HUSABERG FE 450 Force RR
Enduro vero
Correva l’anno 1988. In febbraio venne presentato ai fiduciosi investitori quello che doveva essere il cuore del progetto Husaberg (allora nome ancora tutto da scoprire): il motore. Al primo colpo partì e la felicità fu grande, ma alla seconda accensione calò il silenzio. Un rumore stridulo di ferraglia ed il colare di olio dai carter placò ogni slancio di gioia. Solo qualche tempo dopo si scoprì che la colpa era stata di un Ingegnere che, per ottenere le massime prestazioni, aveva alleggerito troppo gli ingranaggi della messa in moto, presagendo una bella frittata.
Ma tanto è vero che si impara dai propri errori, quanto è concreto il grande salto di qualità che via via Husaberg ha messo in campo con i suoi modelli, fino a quest’ultimo che ci apprestiamo a testare in prima persona.
Sempre attenta alle competizioni di alto livello, per la stagione 2005 la “4 Stroke Company” ha deciso di avvalersi dell’esperienza dell’italianissimo Mario Rinaldi, e per l’occasione propone sul mercato Italiano una versione rivisitata in molti particolari del modello FE, la 450 Force RR (Rinaldi Replica), che noi abbiamo provato in anteprima per voi.
Già al primo colpo d’occhio si capisce che questa 450 è diversa dalle sue sorelle di produzione “standard”. Cambiano i materiali e cambiano le impostazioni di guida.
Il colpo d’occhio è notevole. Con la colorazione giallo/nero/blu che rende la linea molto aggressiva e allo stesso tempo elegante. Il codino comprende anche i fianchetti come sulle KTM e la sella dallo sgancio rapido permette una semplice e rapida manutenzione.
Strano il posizionamento della batteria, più in basso rispetto alle altre moto e a prima vista meno nascosto dai rischi di acqua e fango.
I materiali utilizzati per la realizzazione di alcuni componenti sono ricercati e sicuramente adatti ad un uso racing. Per esempio il serbatoio in alluminio dal nuovo disegno che, grazie agli ingombri decisamente più ristretti, permette una posizione in sella molto confortevole, o il bellissimo terminale di scarico in titanio della Akrapovic.
Le novità non si fermano qui e infatti per questa replica, come per tutta la gamma ’05, sono stati fatti interventi di rilievo sia per il motore che per il telaio.
- I materiali utilizzati per la realizzazione di alcuni componenti sono ricercati e sicuramente adatti ad un uso racing
L’impostazione di guida risulta migliorata grazie all’impiego di un manubrio Magura più dritto e più alto nella piega. Ho avuto un’impressione decisamente positiva nella guida in piedi, senza dover ricercare posizioni complicate per compensare l’impostazione di base. Da seduto mi sono trovato un po’ infossato nella sella vicino al serbatoio. Questo, sebbene faciliti il carico sull’avantreno aiutando l’inserimento in curva, rende difficili gli spostamenti repentini avanti ed indietro sull’asse serbatoio-sella-codino. Il nuovo serbatoio è sicuramente una delle novità più apprezzabili su questa versione Racing. Il profilo è molto più stretto e l’allargamento dei convogliatori rispetto alle dimensioni della sella risulta quasi impercettibile.
Una volta in marcia e prese le misure, scopro che questa 450 ha un carattere tutto suo. Di primo impatto, sebbene siano dichiarati solo 109 chili, la sento pesante negli spostamenti e nei cambi di traiettoria e caricata sull’anteriore. Questo mi penalizza nello stretto, ma non appena arrivo su un tratto di mulattiera veloce e discretamente sconnesso, percepisco il perché di un’impostazione del genere. Sulle pietre e sul brutto la Husaberg gode di una stabilità davvero invidiabile, per nulla nervosa o scorbutica. E’ una moto che mi ha fatto sentire sicuro anche in situazioni per nulla “confortevoli”.
Il motore contribuisce notevolmente ad evidenziare questa sensazione. E’ molto lineare ed omogeneo e, sebbene un pochino sornione a salire di giri, non pecca dal punto di vista dei cavalli erogati. Come allungo è stato migliorato, utilizzando per il 2005 delle valvole in titanio. Sapendo sfruttare bene la parte centrale della schiena di forza e interagendo con l’ottima frizione idraulica ed il cambio ben spaziato, si possono ottenere ottimi risultati con il minimo sforzo. Il nuovo albero motore, con il contro bilanciere direttamente incorporato, permette di eliminare notevolmente il freno motore e quindi il senso di pesantezza nelle staccate e, favorisce, per quanto possibile, una guida più agile. Sempre sul motore, sono stati fatti parecchi altri interventi in funzione della resistenza e dell’affidabilità, il più importante dei quali è il rafforzamento degli ingranaggi del cambio.
Per quanto riguarda le sospensioni WP, l’anteriore da 48mm di diametro lavora molto bene sui terreni tipici da enduro. Nelle pietre e nel sottobosco mi ha trasmesso sicurezza e mi ha sempre assecondato negli spostamenti, senza mai farsi “sentire” nelle braccia. Il PDS, con nuovo setting per il 2005, mi ha dato l’impressione di essere un po’ morbido sul veloce. Molto libero nel ritorno, facilita la trazione nelle zone lente, ma quando si prende una certa velocità risulta essere parecchio ballerino e, soprattutto in staccata, sembra scalciare, caricando eccessivamente l’avantreno e scombinando i pesi. Per il ‘05 è stato introdotto anche un nuovissimo forcellone, che aumenta del 30% la sua resistenza alla torsione, pur essendo più leggero del 30%. Ho litigato spesso con il cavalletto laterale, d’obbligo su tutte le enduro, ma in questo caso in una posizione che può risultare d’intralcio nella guida.
Senza dimenticare che i migliori amici della velocità sono i freni, Husaberg per non sbagliare si è affidata a materiale Brembo, scegliendo dischi ondulati autoventilanti e pinze a doppio pistoncino.
Riassumendo, la nuova FE 450 Force Replica Rinaldi gode di tutte le novità 2005 con l’aggiunta di una veste e di un carattere decisamente più “corsaioli”. Le modifiche apportate, come vuole la tendenza dell’ultimo periodo, non sono veri e propri stravolgimenti, ma “piccoli” interventi, utili a rendere la moto più affidabile, più specialistica e soprattutto più a misura d’uomo... Trattandosi in questo caso del Sig. Mario Rinaldi, pilastro ed extraterrestre dell’ enduro Mondiale, credo e affermo che ogni cosa scelta e modificata da lui possa andare bene a tutti noi umani!