MOTO GUZZI Griso 8V
Muscoli d'acciaioL'abito si affina.
Fiancatine più snelle sella maggiormente rastremata e pedane racing, difficilmente balzeranno all'occhio anche del più attento osservatore, mentre il manubrio decisamente più stretto e l'impianto frenante Brembo con pinze radiali e dischi a margherita da 320 sono lì in bella mostra, ma non stravolgono il look della Griso 8V. Le novità più interessanti sono di fatto racchiuse all'interno dell'imponente bicilindrico otto valvole a V90° raffeddato ad aria…anzi misto aria-olio.
Ben il 75% dei componenti che assemblati compongono lo scultoreo due cilindri, sono nuovi. 563 pezzi inediti che trasformano il propulsore della 8V nel motore più potente mai costruito in serie a Mandello. 110 cv a 7.500 giri/min ed una coppia di quelle "spesse", ben 11 Kgm a 6.500 giri/min. sono un biglietto da visita di tutto rispetto anche per gli smanettoni più incalliti.
Nuovo basamento più compatto e con inediti passaggi per il lubrificante, albero motore più rigido del 55%, pistoni stampati a tre segmenti con raffreddamento a getto d'olio, distribuzione monoalbero con catena "morse" e pattini tensionatori a comando idraulico. Sono queste le modifiche principali che fanno del 8V un motore "inedito", così come inedito è il sistema di alimentazione con corpi farfallati da ben 50 mm ed iniettori Marelli IWP 189.
A questo punto viene la curiosità di "testare" tutte queste novità.
La posizione di guida pur risultando inconsueta, a causa della postura semisdraiata in avanti, è migliorata nell'ergonomia grazie al nuovo manubrio. Leve regolabili e pedane ben posizionate chiudono il quadro e rendono l'impostazione in sella della Griso atipica ma nel complesso comoda.
Lo scuotimento del bicilindrico nella fase di avviamento è decisa, ma anche caratteristica, così come la coppia di rovesciamento, che fa "ancheggiare" la Griso quando si sgasa a moto ferma.
Dimensioni e peso, così come accadeva sulla 1.100 tendono a svanire una volta che ci si mette in movimento, mentre il muscoloso 1.200 gira sornione e sbadigliante nel traffico cittadino. La coppia ai bassi regimi, seppur corposa non impressiona soprattutto tenendo in considerazione l’abbondanza di centimetri cubici del V90.
Il discorso cambia in modo deciso e repentino una volta che l’ago del contagiri oltrepassa i 5.500 giri. Era da tempo che non provavo una moto con un'entrata in coppia ..."duetempistica". Tutto e di colpo.
- MOTO GUZZI Griso 8V
Oltrepassata questa soglia, il propulsore cambia voce e carattere, l'aspirazione si fa sentire con una voce baritonale, mentre la Griso cambia passo e carattere, mostrando i denti. L'avantreno si alleggerisce, mentre il manubrio ondeggia sotto la spinta costante e poderosa del propulsore che in men che non si dica sbatte contro il limitatore (posto ad 8.500) in maniera troppo brusca per i miei gusti. La trasmissione sta al gioco e permette al pilota di snocciolare tutti e sei i rapporti rapidamente e senza incontrare ostacoli o impuntamenti. Una volta che ci si è tolti la soddisfazione di aver scaricato coppia e cavalli a terra, ci si deve anche fermare…un pinzata decisa ai due dischi davanti e la Griso si acquatta felinamente, ma senza quel mordente che mi aspettavo. L'impianto frenante, infatti, lavora al meglio alle basse e medie andature, dove mette in mostra potenza e modulabilità, mentre alle alte velocità lo sforzo richiesto per ottenere spazi di frenata ottimali non è proprio contenuto.
La guidabilità, anche se il test si è svolto in gran parte in città, se si esclude una breve cavalcata a sud di Milano, conferma quanto di buono aveva mostrato la 1.100, con doti di guidabilità e stabilità da riferimento. Naturalmente il carattere dell'8V innervosisce la Griso quel tanto che basta a farle fare il salto di categoria tra le moto per pochi e non per tutti. Potenza e agilità sono due fattori che non tutti possono tenere a bada con tranquillità…ma per quei pochi c'è da divertirsi parecchio.
Pregi
Personalità | Prestazioni
Evviva Moto Guzzi
Ottima scelta tamberto.