Triumph Daytona 660: sport quotidiano [VIDEO]
Le sportive di media cilindrata si sono ritagliate una fetta di mercato importante, grazie a prezzi di acquisto interessanti, al fascino che le carene riescono a trasmettere, alla facilità di guida, con prestazioni brillanti ma non impegnative.
La Triumph Daytona 660 interpreta al meglio questi concetti, partendo da una base valida, quella della sorella Trident, ma reinterpretandola ed evolvendola in chiave sportiva.
La Daytona condivide il motore sia con la Trident, sia con la Tiger Sport 660, in questo caso però, il motore è stato rivisto per garantire prestazioni al vertice della categoria.
Nuovo l'albero motore, così come la testa del cilindro e il pistone con un rivestimento ad alto scorrimento, ingranditi i corpi farfallati (sono tre, da 44mm ciascuno) e cresciuto di volume l'airbox.
Cambia anche il sistema di raffreddamento e lo scarico, con un sound ancora più coinvolgente.
La potenza del tre cilindri della Daytona 660 raggiunge i 95 CV a 11.250 giri/min, mentre la coppia aumenta fino a 69 Nm a 8.250 giri/min contro gli 81 CV e 64 Nm della Trident e della Tiger Sport. Complessivamente un aumento del 17% in potenza e del 9% in coppia massima. I 69 Nm del tre cilindri arrivano presto, anzi, prestissimo. L'80% della coppia è già disponibile dai 3.125 giri/min.
Il cambio a sei marce è dotato di frizione antisaltellamento e per soddisfare i requisiti delle patenti A2, è disponibile un kit di depotenziamento che limita la potenza a 35 kW, completo di un comando gas dedicato e una specifica messa a punto del motore.
Grazie al sistema ride-by-wire, la moto offre tre diverse modalità di mappatura del motore (Sport, Road e Rain).
Tutte le varie funzioni possono essere selezionate tramite il cruscotto LCD/TFT a colori, che è compatibile con il sistema di connettività My Triumph. Una delle nuove caratteristiche elettroniche è il sistema di avviso di decelerazione di emergenza, che attiva le luci posteriori d'emergenza per avvisare gli altri utenti della strada in caso di frenata improvvisa ("panic stop").
Numerosi gli accessori con i quali si può personalizzare la Daytona 660, in chiave sportiva o granturistica. Si va dalle borse (sella - serbatoio), al codino monoposto, dalle manopole riscaldate, all'antifurto GPS.
Interessante la sella disponibile in due versioni, comfort o ribassata (da 810 a 785 mm), mentre è disponibile un Kit depotenziamento per guida con patente A2, che si può disinstallare una volta ottenuta la A.
Ciclistica
Il telaio a struttura perimetrale è realizzato in acciaio, con forcellone bibraccio dello stesso materiale, con un interasse di 1425,6 mm, un'inclinazione del cannotto di sterzo di 23,8° e un'avancorsa di 82,3 mm.
La forcella è una Showa a steli rovesciati SFF-BP, con un diametro di 41 mm e un'escursione di 110 mm, senza possibilità di regolazione. Dietro il monoammortizzatore Showa RSU da 130mm di escursione offre la regolazione del precarico e garantisce una resa ottimale in tutti i contesti stradali.
Le pinze radiali a quattro pistoncini mordono due dischi da 310 mm nella parte anteriore, mentre dietro troviamo un singolo disco con una pinza flottante a un pistoncino.
Equipaggiati di serie sui due cerchi da 17 pollici in lega di alluminio con cinque razze troviamo ora un treno di Michelin Power 6.
Come va
La Daytona 660 appaga ogni nostra aspettativa, dimostrandosi facile e maneggevole come ci aspettavamo.
Il motore va invece oltre, l'aumento di potenza non ne ha intaccato le doti di fluidità e linearità che ci avevano stupito sulle sorelle Trident e Tiger, e senza mai risultare impegnativo, soddisfa appieno ogni esigenza di guida, sia che ci si debba districare nel traffico cittadino, sia che lo si voglia far cantare percorrendo un misto veloce.
Uscendo appunto dalla città, ci si accorge che la protezione aerodinamica scarseggia, ma siamo pur sempre in sella ad una sportiva, e la cosa non ci invastidisce più di tanto.
Iniziando a percorrere strade ricche di curve la Daytona 660 si dimostra assai facile e divertente da guidare, con una ciclistica sana, e sospensioni che rispondono piuttosto bene. In particolare la forcella, mentre il mono soffre maggiormente le sollecitazioni della guida sportiva e gli avvallamenti. Si può intervenire solo sul precarico, e questo è un vero peccato.
Con 201 kg dichiarati in ordine di marcia, e di conseguenza con i 14 di litri presenti nel serbatoio, la Daytona 660 richiede poco impegno fisico anche nel misto stretto, i cambi di direzione sono rapidi e la precisione di guida non viene mai a mancare.
La piccola sportiva ci convinti così come aveva fatto con Pietro Vizzini (leggete qui), ha un prezzo allettante, è fatta bene e sa divertire, si adatta perfettamente all'uso quotidiano e perchè no, saprebbe cavarsela anche in un track day.
In quest'ultimo caso sarebbe bello poter contare su delle sospensioni evolute, o magari su una versione "RS", in pieno spirito Triumph.
Secondo noi qualcuno ci sta pensando seriamente...
Maggiori info
Moto: Triumph Daytona 660
Meteo: Sole 25°
Luogo: Onno (LC)
Terreno: Strada
Casco - Alpiestars Supertech R10
Giubbotto - SPIDI NKD-1
Pantaloni - SPIDI PATHFINDER CARGO
Stivali - Eleveit
Guanti - SPIDI - NKD