Piccolo e superlativo! Abbiamo provato il nuovo Fantic Issimo City [VIDEO]
Nei tempi d'oro dei ciclomotori, il nome Issimo era tra i più gettonati. Il motorino della Fantic fu un successone e oggi che la mobilità leggera individuale ritorna di gran moda, diventa quanto mai opportuno riprenderlo su un veicolo di nuova concezione. In realtà in Fantic il nome Issimo lo hanno già riesumato per la e-bike con ruote fat e design molto originale che conosciamo già da un paio d'anni e che ha recentemente dato vita anche al ritorno del Booster Yamaha. Lo scorso EICMA, però, hanno svelato quello che ci permettiamo di catalogare come il vero erede di ciò che fu l'Issimo, ovvero l'Issimo City, il primo scooter del nuovo corso di Fantic e il primo elettrico del marchio.
Issimo City: com'è fatto?
Come vi abbiamo già descritto lo scorso novembre, si tratta di uno scooter compatto pensato per la città. Non è un ciclomotore nel senso classico, ovvero un motorino dotato di pedali, ma ha dimensioni talmente compatte che potremmo considerarlo quasi come tale. Viene proposto sia nella versione omologata appunto come ciclomotore o cinquantino che dir si voglia quindi L1e con velocità massima di 45 km/h sia nella versione a 65 km/h. Il fatto di poter scegliere è sempre una buona cosa, anche se riteniamo sia più interessante la prima opzione. Oltre al design originale e particolareggiato, Issimo City si differenzia dai principali competitor per alcune soluzioni tecniche la più evidenti delle quali è la trasmissione finale a catena. Il motore è infatti posto centralmente e la sospensione posteriore affidata ad un forcellone in alluminio con doppio ammortizzatore. La catena non è una soluzione che si vede spesso sugli elettrici specie sugli L1e. In molti prodotti asiatici troviamo il motore all'interno della ruota posteriore mentre in altri di produzione italiana come Askoll troviamo un sistema di ingranaggi e cinghia. Proprio i prodotti dell'azienda vicentina sono tra i principali rivali di questo nuovo arrivato trevigiano e si preannuncia una battaglia sul Grappa! In realtà, il nuovo scooter Fantic viene realizzato su una nuova linea di montaggio alla Motori Minarelli e quindi... è un po' bolognese.
Da subito la percezione è quella di avere per le mani un motorino solido e ben fatto. Non si tratta di una due ruote lussuosa, ma l'impressione è di un prodotto di qualità che, ricordiamo, viene proposto a 3.990 euro di listino. La dotazione è completa, la pedana piatta e sotto la sella troviamo la batteria da 2,2 kWh con il caricabatteria entrambi estraibili ed un vano non troppo capiente ma sufficiente per piccoli oggetti come guanti, documenti e antipioggia. La seduta è ampia e abbiamo trasportato con facilità un passeggero. Tra le dotazioni non possiamo non citare, oltre alle luci a led, il sistema keyless che consente di avviare il motorino senza l'inserimento della chiave. Per farlo, però, non basta avvicinarsi ma occorre sempre schiacciare il pulsante di sblocco sul telecomando.
Issimo City: come va?
Il motore Dell'Orto è pronto e risponde bene senza "lag" all'acceleratore. La potenza è di soli 3 kW ma, complice la leggerezza (79 kg più 12 di batteria), l'Issimo City scatta bene al semaforo. Nella modalità Sport si raggiungono rapidamente i 45 km/h mentre nella Eco la velocità è limitata a 25 km/h. Sempre dal blocchetto di destra si può selezionare poi la modalità Retromarcia, un plus che può tornare utile. La nostra preoccupazione, però, lo ammettiamo era di avere un'eccessiva rumorosità dalla catena e invece non è così. L'Issimo City è talmente silenzioso che si sente appena lo scorrere delle maglie sulla corona e non è affatto fastidioso.
Compatto nelle dimensioni consente anche una discreta abitabilità. La pedana piatta non è molto grande ma c'è lo spazio per i piedi di un adulto. Sul retroscudo troviamo il classico gancio porta spesa, un cassettino e la porta USB per la ricarica del telefono. Alzando lo sguardo notiamo un display LCD da ben 5" dalla grafica chiara e ben leggibile. La posizione non può che essere raccolta, ma tutto sommato comoda. Anche perché, ricordiamolo, si tratta pur sempre di un veicolo pensato per coprire brevi distanze. Le ruote da 16" danno una mano quando si incontra dello sconnesso mantenendo anche una grande agilità. Le sospensioni hanno un'escursione di 83 mm ed un comportamento soddisfacente. Ci è parsa buona anche la frenata nonostante i rotori non siano di grandi dimensioni e l'autonomia dichiarata di circa 70 km è verosimile ma risente di quante salite dovremo affrontare e dal nostro peso oltre che dal nostro stile di guida.
Conclusione
Fantic debutta tra gli scooter elettrici con un prodotto subito azzeccato che si va ad inserire laddove le due ruote a batteria hanno già moltissimo senso e dove il mercato richiede proprio un prodotto agile, leggero, ben costruito, made in Italy e dal prezzo ragionevole. L'Issimo City funziona benone, nel nostro test non ha mostrato lacune evidenti ed ha un pacchetto convincente di dotazioni e prestazioni. Il motore non è un mostro di potenza ma è sufficiente per sgusciare nel traffico e soprattutto risponde in modo pronto e fluido. La particolarità della trasmissione a catena infine lo distingue dalla concorrenza e al prezzo di un pizzico di rumore offre una manutenzione poco onerosa.
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[email protected]ciao io ho avuto un fantic issimo convert era molto confortevole con soluzioni che gli altri ciclomotori non avevano ricordi bellissimi
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vavavuma_2020_3855764633, Milano (MI)Mi chiedo a che cosa serva il test di un mezzo elettrico senza verifiche precise della sua autonomia.