PIAGGIO Beverly Tourer
Comfort urbanoNuovo sguardo
Il nuovo frontale, caratterizzato dal faro montato direttamente sul manubrio e sormontato da un plexiglass come nel cugino Cruiser, modifica in maniera sostanziale personalità e design di uno scooter che tuttora è apprezzato per l'eleganza e la raffinatezza del design.Modifiche di dettaglio anche per il posteriore, con il nuovo gruppo ottico ora trasparente.
Cromature come se piovesse, a sottolineare l'attenzione verso il particolare, verniciature sobrie ed eleganti al tempo stesso per esaltarne le forme tondeggianti.
Blu Midnight, Nero Grafite, Avorio Naiade e Grigio Pulsar sono le tinte disponibili per il Beverly Tourer.
- Nuovo sguardo
Breve e concisa
La presa di contatto con il Beverly comincia dal mezzano, il duemmezzo, forse il più equilibrato della famiglia.
Un sbirciatina al vano sottosella, ora più capiente, nulla più di due demi jet comunque, mentre il sistema di sblocco della sella è sempre affidato a un pratico pulsante di di sgancio elettrico posizionato sulla sinistra del retroscudo.
Nel malaugurato caso che questo non funzioni, o che la batteria si scarichi, nessun problema, dentro al vano portoggetti nel retroscudo è presente lo sgancio meccanico.
Prima presa di contatto con comandi e strumentazione, ben disposti e discretamente ergonomici i primi, leggibile e con lo stretto indispensabile la seconda.
Accensione. Il Quasar 250 gira discreto e silenzioso al minimo, qualità che si confermano anche in movimento.
Quattro tempi, quattro valvole, raffredamento a liquido, il 244 cc eroga 22 cv a 8.250 giri/min con una coppia di 20,2 Nm a 6.500 giri/min.
La cosa che colpisce sin da subito è l'estrema fluidità, sia a livello di erogazione del propulsore che di trasmissione.
Il Beverly si dimostra brillante nelle partenze al semaforo, tanto da lasciare dietro, almeno nei primi metri, anche il fratello maggiore 400.
Poche vibrazioni e discreto allungo permettono di guidare in maniera brillante e grazie alla più che buona capacità di ripresa, di poter contare sempre su di una riserva di potenza per "chiudere" un sorpasso.
Buono il lavoro svolto dal telaio tubolare in acciaio e dalle sospensioni, che garantiscono un comportamento dinamico facile e intuitivo.
L'impianto frenante, disco anteriore da 260 mm con pinza a doppio pistoncino, singolo posteriore sempre da 260 mm ma con pinza a pistoncino contrapposto, si comporta in modo onesto. Unica accortezza per ottenere spazi di frenata brevi, strizzare con vigore la leva del freno anteriore che altrimenti pinza in maniera blanda, anche se ottimamente modulabile. Più consistente l'intervento del disco posteriore, decisamente efficace.
Salto in alto
Il passaggio alla categoria superiore, il 400 cc tanto per intenderci, è in parte deludente. Il percorso cittadino, con pochi allunghi velocistici non permette di saggiare al meglio le caratteristiche del big di casa.
Emerge invece una certa inerzia nelle manovre a bassa velocità, ed una pesantezza di sterzo sconosciuta al 250.
La pigrizia del propulsore Master ai bassi regimi, come scritto sopra, lo vede cedere il passo nelle partenze da fermo.
Solo arrivati in prossimità degli 80 km/h emerge il suo carattere. Vibrazioni del tutto trascurabili e posizione di guida ergonomica, fanno presagire una buona capacità turistica. I viaggi a breve e medio raggio sono decisamente alla sua portata, con i 34 cv erogati dal propulsore che garantiscono una costante brillantezza di comportamento.
Occhio alle buche.
- PIAGGIO Beverly Tourer
Meno efficace rispetto al fratellino minore il lavoro delle sospensioni. Il giudizio è da collegare alla sospensione posteriore, decisamente rigida e con una capacità di copiare le sperità dell'asfalto appena discreta, anche nel caso in cui si metta mano alla regolazione del precarico presente sulla coppia di ammortizzatori.
Meglio la forcella, tarata in modo da incassare anche i colpi più “bassi”, senza per questo risultare sfrenata nell'azione.
Buona la risposta dell'impianto frenante, con il doppio disco da 260 mm anteriore e il singolo da 240 mm posteriore che grazie al sistema di frenata integrale, garantiscono spazi di frenata e modulabilità di ottimo livello. Sopra la media lo sforzo da applicare alle leve.
Pochi ritocchi mirati per il fortunato scooter di casa Piaggio che affila le armi in vista di una combattutissima stagione primaverile, con concorrenti sempre più numerosi e agguerriti.
ottimo
BELLO