HONDA CB 600 F Hornet
Prima della classeAl nome, corrisponde una naked che ha nel prezzo (7.530 Euro) e nell'estetica i suoi punti di forza e nelle prestazioni del suo quattro cilindri in linea il suo asso nella manica.
La CB 600 F Hornet deve il suo successo ad un look aggressivo, sottolineato dal bel serbatoio dalle forme sagomate e dalla sella slanciata verso l'alto dal codino con un design particolarmente azzeccato. A tutto questo si aggiunge un terminale di scarico messo in una posizione inconsueta, che sembra un cannone puntato verso il cielo.
Il ruolo di protagonista lo recita anche il motore, preso in prestito dal vecchio CBR 600. Questo è un quattro cilindri, 599 cc. di cilindrata con distribuzione sedici valvole e quattro carburatori da 34 che servono ad abbeverarlo.
La cavalleria è stata sacrificata, ma solo in parte, a favore della guidabilità. Si parla sempre di oltre 97 cv dichiarati che consentono alla Hornet di dare dei bei pagoni a tutte le dirette concorrenti in fatto di prestazioni pure.
A questa breve descrizione sull'aspetto del Calabrone (questa la traduzione del nome Hornet) manca un ancora un determinante componente…il telaio che purtroppo è completamente nascosto sotto le attillate vesti. Si tratta comunque di un monotrave in acciaio.
Appariscente, nella vista posteriore, la gomma da 180/17 abbracciata dal forcellone in alluminio, mentre l'anteriore ha abbandonato da tempo il cerchio da 16 pollici montato sulla prima serie, per un più moderno 17.
L'impianto frenante è costituito da una coppia di dischi anteriori da 296mm "lavorati" da pinze flottanti a doppio pistoncino, aiutati al posteriore da un 220mm.
La strumentazione dall'aspetto piacevole, non brilla per ricchezza di dotazione (mancano l'indicatore e addirittura la spia della riserva).
La posizione una volta saliti sulla Hornet è moderatamente sportiva, con l'altezza della sella che consente a tutti di toccare con i piedi per terra.
Comode le pedane, che solo per i più spilungoni risulteranno troppo rialzate.
Il passeggero usufruisce di una porzione di sella sufficientemente confortevole per i brevi spostamenti (per i lunghi vi deve amare - nel caso sia donna, oppure esservi veramente amico - nel caso sia uomo) e ha la possibilità di tenersi al comodo maniglione posteriore.
A proposito del passeggero, non abbiate paura dello scarico così vicino alle gambe! Quello che vedete non è parte integrante del terminale di scarico, ma è una paratia anticalore (anche se con quei buchini tondi ai più fantasiosi ricorda un colapasta).
Comodi i ganci estraibili sotto la sella per fissare una eventuale rete elastica, che vista la scarsità di spazio sotto la sella è buona cosa avere sempre a disposizione.
Acceso il motore e inserita la prima (bel cambio) si apprezza la silenziosità meccanica del "quattro" Honda, ed una volta in movimento si apprezza la fluidità di marcia e l'agilità con cui ci si districa nel traffico. La Hornet, risulta piuttosto pigra fino ai 6.000 giri, ma oltrepassata questa soglia, ci ricorda di che pasta (inizia a venirci fame…) è fatto il suo motore. L'utilizzo cittadino della Hornet, mette in risalto la facilità di utilizzo di questa naked, ma se per caso (e difficilmente è per puro caso) vi trovaste su un bel percorso ricco di curve ecco che inizia il divertimento.
La Hornet tira fuori gli artigli…anzi il pungiglione e si trasforma in un "cattivo cliente" per tutti.
Il motore, se fatto gridare, offre una potenza di tutto rispetto, e la pigrizia cui accennavo prima sparisce senza lasciare traccia. Il telaio risponde bene, le sospensioni meno. Queste ultime infatti, nell'utilizzo quotidiano, non si comportano male, anzi, ma se le maltrattate (e la mancanza della regolazione del precarico per quelle anteriori non aiuta), ecco che perdono la testa. Dunque, guida pulita e via verso la prossima curva. La stabilità nelle curve in appoggio è notevole, aiutata dalle dimensioni delle gomme e da una ciclistica neutra, mentre le pedane risultano troppo basse nell'utilizzo "spinto" e si fresano facilmente.
- La posizione una volta saliti sulla Hornet è moderatamente sportiva
I freni non creano problemi, anche se nell'utilizzo esasperato ci si deve attaccare parecchio alla leva per ottenere delle decelerazioni …diciamo "anti dritto".
Se vi avventurate in autostrada, preparatevi alla fatica fisica. Come con tutte le naked l'aria si fa sentire (la nostra Hornet montava oltre alla viteria in ergal un cupolino originale Honda che non poteva fare miracoli), e unito alle vibrazioni relativamente fastidiose agli alti regimi, consiglia di sfruttare itinerari alternativi, magari meno noiosi e più ricchi di curve.
Per quanto riguarda le soste dal benzinaio, la Hornet risulta nella media della sua categoria, percorrendo facilmente più di 16 Km/l, mentre l'autonomia è limitata dalla scarsa capacità del serbatoio da 16 litri.
Tirando le somme la Hornet offre un ottimo rapporto qualità - prezzo, con l'aggiunta di prestazioni al vertice della categoria e di un look molto riuscito…forse sono questi gli elementi che ne determinano il segreto del successo.
Commenti: Honda Hornet 600 (2003 - 04)
basta cambiare l'olio della forcella e mettere degli spessori o al massimo cambiare anche le molle, senza sostituire gli steli, oltre ad idurire il mono posteriore ed ecco che con pochi euro si ha una moto completamente diversa e molto piu' affidabile!