TEST Yamaha Niken GT: Come lei... Solo lei! [VIDEO]
In vendita dal 2018, la rivoluzionaria e finora unica moto a tre ruote basculanti in produzione di serie, ha visto arrivare la versione GT nel 2019.
Per il 2023 arriva un salto generazionale grazie essenzialmente al passaggio al motore CP3 di 890 cc già montato su MT-09 e Tracer 9, ma non solo.
Basata sull'avantreno a due ruote basculanti secondo lo schema Ackerman, la Yamaha Niken GT ha ricevuto tutta una serie di migliorie soprattutto per quanto riguarda la dotazione tecnica.
Motore - Elettronica
Il motore è dunque ora il tre cilindri in linea CP3 di 890 cc (prima era di 847 cc ed Euro 4) montato già su MT-09 e Tracer 9. Conserva la potenza massima di 115 cavalli a 10.000 giri, ma con coppia massima incrementata da 9 a 9,2 kgm a 7.000 giri invece che a 8.500.
L'aumento di cilindrata è quindi andato tutto a vantaggio dell'erogazione della coppia. Il tre cilindri è inoltre montato nel telaio inclinato in avanti di 5° in più.
Ci sono novità nella gestione elettronica del motore, con l'acceleratore ride-by-wire che sostituisce quello precedente a cavo e anche il sistema di frizione assistita è stato rivisitato.
Le impostazioni delle mappa motore D-Mode sono state modificate e il pilota può scegliere tra le impostazioni Sport, Street e Rain. In quest'ultima la potenza è ridotta del 18%.
Anche i parametri del sistema di controllo trazione sono stati regolati per adattarsi al nuovo motore e il sistema offre due livelli di intervento oltre all'opzione disattivazione. La Niken GT monta il cruise control di serie che può essere attivato dalla quarta marcia.
Nella dotazione standard è previsto anche il quick-shift bidirezionale.
Ciclistica
Il telaio principale, in acciaio, è stato modificato in funzione del nuovo motore, mentre posteriormente è stato ridisegnato e ha un nuovo leveraggio progressivo della sospensione in alluminio, più leggero del precedente in acciaio.
Le forcelle (il plurale qui ci sta), sono completamente regolabili, così come il mono, con escursioni utili rispettivamente di 110 e 125 mm, mentre l'impianto frenante prevede due dischi da 298 mm con pinze a quattro pistoncini e un singolo da 282 montato posteriormente.
Le due ruote anteriori montano pneumatici radiali da 15 pollici 120/17R15, Bridgestone Battlax Adventure X41, che sono stati sviluppati appositamente per il gruppo sterzo LMW, mentre al posteriore viene montato un 190/55R17.
La nuova Yamaha Niken GT è dotata di parabrezza che offre una regolazione manuale di 70 mm utilizzando una pratica leva.
La nuova sella è stata ridisegnata, ed è più rastremata nella zona anteriore per facilitare l'appoggio dei piedi a terra i piedi a terra e la sua altezza è di 825 mm.
Le borse rigide laterali, di serie, hanno una capacità di 30 litri ciascuna, mentre il peso in ordine di marcia (serbatoio da 18 litri pieno) è dichiarato in 270 kg, era di 263 kg sulla precedente GT, ma con differente dotazione di serie.
Strumentazione
Inedita la strumentazione TFT da 7 pollici a colori che offre tre diversi temi e consente la connettività per smartphone grazie all'app MyRide di Yamaha.
E' così possibile visualizzare le informazioni sulle chiamate in arrivo, sulle e-mail e sui messaggi. Utilizzando un auricolare, collegato tramite Bluetooth, pilota e passeggero possono sentire la musica e rispondere alle chiamate.
Sul manubrio ci sono nuovi comandi elettrici, sono disponili due prese elettriche di ricarica (una presa USB-A sul cruscotto e una presa da 12 V sotto la sella) e ci sono le manopole riscaldabili.
Una volta scaricata l'app Garmin Motorize è possibile visualizzare una finestra di navigazione sulla strumentazione TFT collegata. L'app può essere azionata con un joystick e un pulsante home sul manubrio di sinistra mentre la moto è ferma, ma l'app è bloccata e non può essere azionata quando la moto è in movimento.
