta, ma tutto sommato comoda e pedane belle basse.
Ma veniamo al motore. Il V2 da 160 cavalli si conferma splendido. Regolare quanto basta in basso e portentoso ai medi. Dai 5.000 giri spinge come una furia ed è immediato nella risposta al comando del gas. Ottimo l'allungo, che però viene chiamato in causa di rado, perché le velocità diventano davvero da ritiro patente. Meglio godere della spinta inesauribile ai medi. Il cambio è dolce, ben manovrabile, dotato di una sesta marcia di riposo. Funziona molto bene anche il quick shifter, peccato però sia optional. La strumentazione TFT si legge bene, mentre i comandi sono piuttosto complicati, ma ci si abitua alla svelta.
I freni Brembo sono modulabili e molto potenti, mentre le sospensioni WP a lunga escursione sembrano nate apposta per digerire il disastro delle nostre strade. Anche il beccheggio è del tutto accettabile.
E qui subentra un altro tema caldo tra gli appassionati: il cerchio da 21 è adatto o no a una moto con 160 cavalli? La risposta è sì. Come sulla precedente R, anche la guida della versione 2021 resta piacevole e appagante anche con quote ciclistiche più enduristiche.
La KTM 1290 SuperAdventure R è ovviamente meno agile e precisa della S nel misto e nei cambi di direzione, ma regala comunque una guida rotonda e facile. Resta stabile anche alle alte velocità. E in fuoristrada? Beh qui la differenza è abissale. E la R prende il largo.
La postura in piedi è perfetta e la 1290 si guida senza problemi anche nello stretto. Bisogna prendere la misure con la stazza, decisamente più ingombrante rispetto a una 890. E col peso (221 kg a secco, circa 245 in ordine di marcia), che si avverte nelle inversioni sui sentieri stretti del Castello Dal Pozzo (dove abbiamo realizzato la prova che vedete nel video sopra). La moto viene fornita con gomme Bridgestone, ma l'esemplare in prova impiega le Pirelli Scorpion Rally STR. Abbiamo usato la pressione indicata dalla Casa su strada (2,5/2,9 BAR), mentre siamo scesi a 2 BAR davanti e dietro in offroad.
La KTM 1290 SuperAdventure R ha nel complesso una ciclistica sana, una ripartizione perfetta dei pesi e affronta anche i percorsi difficili. La modalità di guida Rally (optional) consente di sfruttare in fuoristrada i 160 cavalli, ma sono davvero una enormità lontano dall'asfalto. Meglio lasciarli alla guida sulla sabbia del deserto, per chi sarà così fortunato da portarci la R.
Nell'enduro nostrano ho preferito nettamente utilizzare la mappa Offroad e scendere a 100 cavalli, lasciando inserito il controllo di trazione sui terreni viscidi. Così la KTM 1290 SuperAdventure R si lascia guidare con facilità, diventa un toro addomesticato.
E una volta tornato sull'asfalto, basta schiacciare un tasto per risvegliare la supermotardona da 160 cavalli. Una moto esagerata questa R alla fin della fiera? La risposta è sì. Non ci piove.
Ma lei non segue il coro, che vuole moto - giustamente - più semplici e gestibili da tutti in fuoristrada.
La KTM 1290 SuperAdventure R resta fedele al motto delle LC8 Adventure di un tempo. La KTM 950 Adventure S nel 2004, prima maxienduro col 21 da 100 cavalli, sembrava una follia. Stava nascendo una leggenda.
Com'è fatta
La terza generazione di KTM Super Adventure R diventa ancora più ricca nella dotazione, che comprende le cornering lights. Il motore V 2 di 75° ha sempre 160 cv a 9.000 giri cavalli e 138 Nm, ma diventa Euro 5. Cambiano le geometrie del telaio in acciaio (più corto, ma col forcellone in alluminio più lungo), il serbatoio da 23 litri si sviluppa in basso e la zona posteriore è più ampia per accogliere meglio il passeggero. Migliora il raffreddamento grazie ai due nuovi radiatori (al posto di quello singolo precedente).
