KTM SX-F Factory 2012
In pista con le moto ufficiali di Cairoli, Herlings e Nagl!KTM SX-F Factory 2012. In pista con le moto ufficiali di Cairoli, Herlings e Nagl
E’ difficile descrivervi l’emozione che segue la telefonata del nostro direttore. Ci ha appena comunicato che nell’arco di pochi giorni scenderemo in pista per provare le due moto campioni del mondo di motocross, classi MX1 e MX2.
Il ricordo delle gare di questa incredibile stagione è ancora vivissimo, come limpide sono le immagini nella nostra mente di Antonio Cairoli e di Jeffrey Herlings che volano sulla sabbia di Lommel mortificando i talenti e le intenzioni del dream team americano durante l’ultimo Motocross delle Nazioni.
Ora toccherà a noi affrontare la più amichevole sabbia di Mantova in sella alle moto ufficiali del Team Red Bull KTM: sotto i gazebo della squadra di Claudio De Carli ci attendono la splendida SX-F 350 di Cairoli (campione del mondo MX1), la leggera SX-F 250 di Herlings (campione del mondo MX2) e la brutale SX-F 450 di Nagl (16esimo nel mondiale MX1 e autore di un finale di stagione esaltante, culminato nella vittoria al Nazioni in Belgio).
Il nostro peso fa lavorare basso il retrotreno (pesiamo 85 kg contro i circa 75 di Cairoli), lasciando un po’ alta la forcella. In uscita di curva emerge così un leggero sottosterzo, mentre la trazione è sempre semplicemente fantastica. La WP da 52 mm ha un funzionamento perfetto e mantiene la moto in assetto anche quando si sbaglia la sequenza di whoops o si atterra scomposti proprio dentro l’avvallamento vigliacco che “avviterebbe” la forcella di qualunque moto di serie. Anche a livello ergonomico la moto di Cairoli si rivela meravigliosa grazie a le leve regolate alla perfezione e a un manubrio dalla piega abbastanza dritta, che ti fa sentire subito a casa. Anche i freni sono perfetti e coniugano potenza e modulabilità.
KTM SX-F 250 Jeffrey Herlings (numero 84)
La moto campione del mondo della MX2 è generosa con noi e sul pistone di Mantova ci regala badilate di divertimento. Non si può chiedere di più a una moderna moto da cross, davvero. Dove il motore della 350 impone di parzializzare (come nelle esse della pista), i 45 cavalli della moto di Jeffrey consentono di tenere il gas aperto e di impennare il piacere di guida sulla sabbia. Bisogna chiamare in causa spesso la frizione per essere ancora più rapidi in uscita di curva, ma la SX-F Factory è comunque tutt’altro che pigra ai bassi.
Il monocilindrico ha una grande schiena ai medi e un allungo imperioso che consente di sfruttare alla grande la terza marcia su gran parte del tracciato lombardo.
La forcella WP conquista con lo stesso fantastico comportamento conosciuto sulla 350, mentre il monoammortizzatore ha più precarico e dà un assetto neutrale alla moto. Herlings tiene le leve al manubrio basse, ma ci si fa presto l’abitudine. Fastidiosa è invece la posizione alta del pedale del freno, che tra l’altro pecca in modulabilità. Lo sfiori appena e lui inchioda subito la ruota. Al giovane campione MX2 piace così, noi durante il test abbiamo limitato al massimo il suo utilizzo troppo on/off (o tutto o niente).
KTM SX-F 450 Max Nagl (numero 12)
Pesa quasi come la moto di Cairoli (104 kg a secco), ma di cavalli ne ha 63. Esatto, sessantatre! Un dato esagerato, che ricorda le vecchie bestie di 500 cc a due tempi di qualche lustro fa. Per fortuna la moto del tedesco è trattabile ai bassi, dove comunque il lavoro di frizione aiuta a gestire la trazione in uscita di curva, e lineare ai medi. Oltre questa soglia la SX-F spara al cielo la sabbia di Mantova, a ogni manata sul gas corrisponde un colpo di cannone dello scarico e una botta di adrenalina al cuore.
Al cancelletto è una tempesta, ridicolizza le altre cilindrate che in confronto sembrano minicross.
Ma come diavolo faceva Cairoli a battere Nagl in partenza? E’ divertente giocare con lei e vedere di cosa è capace nei rari allunghi della pista, ma i tempi sono un’altra cosa e vengono fuori – cronometro alla mano – con le cilindrate più basse. Per assurdo la 450 sa anche essere una moto bonacciona, basta decidere di usare le marce alte e sfruttare la grande coppia ai medi per fare strada senza che il motore urli agli alti. L’assetto ricorda la 350 di Antonio, con una forcella rigida ma molto scorrevole, e un mono che tende a chiudersi leggermente sotto il nostro peso.
E’ maneggevole e molto stabile anche nei tratti della pista che via via si bucano; il merito va in particolare alla ottima WP che digerisce ogni botta e attutisce alla grande gli errori di valutazione nell’atterraggio dai salti (che si arrivi lunghi o corti, gran parte del carico sulle braccia viene assorbito in modo spettacolare dagli steli di questa forcella da 52 mm).
A livello di taratura si nota immediatamente il lavoro spettacolare fatto dai ragazzi di De Carli sulla SX-F di Nagl. La sua moto, provata lo scorso anno in Francia, ci aveva lasciato a dir poco perplessi: motore (di 350 cc) appuntito e nervoso (dove invece quello di Tony era semplicemente perfetto), forcella di marmo e monoammortizzatore troppo frenato. Il team romano ha messo a punto alla grande la 450 di Max, che ora vanta lo stesso, fantastico equilibrio delle altre due moto factory provate a Mantova.
E i risultati si sono visti, col tedesco costantemente ai piani alti della classifica della MX1.
x jacopo35
COME FACEVA CAIROLI A BATTERE NAGL IN PARTENZA ??.