Come va
Se non la guidi non ci credi. Bisogna provarla la Niken prima di lasciare spazio ai commenti e ai giudizi.
Passa tutto dalla prova pratica, che va oltre l'estetica e le considerazioni razionali.
Che sia ingombrante, che abbia un minimo di inerzia, che questo o quello. Solo parole e pregiudizi.
Si guida in una maniera unica, o meglio sarebbe dire che si guida come una moto tradizionale, con il vantaggio di poter contare su un avantreno incredibilmente stabile e rassicurante.
Certo che fa le cose che fa una moto tradizionale, un'ottima moto tradizionale aggiungerei, ma l'impegno e l'esperienza richiesti per farlo, sono nettamente inferiori. Faccio un semplice esempio, appena partiti per il test, quindi gomme fredde e poca conoscenza della moto, ci siamo trovati a piegare ed affrontare le prime curve, con una tranquillità e una sensazione di sicurezza inaspettati. La stessa cosa non è accaduta con la pur ottima sorella Tracer 9 GT, provata poche ore dopo, con la quale, stavamo applicando i "parametri Niken".
Tornando al motore, le doti del tre cilindri le conosciamo bene, e anche in questo caso esce a testa alta, con un minimo di propensione in più a farsi sentire per quanto riguarda le vibrazioni agli alti regimi (meno percepibili sulle sorelle a due ruote), probabilmente l'alloggiamento nel telaio a traliccio smorza meno rispetto al telaio pressofuso in alluminio della Tracer / MT-09.
Buono il comportamento del cambio, con il quickshift che convince più in inserimento delle marce che non in scalata, dove ci è sembrato fin troppo contrastato e soggetto a impuntamenti.
Il confort di viaggio è notevole, la nuova sella appare più comoda e la sospensione posteriore, seppur ben sostenuta, meno rigida della precedente (e comunque regolabile per chi è sensibile a questo aspetto).
Il parabrezza offre una buona protezione, ma per chi volesse qualcosa in più è disponibile una versione maggiorata, mentre non abbiamo avuto modo di far "dialogare" il nostro smartphone con la nuova strumentazione (davvero ben leggibile e navigabile con facilità), e neanche di visualizzare il navigatore a tutto schermo, ma non dubitiamo che siano opzioni che faranno comodo a molti acquirenti di questa moto così unica e atipica.
Asfalto umido o semplicemente sporco, la buca in traiettoria, sono problemi per una moto tradizionale, ma non per la Niken GT.
Perfettamente integrati nella moto e con una seduta ergonomicamente corretta, ci si sente padroni di ogni azione in sella, con un motore corposo e perfettamente in linea con il concetto di granturismo di questa tre ruote.
Gli ottimi asfalti delle strade sarde non fanno emergere pienamente i grandi pregi di questa ciclistica, che permette di concentrarsi sulla guida e su quello che ci sta intorno, piuttosto che guardare dove passare o mettere le ruote per evitare buche e altre amenità tipiche della gran parte delle nostre strade.
Si piega fin quasi a toccare con le borse, con una naturalezza imbarazzante, si frena forte a qualsiasi angolo di piega, ma non perchè l'elettronica ce lo permetta, ma semplicemente perchè l'apoggio non viene mai a mancare. In quest'ultimo frangente emerge una leggera tendenza a raddrizzarsi, con molta probabilità dovuta al profilo delle Bridgestone anteriori, piuttosto che alla ciclistica stessa.
Tutto ciò non toglie nulla alle prestazioni di questa Yamaha che, come abbiamo scritto all'inizio dell'articolo, va assolutamente provata!
Maggiori info
Moto: Yamaha Niken GT
Meteo: Sole 22°
Luogo: Sardegna
Terreno: Strada
Abbiamo utilizzato
Casco HJC IS MAX II
Giacca Alpinestars Stella Valparaiso
Guanti Alpinestars Jet Road
Pantaloni Spidi Pathfinder
Stivali Spidi X-Village
Le tre ruote sono un grande plus per la sicurezza