La strumentazione è TFT da 7" pollici e si può interfacciare con lo smartphone anche per la navigazione turn by turn, e ci sono nuovi blocchetti elettrici. Eccellente la dotazione elettronica volta alla sicurezza, che comprende il controllo di trazione e il cornering ABS che lavorano con la nuova piattaforma inerziale Bosch. Il peso aumenta da 215 a 221 kg a secco, essenzialmente per via del nuovo scarico, più voluminoso.
Le nuove sovrastrutture (in parte comuni alla 1290 standard) consentono di tenere il carburante il più in basso possibile all’interno del serbatoio (da 23 litri). Il cannotto di sterzo è stato arretrato di 15 mm, il motore è stato ruotato in avanti di 2° e il forcellone (pressofuso a traliccio aperto) è stato allungato. Il nuovo serbatoio da 23 litri è realizzato in tre parti. Anche il telaietto posteriore è stato riprogettato e sostiene una sella in unico pezzo (a 890 mm, da terra) con forme rastremate e un vano portaoggetti nel sottosella.
La forcella completamente regolabile con steli da 48 mm garantisce un’escursione di 220 mm (è di 200 mm sulla 1290 standard) e adotta funzioni di smorzamento separate gestibili tramite ghiere poste in testa ai foderi. L’ammortizzatore WP PDS vanta la stessa escursione della forcella ed è anch’esso completamente regolabile.
La nuova R offre di serie pacchetti elettronici avanzati sviluppati assieme a Bosch. E' nuova la piattaforma inerziale a sei assi. Sono così gestiti il Traction Control, la regolazione della coppia del motore in fase di rilascio (MSR), il controllo della stabilità in frenata (MSC), e l’ABS Offroad. Tutti i dispositivi di assistenza possono essere limitati nell'intervento o disattivati. Accanto ai quattro riding mode di serie (Rain, Street, Sport e Offroad), la modalità Rally opzionale permette di impostare la risposta dell'acceleratore su tre livelli e di selezionare uno dei nove livelli di slittamento della ruota posteriore.
Le ruote a raggi Akront (con cerchi di alluminio) possono montare pneumatici tubeless (nelle misure 90/90-21 e 150/70-18) grazie alle guarnizioni O-ring sui nippli dei raggi. Nella dotazione ci sono l'avviamento keyless dotata e sensori di pressione per i pneumatici.
Le pinze Brembo a quattro pistoncini hanno attacco radiale, il cupolino, le leve, le pedane e il manubrio sono tutti regolabili. La nuova 1290 vanta pacchetti software opzionali riconfigurati. Il Rally Pack comprende il riding mode Rally, il controllo su nove livelli dello slittamento della ruota posteriore e la personalizzazione della risposta dell’acceleratore, il Tech Pack include il Quickshifter+, la regolazione della coppia del motore in fase di rilascio, l’Hill Hold Control, la luce adattiva del freno e tutte le funzioni del Rally Pack.
Info
Presso Castello Dal Pozzo (Oleggio Castello)
Video e foto di Marco Ghisetti
Tester: Andrea Perfetti (185cm, 85 kg)
Abbigliamento:
Casco, completo e stivali Alpinestars
Maschera Scott Fury
per me gli amanti di questo genere con la 890R ne avrebbero già da vendere,
sia in Off che nei "trasferimenti" stradali,
e guadagnerebbero pure 25kg in meno,
che in Off sono ancor più apprezzabili
Oltretutto nei video che circolano quasi mai fanno vedere i voli e le cadute che sicuramente fanno con relativi danni che su una moto così immagino costino molto cari, danni che però i tester non pagano quindi possono osare a cuor leggero. Moto dalle prestazioni super alla quale va dato del Lei e da valutare bene cosa se ne vuole fare prima di imbarcarsi nell'acquisto.