MBP M502 N. TEST: Scacco ai preconcetti [VIDEO e GALLERY]
Capita sempre più spesso di imbattersi in marchi motociclistici e non, fino ad oggi sconosciuti, magari perchè abbiano esordito sui mercati occidentali da poco o semplicemente perchè creati appositamente per assecondare le esigenze dei mercati stessi.
MBP è uno di questi, figlio di Keeway, noto per le moto di piccola cilindrata, e vuole presenziare, o meglio ritagliarsi un suo spazio nel mercato delle medie cilindrate.
Sappiamo che Keeway fa parte del Gruppo QJ (avete presente di chi è la proprietà di Benelli?), quindi un vero e proprio colosso che per adesso si è mosso molto bene sui mercati occidentali, e che passo passo si sta ritagliando un suo spazio. MBP rappresenta l'evoluzione di Keeway nell'ambito delle moto di media cilindrata, e questa M502 N rappresenta al meglio il concetto che questo nuovo costruttore vuole fare passare.
Una naked versatile ed economica, ma dall'aspetto tutt'altro che povero, con prestazioni adeguate e dotazione tecnica più ricca di quanto ci si possa aspettare.
Si presenta bene la MBP M502 N, look moderno da naked sportiva, linee aggressive quanto basta, e una ricercatezza che impressiona positivamente. Ad un primo contatto visivo, è davvero difficile trovargli dei difetti, i materiali sono adeguati al prezzo di acquisto, anzi per certi versi anche migliori del previsto. Ci sono moto di marchi blasonati e ben più costosi che mostrano meno cura e attenzione per particolari che sulla MBP appaiono ben fatti e assemblati.
Le plastiche e le verniciature sono di qualità, mentre l'assemblaggio è a prova di critica. Cablaggi e connettori sono ben celati, e anche spiando il sottosella, non ci sono critiche evidenti.
Tra l'altro è presente una porta attrezzi con una quantità di utensili che ormai non siamo più abituati a trovare in dotazione su molte moto, anche ben più costose (non vi dico la tristezza quando troviamo la brugola solitaria, con fissaggio di fortuna sotto la sella...).
Il giudizio è positivo anche una volta che ci si siede sopra, l'ergonomia è corretta, sella non particolarmente alta da terra (poco meno di 800 mm), e manubrio che si può regolare nell'inclinazione. Apprezzabili le leve freno - frizione dotate di registro, così come degne di nota le pedane, anche quelle del passeggero, ricoperte da uno strato di gomma.
Un'altra piacevole sorpresa la si nota accendendo il quadro, i blocchetti elettrici sono retro illuminati, mentre la strumentazione da 4,2" prende vita. I caratteri sono piuttosto piccoli e le informazioni visualizzate sono quelle indispensabili, contagiri e tachimetro, un contachilometri parziale, orologio o autonomia residua, oltre all'indicatore della temperatura liquido e il livello della benzina.
Dal punto di vista meccanico, pochi voli pindarici, ma molta sostanza, il propulsore è un bicilindrico in linea frontemarcia, 486 cc e 4 valvole per cilindro. Ben assemblato e rifinito, eroga poco meno di 48 cv e ha una coppia massima di 45 Nm a 6.750 giri, considerando i 197 kg di peso a secco (con il pieno del serbatoio da 17 litri si arriva a poco meno di 210), il rapporto peso potenza garantisce delle prestazioni apprezzabili.
Il motore è montato all'interno di un telaio a traliccio in acciaio, così come dello stesso materiale è il forcellone.
Le sospensioni sono KYB e prevedono una forcella a steli rovesciati da 43 mm, priva di regolazioni, ed un mono che invece è regolabile nel precarico mollla (le escursioni utili sono di 119 mm su entrambi gli assi).
L'impianto frenante prevede una coppia di dischi wave da 300 mm, con pinze J-Juan, dietro è montato sempre un disco wave ma da 240 mm e pinza sempre dello stesso fornitore, con un ABS Bosch a evitare bloccaggi indesiderati delle ruote.
Come va
La prima parola che ci viene in mente guidando la MBP M502N è versatile. Facile, ben bilanciata e con una bella ergonomia, questa naked si dimostra piacevole da guidare. Nel traffico urbano si muove agilmente e grazie alle dimensioni compatte, permette di "divincolarsi" senza impegno. I comadi sono morbidi e il cambio preciso, mentre le sospensioni, soprattutto il mono, faticano ad assorbire le asperità più accentuate (la colpa però è più dei nostri asfalti malandati che non delle sopensioni...).
Spostandosi nell'extraurbano si apprezza la buona risposta del motore, che gira rotondo dai 2.500 giri in su, e soprattutto i consumi davvero bassi. 27 km/l sono stati la media della prova, ma stimiamo che con maggiore accortezza si possa arrivare a 30 km/l senza problemi. Niente male!
Le sopensioni sostenute, se da una parte rubano qualcosa in termini di comfort, garantiscono una buona precisione di guida, anche quando lo si fa in maniera brillante, frangente in cui emerge l'ottima tenuta delle Pirelli Angel GT di primo equipaggiamento, con il 160/60 posteriore che garantisce appoggio e agilità al tempo stesso.
La risposta dei freni è buona, pronti e dalla modulabilità ottima, meno piacevole l'intervento dell'ABS, che in determinate condizioni (ciottolato cittadino una su tutte), ci è sembrato lento non tanto nell'intervento, quanto nel disinserirsi, particolare che ha portato ad un allungamento degli spazi di frenata (anche se nel pieno controllo del mezzo).
Un altro aspetto che ci ha poco convinto riguarda le vibrazioni, poco presenti alle basse e medie velocità, si fanno sentire a quelle autostradali per esempio, sia sulle pedane, sia sul manubrio e serbatoio. Niente di trascendentale, ma adesso capiamo il perchè delle pedane ricoperte con uno spesso strato isolante di gomma.
Comunque la MBP M502 N esce a testa alta dalla nostra prova, con molti pregi e qualche difetto, ma nel complesso, tenendo conto dei vari aspetti, prezzo, finiture e prestazioni, siamo certi che troverà modo di ritagliarsi un suo spazio nel segmento delle naked di media cilindrata.
Maggiori info
Moto: MBP M502 N
Meteo: coperto 21°
Luogo: Lago di Como | Pian del Tivano | Milano
Terreno: Strada
Casco: CABERG AVALON
Giacca: ALPINESTARS
Scarpe: ELEVEIT
Pantaloni: ALPINESTARS
Guanti: ALPINESTARS
a questo punto c'è il leoncino o a quel prezzo ma Honda cb 500 e la bmw 310.
cioè magari qualcuno la compra ma io gli chiederei, perchè?
poi che la moto va bene ci credo senza preconcetti. ne sono certo.
io la mia kawa z300 la pagai 5000 € nel 2014 (prima moto) ora costa 6500 la z400, chi comprerebbe questa invece che la z400 (con stessi cv)?
ai posteri l'ardua sentenza.
PS
a 7500€ c'è la nuova hornet